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venerdì 19 Aprile 2024




Balneabilità: divieti nel litorale domitio

Balneabilita divieti nel litorale domitioL’estate, quest’anno, si è fatta attendere un bel po’, ma finalmente è giunta. E con la bella stagione cresce anche la voglia dei napoletani di godersi le spiagge e, soprattutto, il mare. Ma lo stato del mare nella nostra città ha sempre destato grandi discussioni e di fatto non è proprio uno dei suoi punti di forza, se consideriamo le poche spiagge libere ed accessibili ed una qualità di mare non sempre ai massimi livelli. Diventa importante capire, tenendo in considerazione quindi le località di mare più frequentate dai napoletani (non solo Napoli, ma anche la zona flegrea e quella domitia) quale sia lo stato delle nostre coste.

Solo qualche mese fa il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva promesso il raggiungimento in due anni della completa balneabilità del mare nella nostra regione. E del resto i dati che si possono raccogliere dal sito dell’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania), aggiornati ai mesi di maggio e giugno 2019, mostrano un quadro abbastanza confortante.

Sito ARPAC: https://portale.arpacampania.it/mappa-interattiva

Basti guardare alle sole provincie di Napoli e Caserta che presentano una percentuale molto alta di balneabilità con una classificazione che, nella maggior parte dei casi, è addirittura “Eccellente”.

Nonostante ciò, nei giorni scorsi, in alcune località del litorale domitio, i bagnanti avevano documentato un mare dal preoccupante colore giallognolo. Nello specifico parliamo di una zona che interessa sei punti del litorale tra Castel Volturno, Mondragone e Sessa Aurunca che sono stati ritenuti non adatti alla balneazione e che per questo saranno soggetti ad un divieto di balneazione fino al mese di settembre. Porto – Darsena Coppola, Foce Volturno, Regi Lagni – Villaggio Agricolo a Castel Volturno; Foce Torrente Savone, Foce Agenda a Mondragone e Sud Foce Garigliano a Sessa Aurunca.

Nel litorale domitio, ma in realtà anche nella città di Napoli, nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, si ha ancora la percezione che il mare sia ancora una risorsa di cui i cittadini non possono godere a pieno.   

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