Ho scelto te, un cavallo per amico

un cavallo per amicoHa solo 11 anni ma di strada ne ha fatta tanta, l’associazione di volontariato - centro ippico “Un Cavallo Per Amico” di Succivo, unica nel suo genere, insegna ai bambini ad amare gli animali e la natura.

Situata nel suggestivo casale di Teverolaccio a Succivo “Un Cavallo Per Amico” nasce nel 2003 grazie ad un gruppo di 10 amici appassionati di equitazione come gruppo sportivo affilato all’ASI, ente di promozione sociale sportiva riconosciuta dal Coni. Ad oggi, oltre ad essersi aggiudicata il primo posto al World Summer Cup (campionato mondiale corse pony trotto) in Francia, è l’unica scuola in Italia per allievi professionisti futuri driver.

La scuola di equitazione e di trotto

“Nel centro – racconta Giovanni Perrotta, istruttore federale di ippica e responsabile centro ippico- abbiamo una ventina di pony e cavalli tra americani, arabi e aflingher, una razza in via d’estinzione del nord Italia dal carattere particolarmente docile e adatta alla pet terapy con bambini con disagio, come Holly, cavalla di 11 anni affidataci dal centro di incremento ippico di Santa Maria Capua Vetere. Iniziamo a far incontrarsi ai bambini i pony fin dall’infanzia, dai 2 anni, mentre la scuola vera e propria inizia a 6, 7 anni. Tanti i progetti e i percorsi formativi dilettantistici o professionali seguiti da istruttori federali che vanno dal cavalcare i pony al cavalcare il cavallo fino alla scuola di allievo futuro driver professionista. Il ragazzo che vuole diventare allievo professionista dovrà poi fare l’esame al Ministero delle politiche Agricole dai 17 anni ai 28 anni. Purtroppo c’è una grande crisi dell’ippica italiana, le migliori scuderie italiane si stanno trasferendo all’estero, oggi il comparto si è ridotto al 20% di ciò che era un tempo”.

Equitazione naturale e pet terapy

L’associazione negli anni si è specializzata in progetti sociali dedicati all’infanzia e all’adolescenza, curati da Eugenio Perrotta, figlio di Giovanni, cresciuto a “pane e cavalli, e il centro si è arricchito con una fattoria con tanti altri animali: galline, conigli, caprette, cagnolini, fagiani curati dal giovane Eugenio aiutato da ragazzi volontari che frequentano tutti i giorni il centro ippico per sport e per la passione per gli animali, aiutati da Pasquale Sorvillo, giovane veterinario cresciuto anche lui nel centro ippico perché figlio di Antonio, uno dei soci fondatori. Nel centro sono accolte ogni settimana le scuole e le associazioni che si occupano di autismo e disabilità infatti settimanalmente ragazzi con disagio di vario tipo vengono a trascorrere del tempo al centro con il loro accompagnatore. Ci sono poi tanti altri progetti realizzati con le scuole, legati alle attività rurali con i cavalli come “I mestieri dell'antica civiltà contadina”, “la vendemmia”, “la canapa e i regi lagni”, “il museo dell'antica civiltà contadina”.

“Dietro all’impegno dei soci- continua Giovanni- c’è anche quello dei volontari che lavorando anche di notte fanno sì che i bambini che arrivano trovino il centro pronto. Dal 2018 il progetto “Un cavallo per amico” insegna ai bambini sia normodotati sia con disagio a stare col cavallo a 360 gradi. Il nostro approccio naturale al cavallo parte dal contatto, dal pulirlo e spazzolarlo, al conoscere come è organizzata la stalla, quale è la sua alimentazione e le sue abitudini per poi montare in sella. Questo è il senso della pet terapy: l’animale si prende cura della persona e la persona dell’animale. Il bambino accudendo l’animale sviluppa quel senso di responsabilità che gli è utile nella crescita. La pet terapy non è utile solo ai bambini con una disabilità, ma anche a quelli con un vissuto difficile come figli di carcerati o con una situazione familiare disagiata o a bambini che hanno paura degli animali per qualche vissuto traumatico. Sviluppare un contatto con gli animali, trascorrere il tempo insieme ad altri bambini è una valida alternativa per evitare la dipendenza da telefonino e play station. Il nostro forte è insegnare cosa è la vera natura ai bambini. Tutte le famiglie che portano da noi i bambini una volta a settimana stanno riscontrando un cambiamento positivo nei loro figli”.

un cavallo per amico 1

Una domenica al casale

Un primo approccio per sperimentare la pet terapy può avvenire grazie a “La domenica nel villaggio”, una mattinata in cui la scuola è aperta alle famiglie che possono portare i bambini a visitare la fattoria e a fare una passeggiata con i pony. L’iniziativa prevede un contributo libero necessario a coprire le spese di gestione della fattoria e dei cavalli. E chi vuole trattenersi a pranzo può scegliere la Masseria Campito, un’azienda agricola con ristorazione che è nostra partner, oppure all’interno del Casale, la Tipicheria un ristorante con prodotti biologici gestita da Legambiente Succivo. Sempre per sostenere le spese l’associazione organizza sagre e feste a tema con stand gastronomici a cui partecipa tutta la popolazione.

“Ad ogni discesa corrisponde una risalita- conclude il responsabile della scuola- e ci auguriamo che l’ippica italiana torni ai livelli di vent’anni fa quando trionfavano campioni come Varenne. Intanto chi vuole può seguirci all’ippodromo Civigliano di Aversa che ospita, una o due volte al mese, le corse dei pony e dei cavalli”.

