| SEGUICI SU seguici su Facebook seguici su Twitter youtube
venerdì 19 Aprile 2024




Torna il Premio “Amato Lamberti” sulla responsabilità sociale: sul palco di Nisida, Toni Servillo

toni servilloQuest’anno sarà Toni Servillo l’ospite speciale del Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti”, manifestazione che ha ricevuto la medaglia d’onore del Presidente della Repubblica e si terrà presso il Centro di Studi Europeo di Nisida, sabato 22 settembre 2018 a partire dalle 18.00.

Il Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti” organizzata dall’Associazione Jonathan e dal gruppo di imprese sociali Gesco con il sostegno di Whirlpool Corporation, ha carattere nazionale ed è intitolata al compianto Amato Lamberti, a lungo presidente della Provincia di Napoli, fondatore dell’Osservatorio sulla Camorra, distintosi per la sua battaglia culturale e sociale contro la criminalità organizzata. Il Premio, accreditato presso l’Ordine dei Giornalisti, si rivolge a cittadini ed esponenti del mondo della cultura, del giornalismo, del lavoro, delle istituzioni e del terzo settore che si siano impegnati per la tutela delle persone più deboli, la giustizia, la promozione della cittadinanza attiva e della responsabilità sociale.

Saranno premiati per l’edizione 2018 il musicista Enzo Avitabile (categoria Cittadinanza); il direttore del museo di Capodimonte Sylvain Bellenger (categoria Cultura); la giornalista del TG1 Rai Ambiente-Società Isabella Schiavone (categoria Giornalismo); il parroco di Santa Maria della Sanità padre Antonio Loffredo con la cooperativa sociale l’Officina dei Talenti (categoria Lavoro sociale); gli operai Bruno Usai e Giorgio Atzori della ex Alcoa ora Sider Alloys, fabbrica sarda di alluminio in cui i lavoratori sono entrati a far parte della gestione (categoria Impresa); il presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria Roberto Di Bella (categoria Menzione Speciale dedicata al magistrato Paolo Giannino). Alla direttrice del Goethe Institut di Napoli Maria Carmen Morese andrà il premio “Napoli Città Solidale” assegnato ogni anno dal portale media partner dell’evento. Infine Toni Servillo, dopo una conversazione pubblica con la giornalista Conchita Sannino, riceverà il premio speciale di questa quinta edizione.

Come lo scorso anno, affiancano il Premio Lamberti alcuni artisti di rilievo internazionale che hanno donato ciascuno un’opera da assegnare ai vincitori. Per l’edizione 2018 contribuiscono generosamente Danilo Ambrosino, Lucia Ausilio, Lorenzo Cabib, Anna Fusco, Sergio Fermariello, Cherubino Gambardella, Francesco Manes, Ana Gloria Salvia, Emmanuele Stanziano, Carla Viparelli.

La serata vedrà la partecipazione straordinaria di alcuni ragazzi dell’Istituto penale per i minorenni di Nisida, coinvolti nel rinfresco a cura del catering Monelli tra i fornelli.

In conclusione si terrà una performance del cantautore Giovanni Block, miglior autore emergente al Premio Tenco nel 2017, premio assoluto Musicultura nel 2009 e Premio Buscaglione nel 2010, che intratterrà gli ospiti con alcuni brani.

La cerimonia di premiazione sarà condotta dalla giornalista Ida Palisi. È stato invitato il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

L’evento è aperto alla partecipazione dei giornalisti per i quali darà diritto a 6 crediti formativi (è possibile iscriversi dal 3 al 17 settembre sulla piattaforma Sigef, titolo corso: “La responsabilità sociale nelle carte deontologiche del giornalista”).

L’edizione 2018 ha i patrocini di: Ministero della Giustizia; Regione Campania; Comune di Napoli; Ordine dei Giornalisti della Campania; Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Media partner il portale Napoli Città Solidale. La regia e l’allestimento sono a cura di Exit Communication.

