Basket e sociale a Poggioreale

IV Piano, il progetto per i detenuti tossicodipendenti

4 pianoUna partita di basket con gli atleti della squadra Cuore Napoli Basket, appena promossa nella serie A, sul campetto di gioco della casa circondariale di Poggioreale. Questo il regalo inaspettato arrivato oggi per i detenuti di Poggioreale protagonisti del laboratorio “Ex Ducere”, che porta lo sport, attraverso il basket, in uno degli istituti di pena più affollati d’Europa.

Si tratta soltanto di una delle attività promosse all’interno del progetto IV Piano, attivato da circa due anni dalla Unità Operativa Complessa Dipendenze della Asl Napoli 1 Centro e dalla Direzione della Casa Circondariale “G. Salvia” di Poggioreale con la cooperativa sociale Era, del gruppo di imprese sociali Gesco, e l’associazione Il Pioppo.

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IV Piano non è un nome a caso: ad essere coinvolti nel progetto, infatti, sono i detenuti con problemi di dipendenza, che si trovano proprio al quarto piano del Padiglione Roma del carcere napoletano. In origine, il piano era il nido per i piccoli delle ospiti donne dell’istituto, poi rimasto per anni in disuso e oggi recuperato grazie all’iniziativa della Direzione del carcere con il privato sociale: attualmente, ospita detenuti tossicodipendenti, insieme a chi ha commesso reati sessuali e alle persone transessuali.

“Una umanità particolare che rende progetti come questo ancora più importanti e strategici”, ha spiegato il direttore del carcere di Poggioreale Antonio Fullone, che ha partecipato stamattina all’incontro dei ragazzi con gli atleti e gli allenatori della squadra di baket reduce dal campionato di categoria.

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Insieme allo sport, anche la pittura, il teatro, la musica, ad accompagnare i reclusi tossicodipendenti nella loro difficile quotidianità. “L’obiettivo è quello di ridurre il disagio di queste persone per poterne quindi facilitare il reinserimento sociale”, ha sottolineato Stefano Vecchio, direttore dell’UOC Dipendenze della Asl Napoli 1 Centro.

“Un progetto partito in forma sperimentale già da prima dell’inizio ufficiale – ha detto il presidente della coop Era Giacomo Smarrazzo - Il 30 giugno ci fermiamo momentaneamente per ripartire a ottobre. È nostra intenzione continuare su questa strada occupandoci delle problematiche dei detenuti, che supportiamo anche attraverso uno sportello che assiste le persone in misure alternative alla pena”.

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Il progetto IV Piano realizza un’area delle attività intermedie e socio-riabilitative coordinata dal Centro Palomar, analogamente a quanto offerto ai cittadini liberi, con il coinvolgimento diretto delle quattro strutture intermedie diurne della UOC/Coordinamento della Asl Napoli 1 Centro in integrazione con il terzo settore.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di circa 20 detenuti tossicodipendenti, in carico al SerT Area Penale della casa circondariale di Poggioreale, per ognuno dei laboratori previsti, per un totale di oltre 150 persone coinvolte.

M. N.