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Giovedì 28 Marzo 2024




Earth Hour: un'ora a luci spente

 Earth HourNapoli spegne le luci del Maschio Angioino, del Castel dell’Ovo e del Municipio per l Earth Hour, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e della comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale e giunta alla sua dodicesima edizione.

Sabato 30 marzo dalle ore 20:30, per un'ora, saranno spenti i simboli della città ed inoltre il WWF Napoli ha promosso una serie di iniziative a sostegno della sensibilizzazione ai temi dell'ecosostenibilità.

"STUTAMMO ‘E LLUCE , APPICCIAMMO ‘A VITA!" questo l'appello per il clima del WWF che invita tutti i napoletani a partecipare alla mobilitazione "green".

Per la dodicesima edizione, infatti,  si allestirà in Piazza Municipio a Napoli un palco dove tutti i cittadini, le Associazioni, gli Enti potranno unirsi al WWF Napoli per creare insieme un futuro migliore in quanto è necessaria una forte inversione di rotta per fermare sia il cambiamento del clima, sia il declino dei sistemi naturali che supportano la vita di noi tutti.

Il prof. Gennaro D’Amato, Presidente della commissione ambiente e variazioni climatiche della World Allergy Organization, ha dichiarato al WWF  ”sottolineo la preoccupazione delle Società internazionali sull’incremento delle malattie allergiche , soprattutto quelle respiratorie come asma e tosse continua, per gli effetti delle variazioni climatiche e dell’inquinamento atmosferico. E’ stato infatti dimostrato che il climate change aumenta la forza e la dispersione dei pollini allergenici ed in questa stagione già molti hanno iniziato a soffrire di allergie”.

La manifestazione si giova del patrocinio del Comune di Napoli e ha ottenuto l’ adesione di tante Associazioni:CICLOVERDI FIAB Napoli, Let's do it Italy, Associazione ARDEA, Retake Napoli,CSI Gaiola Onlus, Associazione R.C.C.S.B., Rete WEEC, Associazione ASOIM, Legambiente Parco Letterario Vesuvio, Respiro Italia, Gente Green, Pro Loco Capodimonte e III Municipalità di Napoli,LO SGUARDO CHE TRASFORMA, Clima.Obiettivo 30/50, Prendi 3,Cittadinanzattiva Campania, Associazione ACSSA, Centro di Cultura Popolare del Mediterraneo, ITALY PARROTS CLUB,Portici Science Cafè                                                                                                                                  Esibizione a cura di Elimad Laubab “ Magie di Fuoco”

Hanno assicurato la loro presenza: Assessore all’Ambiente R. Del Giudice, Prof. G. D’Amato-Presidente World Allergy Organization, MariaFelicia Carraturo- campionessa mondiale apnea in assetto variabile, Anna Balbi- giovane Alfiere della Repubblica Italiana.

 A Poggiomarino,sembre sabato 30 marzo , alle ore 18:30,  inoltre, si terrà la PEDALATA PER IL CLIMA il secondo evento dell’Area Metropolitana di Napoli.

Seguirà sempre a Poggiomarino, in Piazza DE Marinis alle ore 20:15, il FLASHMOB Oorganizzato dalle scuole di ballo “Gabry Dance” e “ Music&Dance Academy”

 Per scoprire tutti gli appuntamenti, modalità di partecipazione, curiosità in Italia e nel mondo sul sito: www.oradellaterra.org.

 Le immagini degli eventi napoletani saranno pubblicati sulla pagina: https://www.facebook.com/WWFNapoli/

 wwf napoli

 COSA E’ EARTH HOUR

Earth Hour è la più grande mobilitazione globale dei cittadini e della comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale e giunta alla sua dodicesima edizione.  In programma  come sempre l’ultimo sabato di marzo.

La partecipazione all’iniziativa si fonda sulla semplicità ma nello stesso tempo sulla significatività di un gesto: spegnere per un’ora, dalle 20,30 alle 21,30, la luce di una casa, di un edificio, di un monumento, l’illuminazione di una strada o di una particolare area di una città per un’ora, partecipando in tal modo ad un’iniziativa di forte valenza simbolica, un’occasione per rendere esplicita la volontà di sentirsi uniti nella sfida globale al cambiamento climatico che nessuno può pensare di vincere da solo.

L’edizione di Earth Hour 2018 ha registrato il record di partecipazione: ben 188 tra paesi e territori in cui individui, aziende e organizzazioni si sono mobilitati per chiedere impegni concreti sulla perdita della natura, dopo che 550 scienziati hanno lanciato l’allarme sul “pericoloso declino” della biodiversità globale.

Quasi 18.000 tra monumenti e simboli hanno spento le proprie luci mentre nel mondo sono stati generati oltre 3,5 miliardi di messaggi sui social network e sul web attraverso #EarthHour, #connect2earth e tutti gli hashtag correlati.

Su scala nazionale, circa 400 sono stati i comuni, di cui 14 capoluoghi di regione, che hanno aderito a EARTH HOUR 2018 spegnendo le luci di un monumento. Più di 100 sono stati gli eventi organizzati dai volontari WWF con il coinvolgimento di altre associazioni e dei cittadini.

Il cambiamento climatico in atto su tutto il pianeta è una delle grandi priorità ambientali e sfide future che il genere umano dovrà affrontare anche dando seguito, con azioni concrete, all’Accordo di Parigi, che sono state oggetto della recente Conferenza delle Parti di Katovice in Polonia e che richiedono un rinnovato impegno da parte delle istituzioni locali nell’essere da traino e da pungolo per la loro attuazione.

Il cambiamento climatico minaccia di devastare anche gli ecosistemi, la biodiversità, la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra grazie alla quale deriva il nostro benessere, la nostra salute, la nostra sicurezza e il nostro sviluppo e la vita di centinaia di milioni di persone sul pianeta.

Ogni anno, ogni giorno, alla luce dei dati scientifici che ci confermano come si rischi di superare i precedenti record del riscaldamento globale che mettono a rischio gli equilibri ecologici del Pianeta e minaccino la sicurezza e la stessa esistenza dell’umanità, appaiono sempre più necessari e urgenti azioni concrete che rivoluzionino le scelte energetiche, i trasporti e tutti i settori economici, e scelte coraggiose nella pianificazione e gestione delle nostre città e nella manutenzione del territorio e delle risorse naturali. Scelte queste ultime, ancora più necessarie nel nostro Paese quando si pensi alle problematiche diventate ormai ordinarie relative all’adattamento ai cambiamenti climatici delle nostre aree urbanizzate e non.

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