Le Biografie dei Vincitori:

L’attore e regista Toni Servillo, nato a Napoli nel 1959 esordisce sul grande schermo con il film Morte di un matematico napoletano (1992), proseguendo con Rasoi (1993), I vesuviani (1997) e Teatro di guerra (1998), tutti film diretti da Mario Martone. Assume maggiore notorietà con il ruolo di Tony Pisapia ne L'uomo in più (2001), di Titta Di Girolamo ne Le conseguenze dell'amore (2004), e di Giovanni Sanzio ne La ragazza del lago (2006), film che gli fanno ottenere una nomination e due David di Donatello per il miglior attore protagonista. Nel 2008 è il protagonista degli acclamati film Gomorra di Matteo Garrone e Il divo di Paolo Sorrentino, aggiudicandosi per entrambi i film l' European Film Award al miglior attore. Per l'interpretazione di Giulio Andreotti ne Il divo si aggiudica inoltre il David di Donatello e il Nastro d'argento. Nel 2010 vince il Marc'Aurelio d'Argento per il miglior attore al Festival internazionale del film di Roma per Una vita tranquilla. Nel 2013 interpreta Jep Gambardella nel film vincitore dell'Oscar al miglior film straniero La grande bellezza di Paolo Sorrentino, con cui si aggiudica il quarto David di Donatello e il secondo European Film Award, ricevendo la candidatura all'Hollywood Film Festival per il miglior attore.

Enzo Avitabile, vive nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale, ma vitale ed essenziale. Demolendo ogni sovrastruttura mercantile, ogni moda. Queste le vere note biografiche del cantante, compositore e polistrumentista nato a Marianella, quartiere popolare di Napoli nel 1955. Da bambino, Avitabile ha studiato il sassofono; da adolescente si è esibito nei club napoletani affollati dai clienti americani. Quindi si è diplomato nella disciplina del flauto al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella e ha iniziato a collaborare con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner, ma muovendosi sempre sotto un cielo assolutamente personale, mai comune.

Sylvain Bellenger nato a Valognes in Francia nel 1955, dal 2016 è direttore del museo di Capodimonte. Dal 2012 al 2016 è stato capo dipartimento di pittura e scultura europee medioevali e moderne all'Art Institute di Chicago e dal 2005 al 2010 è stato curatore dell’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi. Dal 1999 al 2005 è stato curatore della pittura e scultura europea al Cleveland Museum of Art. Dal 1992 al 1999 è stato direttore e curatore del Château and Museums of Blois. Ha collaborato con la Getty Foundation, la National Gallery of Art di Washington, a Yale e a Palazzo Farnese a Roma.

Isabella Schiavone, giornalista professionista. Dal 2002 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 – Speciali, ora nella redazione Ambiente – Società. Appassionata di inchieste ambientali, sociali e di storie di vita. Ha scritto per l’Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L’Espresso. Ha avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ha lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational e ha condotto la rubrica Tendenze del Tg1.

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un’inchiesta sulla droga a Scampia. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis – Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell’Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio sul riconoscimento delle unioni civili è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell’Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A giugno 2017 è uscito il romanzo d’esordio, candidato al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d’autore sono devoluti in beneficenza in Africa.

Don Antonio Loffredo, ordinato prete nel 1984, ha conseguito la specializzazione in teologia pastorale presso la Pontificia facoltà teologica dell’Italia Meridionale. Dal 2001 è parroco della Basilica di Santa Maria e San Severo alla Sanità. Prima di arrivare al Rione, è stato cappellano volontario del carcere di Poggioreale. La sua sfida è quella di risvegliare le coscienze dei giovani che crescono nelle strade della Sanità per trasformare il ghetto in un polo d’attrazione per tutta la città, anzi, in una zona capace di richiamare, grazie alle sue bellezze architettoniche, migliaia di turisti dando in tal modo ai suoi abitanti un lavoro e un futuro. Nel 2013 ha pubblicato con Mondadori “Noi del Rione Sanità, la scommessa di un parroco e dei suoi ragazzi”. Nel gennaio 2007 è stato nominato cavaliere della Repubblica.

Maria Carmen Morese, nata a Pompei, dirige il Goethe Institut di Napoli. Autrice e giornalista scrive per diversi giornali tedeschi. Nel 2005 ha curato per le edizioni Klaus Wagenbach la raccolta Turin: eine literarische Einladung, nel 2008 ha scritto Gebrauchsanweisung für Neapel und die Amalfi-Küste, una guida semi seria di Napoli e della Costiera Amalfitana premiato alla borsa internazionale di Berlino come miglior “Reportage di viaggio”. E’ inoltre  autrice di “Amore, amore! una virgola fra Italia e Germania”.

agendo 2023 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
WCT banner
gesco 30 anni
napoliclick
Amicar banner 500

Archivio Napoli Città Sociale