Alessandra del Giudice

Dove: Casale Teverolaccio a Succivo, via Masseria Nuova, località Teverolaccio - Succivo (Ce)

Quando: Dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle 20.00. Domenica dalle 09.30 alle 13.00.

Info e prenotazioni: Giovanni Perrotta: 3483598749, Eugenio Perrotta: 3462243589, Pasquale Sorvillo: 3498852454.

Un Cavallo per amico: https://www.facebook.com/Centro-Ippico-Un-Cavallo-Per-Amico-1155539987921337/


I progetti sociali nel Casale del Teverolaccio a Succivo.

Succivo è un comune italiano di 8407 abitanti della provincia di Caserta situato a due passi dall’antica Atella. Il comune ingloba nel suo territorio il borgo medievale di Teverolaccio. Noto anche come Casale di Teverolaccio, è situato a circa 500 metri dal centro di Succivo. Si compone di una torre, un castello, una chiesetta dedicata a San Sossio e un agglomerato di case, il tutto racchiuso da mura, il cui perimetro è tuttora ben visibile e sulle quali si aprono tre porte di accesso. La torre aragonese costituisce il primitivo nucleo di Teverolaccio, cui successivamente è stato accostato il palazzo ora visibile. La costruzione della Torre, primitivo nucleo del casale, si può far risalire all’età aragonese ma non si hanno documentazioni che attestino la consistenza dell’abitato. Preposta al controllo di importanti vie di comunicazione tra Acerra, Aversa, Capua e Napoli, questa torre semaforica mostra infatti i caratteri tipici delle costruzioni difensive aragonesi. Fino alla metà del XVII secolo la configurazione del casale di Teverolaccio fu quella di una masseria di campagna, un piccolo villaggio dominato da una torre e un grande palazzo baronale in cui la coltivazione dei terreni, soprattutto a grano, e la produzione di vino rappresentavano l’unica fonte di reddito per i feudatari. Ma la sua funzione e la sua importanza cambiarono notevolmente nel 1654, con l’acquisto del casale da parte della famiglia Filomarino che ottenne il permesso di poter svolgere all’interno del complesso di Teverolaccio una fiera ed un mercato, consapevole del fatto che ciò avrebbe potuto aumentare notevolmente le sue entrate grazie all’affitto dei numerosi locali come magazzini per le merci. Dopo una gloriosa storia il Casale vive un’epoca di decadimento. Il giardino del Casale di Teverolaccio si sviluppa su 6000 mq, fu voluto dal Principe Pignatelli di Tricase, uno degli storici proprietari del Casale, è stato completamente riqualificato a partire dal 2010, grazie ai volontari di Legambiente e attraverso numerosi campi di volontariato nazionale e internazionale.

casale teverolaccio a Succivo

Oggi il Giardino del Principe ospita il Giardino dei Sensi opera di grande valore paesaggistico, culturale e ambientale, realizzato in collaborazione con la facoltà di Architettura della SUN, AIAB Campania, il Club UNESCO, la Federazione Italiana Superamento Handicap. Il Giardino dei Sensi è un luogo imperdibile: un’opera d’arte sensuale, viva, un’attrazione per gli appassionati di giardini e luogo d’incontro per chiunque cerchi un’occasione per staccare dallo stress quotidiano. All’ombra della vecchia torre del Casale di Teverolaccio le siepi orlano le diverse aree che ospitano tematismi costruiti con l’obiettivo di “ispirare i sensi”: ascoltare, vedere, odorare, sentire e persino gustare, perché il giardino del Casale si intreccia con gli orti sociali, inaugurati a settembre 2010. Il Giardino è un percorso di scoperta e consapevolezza accessibile a tutti, un luogo protetto nel quale provare esperienze insolite di sperimentazione sensoriale e nuove opportunità di gioco e conoscenza. Oltre al giardino dei sensi, il Giardino del Principe accoglie l’Ortaccio, 18 orti sociali condotti da pensionati del posto. Questi luoghi rappresentano i laboratori ideali per sperimentare nuovi approcci all’educazione ambientale e alla sostenibilità, ospitando gli alunni delle scuole che vogliono vivere un’esperienza diretta con l’ambiente, l’enogastronomia locale, le eccellenze dell’artigianato tradizionale, ma anche con la storia, l’arte e la cultura locale.

Grazie a questo progetto, all’interno del Casale si può finalmente vedere, sentire, ascoltare e vivere un’idea di tutela e valorizzazione di un bene prima abbandonato e oggi punto di riferimento per le progettualità ecosostenibili rivolte al territorio. Nella ex stalla nasce un punto di esposizione e degustazione dei prodotti enogastronomici tipici locali in cui promuovere le produzioni di qualità e produzioni in proprio delle eccellenze locali e organizzare eventi tematici e marketing territoriale. La Tipicheria è un luogo di straordinaria originalità: una vera rivoluzione culturale nel settore del gusto e dell’esposizione del bello e del buono, del sano e del vero, dell’etico e del giusto. Nulla di artefatto, nessun ingrediente segreto ma solo semplicità ed esperienza unite a prodotti genuini e materie prime sapientemente selezionate. Caratteristiche arcate in tufo, soffitti di legno e mangiatoie in pietra originali del 1600 fanno da sfondo alle sale conviviali.

Teverolaccio a Succivo.