Famiglie Arcobaleno: a Napoli riconosciuti i figli di nove famiglie omogenitoriali

Sindaco de Magistris: i governi locali espandono i diritti, quelli nazionali li restringono

Luigi de MagistrisSono stati riconosciuti, nella sala giunta del Comune di Napoli, i figli e le figlie di nove famiglie omogenitoriali, cioè di famiglie composte da coppie omosessuali. Nello specifico, sono stati registrati i nomi di entrambi i genitori negli atti di nascita. Un gesto fortemente voluto dal sindaco Luigi de Magistris che ha sottolineato l’importanza di riconoscere il diritto di tutti i bambini ad avere due genitori, a prescindere dal fatto che questi siano un uomo ed una donna o due persone dello stesso sesso.  

Nello specifico, per sette coppie composte da due donne si è proceduto al riconoscimento della seconda mamma per i bambini già dichiarati alla nascita dalla mamma naturale, invece per due coppie di uomini, i cui figli sono nati all’estero, si è proceduto alla trascrizione degli atti nell’anagrafe del Comune di Napoli.

 “Una giornata di gioia e diritti che ha visto coniugare legalità e giustizia – ha dichiarato il sindaco de Magistris - Che bella risposta vedere queste famiglie così unite, piene d’amore che voglio solamente che siano riconosciuti gli stessi diritti a tutti i bambini. I bambini sono tutti uguali e tutti differenti e l’uguaglianza dei diritti e uno dei capisaldi di ogni comunità e di ogni ordinamento democratico.”

Non sono mancati riferimenti al Governo e alla chiusura dei porti italiani per le navi che soccorrono i migranti in mare.

“Mi fa piacere pensare che ci sono governi locali che espandono i diritti e governi nazionali che restringono i diritti. Noi siamo perché le libertà civili valgano per tutti e non si crei una comunità fondata sull’egoismo, su respingimento, sui cuori di pietra. Vedere i bambini fermi in un porto italiano, senza che arrivi l’autorizzazione del Governo per farli curare è un atto indegno, antigiuridico e non in assoluta sintonia con quella che è la storia del nostro paese.”

Un altro segnale da parte della giunta de Magistris, dopo il caso di Ruben - il bambino nato in Spagna da due madri italiane e la cui nascita è stata dichiarata al Comune di Napoli –, di voler porre sempre più in primo piano la tutela dei diritti civili e, in tal senso, procedere in una direzione che invece sembra essere messa in discussione dalle iniziative e dalle prerogative del Governo neo eletto. 

 Giovanna Amore