Giugno è #Pride, la giornata dell’Arcobaleno a Napoli

gay pride 2019Tutto è iniziato con una bottiglia. Sylvia Rivera, donna transgender ed attivista statunitense, colpisce un poliziotto davanti allo Stonewall Inn, un bar di NY frequentato dalla comunità LGBTQ. Era la sera del 27 giugno 1969, l’aria è dolce e tutto fa pensare ad una serata estiva divertente e piena di musica e convivialità.

Come succede regolarmente nella città di New York, la polizia tenta un’incursione nel bar, cercando persone da arrestare per indecenza, bastava poco all’epoca: due mani che si sfiorano, un timido bacio… Erano anni duri per chi all’epoca era considerato “deviante”, erano gli anni della State Liquor Authority (SLA) dove un bar poteva vedersi revocata la sua licenza di vendita dei liquori se serviva da bere volontariamente a un gruppo di tre o più omosessuali. Ma quella notte di giugno, con quella bottiglia, si è affermato un concetto che non ha ancora cessato di esistere: il #Pride. L’orgoglio dove la parola rimanda non tanto ad una presunzione ma all’opposto della vergogna. Pride è non nascondersi, Pride è credere nel rispetto.

Sarà un Pride con una valenza politica importante, - racconta Daniela Lourdes Falanga, presidentessa dell’Arcigay Antinoo Napoli- nella definizione di quanto la Storia odierna del nostro Paese sta rimarcando in termini di odio, di ideologie di negazione, e sarà anche il momento in cui rimanderemo la straordinaria valenza dei 50anni dai quei Moti di Stonewall all’intera comunità LGBT+, e a chiunque sarà presente, che hanno affermato, in maniera categorica, l’autentico principio di libertà.Saremo al Pride per difendere chi viene reso debole da qualsiasi forma di ingiustizia civile e politica.Per questo stiamo lavorando affannosamente in questi giorni, per portare un cospicuo contributo come associazione del territorio.”

Il 22 giugno alle ore 16h a Piazza Dante a Napoli l’intero ventaglio del movimento LGBTQ partenopeo ha indetto una marcia: il Mediterranean Pride of Naples (MPoN).A 25 anni dal primo pride italiano, Roma 1994, e a 50 anni dai moti di Stonewall del 69, il MPoN, seguirà il Roma Pride e anticiperà di una settimana il World Pride di New York del prossimo 29 giugno. Giugno è ormai il Mese dell’Orgoglio, un mese dove in tutto il mondo la popolazione scende in piazza. Tra gli organizzatori l’Associazione Transessuale Napoli,il Comitato Antinoo Arcigay Napoli, il Circolo Le Maree Napoli ALFI, iKen, e Famiglie Arcobaleno, con il supporto del Coordinamento Campania Rainbow.

“Quest’anno scendiamo in piazza anche per ricordare le attiviste e gli attivisti che hanno aperto la strada per il movimento LGBTQ, siamo a 50 anni dai moti di Stonewall ma in questo periodo storico è importante più che mai riaffermare la nostra presenza e le nostre richieste. - continua Loredana Rossi- Noi vogliamo una società che smetta di discriminarci, vogliamo una società dove il proprio orientamento ed identità sessuale non siano un pericolo per la propria sicurezza.Le Trans siamo particolarmente prese di mira perché la nostra identità è visibile. Certo dalla fine degli anni ’60 ad oggi la società ha fatto molti passi in avanti, ma la lotta non si deve fermare. Il Pride è un bel modo, colorato ma significativo, di lottare.”

Lo slogan politico scelto quest’anno è #Legittimi Diritti, claim volto a rimarcare il vero problema di sicurezza nel nostro Paese, ovvero quello di una violenza crescente ai danni delle persone socialmente più fragili, donne, migranti,  LGBT, disabili, anziani, che vivono in tutto il Paese, ma soprattutto a sud, condizioni di grande marginalità sociale e per questo maggiormente esposti a violenze e discriminazioni le quali spesso purtroppo non riescono a trovare la strada giusta per una pubblica denuncia

“Sono molto fiera del lavoro svolto per l’organizzazione di quest’evento, non è sempre facile mantenere un fronte unito nel movimento, non sempre si riesce ad ottenere un equilibrio di forze. Ma non saranno piccole divergenze a fermarci. Questo sabato 22 giugno, a partire dalla 16h sfileremo tutti insieme da Piazza Dante fino al cuore della città. Una manifestazione creata da realtà differenti ma con un solo obiettivo, quello di cambiare il mondo” conclude Loredana. 

Eva de Prosperis