A Napoli il primo Congresso mondiale sull’educazione come bene comune

school 1Richiamerà a Napoli oltre 150 operatori, docenti universitari e formatori da 15 paesi di tutto il mondo per discutere di educazione come bene comune, creando uno spazio per lo scambio di esperienze, ricerche e riflessioni. Si terrà nel capoluogo campano (presso la sede di SinAPsi Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, via Cinthia 26) dal 29 al 31 ottobre 2018 il primo Congresso Mondiale della Trasformazione Educativa: cura, bellezza e sogni, alle radici dell’educazione.

Il Congresso è organizzato e promosso dall’associazione no profit Maestri di Strada (www.maestridistrada.it) e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, insieme all’Universidad Nacional Autónoma de México e il Consejo de Transformación Educativa, Asociación Mexicana de Alternativas en Psicología. Partecipano al finanziamento la Fondazione Prosolidar, l’Università di Napoli Federico II e la Società Psicoanalitica Italiana (SPI). L’evento ha il patrocinio del Comune di Napoli.  

I fondamenti di un cambiamento possibile

Dopo tre edizioni del Congresso Internazionale, svoltesi tra l’America e l’Europa, è adesso l’Italia ad ospitare il primo Congresso mondiale: esperti e studenti arriveranno da tutto il mondo, Giappone, Germania, Portogallo, Ungheria, Svizzera, con una nutrita delegazione sudamericana (Messico, Perù, Colombia, Brasile, Argentina, Cile, Uruguay). Tra loro psicologi, pedagogisti, studiosi, ricercatori delle scienze umane, insegnanti, dirigenti scolastici e adulti sensibili alla possibilità di un concreto cambiamento dell’Educazione e della Scuola nel mondo. Cura, bellezza e sogni sono i fondamenti di questo cambiamento possibile: la cura del sé e delle relazioni umane, la ricerca e la costruzione della bellezza anche nei contesti e nelle situazioni più difficili, la capacità di sognare insieme e aspirare a un mondo migliore.

“Nella nostra società è sempre più difficile educare. La famiglia aggira i conflitti intergenerazionali e investe sul successo sociale dei figli, rendendoli apparentemente spavaldi ma sostanzialmente fragili”, commenta Santa Parrello, ricercatrice e docente di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso il Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi di Napoli Federico II. Che aggiunge: “La scuola attraversa una profonda crisi di autorità e credibilità, producendo quote eccessive di malessere e dispersione, soccombendo alla dilagante rappresentazione catastrofica del futuro. Occorre far dialogare istituzioni, accademia e comunità territoriali per rifondare l'educazione, avendo chiaro che da essa dipende davvero il futuro dell'umanità".

cesare moreno

“Un manifesto dell’educazione riflessiva, quale paradigma pedagogico adatto alle contraddizioni del mondo ipermoderno in cui viviamo insieme ai nostri giovani: questo, fra i tanti esiti del primo congresso mondiale, l’obiettivo che a noi Maestri di Strada appare importante elaborare”, sottolinea Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada.  “L’obiettivo è quindi innanzitutto testimoniare l’esistenza di un vasto movimento di pensiero che sogna i giovani come oggi non sono e raccontare ai giovani un mondo in cui ci sia posto per loro – continua il maestro di strada - L’educazione è il bene comune per eccellenza. La crisi dei sistemi educativi non può ridursi alla crisi dell’ascensore sociale o ai ritardi rispetto alle tecnologie e alla globalizzazione; c’è una crisi più profonda del modello culturale che proponiamo a noi stessi e ai giovani, una crisi del significato del vivere insieme. Il nostro obiettivo culturale e politico è coinvolgere docenti, educatori, genitori, uomini di cultura, ricercatori in una riflessione sul senso dell’educazione e della scuola nella speranza che ciascuno trovi dentro di sé i motivi e l’energia per opporre una resistenza umana personale al dilagare del degrado della vita civile come oggi ci viene proposto dai poteri dominanti”.

