I ragazzi del Progetto Jonathan- Vela alla Regata dei Tre Golfi: quest’anno costretti a pagare come le barche di lusso

velaPartirà con un po’ di amarezza per un progetto sociale costretto a “pagare” la tassa come una barca di lusso i due equipaggi speciali dei ragazzi in misura cautelare presso le comunità Jonathan e Oliver gestite dalla Associazione Jonathan, che per il decimo anno consecutivo partecipano alla Regata dei Tre Golfi, organizzata dal Circolo Italia ed in programma dal 10 al 12 maggio prossimo.

“Purtroppo – dice il responsabile di Jonathan, Enzo Morgera - per partecipare alla regata per la prima volta in tanti anni non ci sono stati sconti, abbiamo dovuto pagare 450 euro d’iscrizione. Gli organizzatori non hanno proprio preso in considerazione il fatto che si tratta di un’azione di responsabilità sociale per loro: ci hanno trattati alla pari delle grandi barche e noi, per il bene dei nostri ragazzi che tanto si sono impegnati, abbiamo pagato. Però sono soldi che vengono tolti ai ragazzi e alle loro attività”.

I ragazzi delle comunità Jonathan e Oliver si sono impegnati in una lunga preparazione, da settembre a oggi, presso la Lega Navale di Napoli, per affrontare questa sfida, nella competizione storica che prevede un percorso tra i golfi di Napoli, Salerno e Gaeta, e avranno la possibilità di sperimentare così il significato della responsabilità e il valore della condivisione.

Negli anni il Progetto si è realizzato con il contributo della Whirlpool e con importanti partner (Mascalzone Latino, Marina Militare, Circolo Savoia, Circolo Canottieri, Club Nautico della Vela etc.) che hanno consentito ai ragazzi di fare equipaggio con grandi skipper di vela d’altura, a bordo di imbarcazioni campioni del mondo, come “Scugnizza“ dell’armatore Vincenzo De Blasio.

vela1

La vela d’altura, per la fatica fisica e l’impegno che richiede, rappresenta nei programmi di recupero della comunità la metafora della vita: in questo sport i ragazzi vengono chiamati a confrontarsi con le regole, con la responsabilità, con l’autorità (dello skipper) con un comportamento solidale verso l’equipaggio e, principalmente, ad agire e pensare come gruppo che si muove per il raggiungimento di un obiettivo condiviso e riconosciuto socialmente. I ragazzi, insieme con i volontari de “Il Delfino” hanno lavorato al controllo ed al rimontaggio di una parte delle attrezzature rendendo l’imbarcazione pronta per la regata. La regata a bordo di una barca confiscata ha un forte significato simbolico nel percorso di avvicinamento ai valori della legalità che la comunità propone nei suoi programmi di recupero, ed il fatto che l’imbarcazione sia stata messa a punto dagli stessi ragazzi in varie sessioni di rimessaggio, rappresenta una importante occasione di crescita personale e sportiva. Quindi il progetto interviene sia su un piano simbolico, dato proprio dall’utilizzo di una imbarcazione confiscata e sia su un piano pratico, con le attività di rimessaggio che vanno ad affiancarsi alle normali attività veliche a comporre uno spettro di attività che trasformano il “branco in equipaggio “.

vela2

Il Progetto Jonathan - Vela è l’occasione d’incontro tra mondi diversi che difficilmente hanno opportunità di dialogare tra loro: quello dei nostri ragazzi con storie di violenza fatta e subita e quello della società civile sempre più spesso condizionata dalla paura e dai pregiudizi. Anche quest’anno l’Associazione Jonathan ha firmato un protocollo di intesa con Centro Giustizia Minorile – Napoli, Lega Navale – Napoli, “Il Delfino” Associazione di Volontariato onlus. Altro partner di questa decima edizione del Progetto Jonathan – Vela è la Whirlpool Corporation, che affianca Jonathan sin dalla prima edizione del Progetto. I ragazzi, sempre accompagnati dagli operatori come nelle passate edizioni, sono stati formati da skipper professionisti della vela di altura e gareggeranno a bordo dell’imbarcazione KATRIONA. Imbarcazione, modello Canados di 13 metri, confiscata ad una organizzazione criminale internazionale che nel settembre del 2018 veniva fermata con a bordo 60 migranti ed affidata all’Associazione di Volontariato “Il Delfino”.

La  partenza della Regata, come tradizione, avverrà nelle acque antistanti il Castel dell’Ovo allo scoccare della mezzanotte di venerdì 10 maggio con rientro previsto nella giornata di domenica 12.

Fino a oggi la partecipazione era stata garantita gratuitamente anche dal Circolo Italia. Peccato, davvero, che si sia chiesta una tassa a questo bellissimo progetto sociale.