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Martedì 16 Aprile 2024




“L’Orto Conviviale”: da progetto di vita a progetto di comunità

Orto ConvivialeUn connubio perfetto tra orto e convivialità: un’azienda agricola aperta alla comunità, che organizza incontri, laboratori, scambi di libri, concorsi letterari, diventando punto riferimento e luogo di socialità per le famiglie e i bambini del territorio.

Siamo ai piedi del Monte Somma, dove nel maggio 2017 nasce l’Orto Conviviale: il progetto prende vita dalla voglia di una coppia di quarantenni Miriam Corongiu, prima di allora disoccupata, e suo marito, Vincenzo Marciano, geologo e agricoltore, di rimettersi in gioco e rivalutare un loro appezzamento di terra per farne qualcosa di importante. Ed è sempre qui, nelle campagne di S. Anastasia (via Macedonia 16), che i due vivono insieme alla loro figlia di 10 anni, prendendosi cura della loro terra, nel rispetto della natura e dell’ambiente.

“Un progetto di vita è diventato una bella avventura e, allo stesso tempo, un progetto di comunità” spiega Miriam, che rappresenta “l’anima politica” dell’Orto. “Da quando ho perso il lavoro, ho cominciato a studiare e lo faccio tuttora, cerco di imparare cose nuove per portare avanti un’idea sociale dell’orto come occasione per stare insieme, in cui la convivialità prevale sulla logica di mercato”.

Orto Conviviale 1

Tutte le attività in questi oltre 4 ettari di terra, infatti, sono realizzate in sinergia e in rete con altre realtà del territorio: dai laboratori rivolti ai bambini per far vivere loro la campagna, alle campagne di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, tutto è pensato in quest’ottica.

L’Orto che va oltre il biologico

L’Orto si estende su circa 4 ettari, una parte dell’appezzamento è riservato a colture ortive stagionali e biodiversificate. Un giovane melograneto insiste su circa 5000mq di terreno accompagnato da noci di Sorrento e dalle tipiche albicocche del Vesuvio. “Abbiamo deciso di adottare tecniche di coltivazione che non contemplano l’uso dell’agrochimica, ma solo concimi naturale e lavoro manuale, riducendo più che si può l’impatto ambientale – sottolinea la proprietaria dell’Orto Conviviale - I nostri terreni sono in fase di conversione al metodo biologico, ma abbiamo optato da subito per i sistemi di agricoltura naturale anche per proteggere le colture dai parassiti; quest’estate, ad esempio, abbiamo difeso i campi di pomodori con i girasoli. In questo senso, siamo ben oltre il biologico. E non rispettiamo solo la natura, ma il lavoro di tutti: i nostri braccianti ricevono la paga stabilita per legge e i contributi loro spettanti”.

Orto Conviviale 2

La lotta ai pesticidi e ai diserbanti, infatti, è un altro cavallo di battaglia di Miriam e Vincenzo. Ed è tale l’attenzione ai temi della salute e dell’ambiente, che l’Orto Conviviale è diventato punto di incontro, di recente, anche di un Comitato cittadino per la salvaguardia ambientale nella Terra dei Fuochi. 

Il Giardino degli Alberi Dimenticati: la riscoperta di sapori scomparsi

Una parte del frutteto ospita colture storiche del Mediterraneo dimenticate dalla gente perché escluse dal mercato e che, invece, hanno diritto alla vita e a un posto nella nostra memoria: un luogo un po’ magico, il “Giardino degli Alberi Dimenticati”. “In questo modo, ripristiniamo il paesaggio, preserviamo la biodiversità e poniamo un freno tangibile alla velocità di questo sistema economico”, spiegano i proprietari della terra. Tra questi alberi ci sono il nespolo germanico, sorbo, corniolo, carrubo, giuggiolo, corbezzolo e azzeruolo, pero e melo cotogno, che vengono coltivati accanto a melograni, mele annurche e naturalmente pomodorini del Piennolo e pomodori gialli del Vesuvio. “Sono tutti frutti molto conviviali, che richiedono cioè tempo ad essere sbucciati e consumati a tavola – dice Miriam – La loro origine è antica, erano il cibo di un tempo, quelli che mangiavano i contadini quando andavano a coltivare le terre dei loro padroni, oggi sono quasi scomparsi a favore di frutti più grandi e facili da trattare; noi, invece, gli abbiamo ridato vita e dignità”.

Orto Conviviale 3

Il legame tra terra e cultura

“C’è uno stretto legame tra la cultura e la terra”, è convinta Miriam Corongiu. Ecco perché l’Orto Conviviale ospita una serie di iniziative per parlare alla gente, a partire dai più piccoli, di valori come l’attesa, la campagna bene comune, il rispetto per l’ambiente e la rivalutazione del territorio. I laboratori spaziano dai convegni tematici al cinema d’epoca, da attività prettamente contadine a momenti di lettura. L’ultima trovata è il concorso letterario nazionale “L’Orto in nero”, per racconti sulla devastazione ambientale, pensato per sensibilizzare alle problematiche ambientali, cui hanno partecipato da tutta Italia.

All’interno dell’Orto, è disponibile anche una Little Free Library, una biblioteca pubblica per il bookcrossing, aperta a chiunque voglia ritagliarsi un po’ di tempo nella natura e leggere in tranquillità. E naturalmente, c’è la vendita dei prodotti dell’Orto con relativi trasformati e converse: per chi voglia acquistarne, la casa di Miriam ed Enzo apre a tutti il mercoledì e il sabato alle 11, cioè la mattina stessa del raccolto (“il massimo dell’apporto nutritivo, dalla tavola direttamente alla tavola”, è il loro motto).

Per maggiori informazioni visita la loro pagina Facebook “L’Orto Conviviale”

Maria Nocerino 

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