“Dal Messico e dall’America Latina ci uniremo agli educatori, ai docenti di molti altri paesi del mondo per il Congresso di Napoli, per condividere idee, progetti ed esperienze di trasformazione educativa – spiega uno dei protagonisti, Marco Eduardo Murueta, coordinatore generale del Consiglio Messicano della Trasformazione Educativa - Daremo dimostrazione del fatto che esiste un dialogo aperto, recettivo, interculturale che può attivare dinamiche cooperative e di autogestione che sono assenti nell’educazione tradizionale. Abbiamo bisogno di una trasformazione educativa per iniziare una nuova fase della vita dell’umanità che promuova giustizia, uguaglianza, fratellanza, libertà e democrazia, quella vera”.

Murueta annuncia anche che durante l’iniziativa si darà vita al Consiglio Mondiale della Trasformazione Educativa per garantire continuità a questo progetto alternativo.

Il programma delle giornate

Il programma prevede ogni giorno l’alternarsi di sessioni in plenaria e sessioni parallele che approfondiranno gli assi tematici portanti del Congresso: mappe mentali e percorsi nei territori; ai margini della società e ai margini del pensiero; comunità educanti e apprendimento complesso integrale; arteducazione; saperi dominanti e saperi nativi; percorsi tecnologici nel villaggio globale; professioni educative e responsabilità sociale; educazione, storia e futuro.  Al centro della riflessione ci sarà la cura, intesa come approccio psicanalitico allo sviluppo della persona e delle relazioni, nei piccoli e grandi gruppi, insieme a Suzuki Kunifumi, Nagoya University, Giappone, studioso della sindrome Hikikomori; Gustavo Pietropolli Charmet, Fondazione Il Minotauro, Milano, fondatore dell’Istituto il Minotauro,  tra i maggiori esperti italiani di adolescenza e disagio giovanile; Sarantis Thanopoulos, SPI, Italia; Guelfo Margherita, IIPG, Napoli, Marco Giordano, Hikikomori Italia.

Grande attenzione e approfondimenti saranno dedicati all’arteducazione, intesa non come strumento ma come fondamento dell’educazione, capace di risvegliare i sogni e desideri di giovani e adulti, interverranno: Cesare de Florio La Rocca e Marcos Antonio Candido Carvalho, Progetto Axè, Brasile; Francesco Cappa, Università degli Studi di Milano Bicocca; Nicola Laieta, regista teatrale e coordinatore del Laboratorio Territoriale delle Arti di Maestri di Strada. Di particolare interesse l’intervento di Nando Dalla Chiesa che racconterà - come nel suo ultimo libro “Per fortuna faccio il prof” (Giunti) - la missione civile dell’università itinerante quale nuova forma e approccio innovativo al lavoro di formazione.

Come ripensare e ridefinire la comunità educante? In che modo promuovere le pratiche di cittadinanza nella scuola e nel territorio per lo sviluppo di una cultura della legalità e della partecipazione civile? Tante le esperienze e le pratiche dall’Italia e dal mondo, con  Catia Branquinho, ISPA, Portogallo; Marco Eduardo Murueta, Consejo Mexicano de Transformación Educativa en México; Enrico Corbi, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli; Federico Batini, Università di Perugia; Paolo Valerio, SInAPSi, Napoli; Daria De Lorenzi Croci, SUPSI, Svizzera; Andrea Morniroli, Crescere al Sud, Napoli; Piero Dominici, Università degli Studi di Perugia; Maria Luisa Iavarone e Francesco Girardi, Università Parthenope, Napoli; Estzer Salamon, Parents International, Ungheria; Rita Fusco, Università Suor Orsola Benincasa, Napoli.

Oltre gli interventi in plenaria, sono previsti altri circa 80 interventi nelle sessioni parallele, simposi che riguarderanno teatroeducazione, arti visive, musica, beni comuni, finanziamenti al terzo settore, la trasformazione educativa vista dagli studenti; e poi laboratori dedicati alla riflessione e al gioco educativo: Giocherenda, giochi educativi innovativi, la magia del violino; presentazioni di libri e riviste di settore.

Il logo del congresso “L’arciere delle stelle” è un disegno di Riccardo Dalisi.

Per info e programma dettagliato: www.trasformazioneducativa.com