| SEGUICI SU seguici su Facebook seguici su Twitter youtube
venerdì 19 Aprile 2024




Dieci anni di “pacchi alla camorra”: si festeggia con don Luigi Ciotti

pacco alla camorra“Fare il pacco” a Napoli significa dare una fregatura, prendersi gioco di qualcuno. Questo concetto da ormai 10 anni le associazioni campane che si occupano di legalità lo hanno declinato in “Facciamo un pacco alla camorra”, una risposta ironica alle tante “fregature” ricevute negli anni dalla criminalità organizzata e dal malaffare.

Un’idea di riscatto del territorio, uno strumento di cambiamento sociale e culturale, che parte da un semplice gesto: acquistare un pacco-dono natalizio di prodotti agroalimentari realizzati sui  beni confiscati alla camorra attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. E così confetture, sott’oli, confezioni di pasta, bottiglie di vino, i prodotti di quelle terre un tempo in mano alla camorra, diventano espressione concreta e tangibile di una filiera di agricoltura sociale sana, biologica, etica ed inclusiva.

“Facciamo un pacco alla camorra è una rivoluzione non solo economica, ma soprattutto culturale: riprendere in mano la propria vita e cambiare la società che ci circonda. Non è stato un percorso facile, e c’è ancora tanto da fare, ma in questi anni abbiamo avuto la fortuna di avere al nostro fianco tante persone che ci hanno sostenuto, dato coraggio e indicato la strada. Sono dieci anni, sono dieci anni di follia, perché se la follia della criminalità ha distrutto il nostro territorio, solo un percorso altrettanto folle ma di cooperazione e giustizia poteva darci la possibilità di riscattarci” commenta Giuliano Ciano, presidente della Nuova Cooperazione Organizzata, il consorzio di cooperative sociali che gestisce l’iniziativa, promossa dal Comitato don Peppe Diana con l’associazione Libera e il movimento Cittadinanzattiva. 

pacco alla camorra 1

Il decennale alla fattoria sociale “Fuori di zucca”

“Facciamo un pacco alla camorra” festeggia i suoi dieci anni alla fattoria sociale “Fuori di Zucca” (Aversa) mercoledì 28 novembre, a partire dalle ore 11, con la partecipazione del fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. Un’occasione per ripercorrere i momenti e i risultati che hanno contraddistinto un lungo percorso di impegno civile per la promozione di un nuovo modello di sviluppo locale che, a partire dai beni confiscati, crea opportunità di lavoro per persone in difficoltà. Ci saranno anche il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra e il Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo. 

Ecco come si compongono i pacchi alla camorra 

pacco alla camorra 3

Il “pacco” grande (costo 50€) comprende i seguenti prodotti: 

una bottiglia di vino Asprinio “Terra Matuta” e una bottiglia di spumante di Asprinio prodotte a Casal di Principe dalla Cantina Vitematta (cooperativa sociale Eureka) a partire dalle uve coltivate presso il “Centro di agricoltura sociale Antonio Di Bona” su un bene confiscato nel comune di Santa Maria La Fossa; 

due sott’oli bio (melanane, friariello), una passata di pomodoro bio, due confetture  bio (mela annurca e cannella, fragola e limone), prodotti dal primo impianto di trasformazione su un bene confiscato (bene confiscato "Alberto Varone", nel comune di Sessa Aurunca, affidato alla Cooperativa Al di là dei Sogni);

una confezione di nocciole essiccate prodotte sul bene confiscato “Antonio Landieri”, nel comune di Teano, affidato al Consorzio NCO; 

una confezione di pasta artigianale prodotta con semola di grano duro biologico Consorzio NCO;  una confezione di biscotti artigianali prodotti dalla fattoria sociale Fuori di Zucca (cooperativa sociale Un fiore per la vita) utilizzando confetture di frutta realizzate presso il bene confiscato “Alberto Varoone”, nel comune di Sessa Aurunca.

Il pacco piccolo (costo 25€) comprende i seguenti prodotti: 

una bottiglia di vino Asprinio prodotta a Casal di Principe dalla Cantina Vitematta (cooperativa sociale Eureka) a partire dalle uve coltivate presso il “Centro di agricoltura sociale Antonio Di Bona” su un bene confiscato nel comune di Santa Maria La Fossa; 

una confezione nocciole essiccate prodotte sul bene confiscato “Antonio Landieri” nel comune di Teano, affidato al Consorzio NCO; 

un sugo pronto “genovese” prodotto dal primo impianto di trasformazione su un bene confiscato (bene confiscato "Alberto Varone", nel comune di Sessa Aurunca, affidato alla Cooperativa Al di là dei Sogni);

una confezione di pasta artigianale prodotta con semola di grano duro biologico Consorzio NCO;  una confezione di biscotti artigianali prodotti dalla fattoria sociale Fuori di Zucca (cooperativa sociale Un fiore per la vita) utilizzando confetture di frutta realizzate presso il bene confiscato “Alberto Varoone”, nel comune di Sessa Aurunca.

La grafica, la comunicazione e la stampa di materiale promozionale sono a cura dell’agenzia di comunicazione sociale Etiket della cooperativa sociale Agropoli che opera sul bene confiscato “La Fabbrica delle idee” nel comune di San Cipriano d’Aversa.

La stampa del packaging è a cura di Sabox Sr. 

Qui maggiori informazioni e tutti i dettagli sull’acquisto 

pacco alla camorra 2

Nuova Cooperazione Organizzata (NCO)

NCO – Nuova Cooperazione Organizzata è un consorzio di cooperative sociali che mira alla crescita culturale, sociale e produttiva del territorio attraverso: la promozione di un modello di welfare innovativo che mette la persona al centro e coinvolge la comunità di riferimento; il riutilizzo sociale e produttivo di beni confiscati alla camorra; una filiera produttiva etica che offre percorsi di formazione/lavoro per persone in difficoltà. Il consorzio è costituito dalle cooperative sociali Agropoli, Albanova, Al di là dei sogni, Eureka, Osiride e Un Fiore per la vita. 

Comitato don Peppe Diana

Il Comitato don Peppe Diana è un'associazione di promozione sociale nata ufficialmente il 25 aprile 2006, come frutto di un percorso di diversi anni, che ha coinvolto persone e organizzazioni unite dalla convinzione che il messaggio, l'impegno e il sacrificio di don Giuseppe Diana non dovessero essere dimenticati. Tra le altre attività gestisce “Casa don Diana” un bene confiscato alla camorra, ubicato sul territorio di Casal di Principe, che si configura come un luogo di formazione non formale sui temi dell'economia sociale. 

Libera | Associazioni nomi e numeri contro le mafie

Libera è una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione. 

Cittadinanzattiva

L’associazione Cittadinanzattiva si occupa di: salute, con il Tribunale per i diritti del malato e il Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici; politiche dei consumatori e servizi di pubblica utilità con i Procuratori dei cittadini; giustizia con Giustizia per i diritti; scuola con la Scuola di cittadinanza attiva; cittadinanza europea, con Active Citizenship Network; valutazione della qualità dei servizi offerta dal punto di vista dei cittadini, con l’Agenzia di Valutazione Civica. E, anche, riforma delle istituzioni, trasparenza delle amministrazioni, lotta alla corruzione e agli sprechi, salute e ambiente, vivibilità e decoro urbano, tutela dei cittadini migranti, cittadinanza d’impresa. Siamo convinti che insieme si possano cambiare davvero le cose.

agendo 2023 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
WCT banner
gesco 30 anni
napoliclick
Amicar banner 500

Archivio Napoli Città Sociale