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venerdì 29 Marzo 2024




XXX edizione di Futuro Remoto

futuro remoto plebisictoCostruire, competenze, ponti, opportunità. La missione della XXX edizione di  Futuro Remoto, che si terrà da venerdì 7 a lunedì 10 ottobre a  Piazza del Plebiscito, è ambiziosa e va ben oltre i confini della Città della Scienza. La manifestazione annuale che vuole divulgare temi scientifici  ad un pubblico esteso e attraverso il fare per il secondo anno scende in piazza.

La scelta di Piazza Plebiscito come location è pratica e simbolica allo stesso tempo. Non ci si arrende alle lungaggini burocratiche della ricostruzione di Città della Scienza dunque ma si diventa protagonisti ricercatori,lavoratori e cittadini,  si costruisce da zero, o meglio partendo da un’incredibile sinergia tra istituzioni, associazioni, volontari e studiosi portando, per il secondo anno,  il sapere a portata di tutti, direttamente nella piazza cuore della città che si fa villaggio della scienza.

Infatti la manifestazione, che ha ottenuto per questa trentesima edizione il  conferimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, è promossa e realizzata grazie a: Fondazione Idis - Città della Scienza, Università degli Studi di Napoli Federico II,  Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Regione Campania, Comune di Napoli in partnership con la Seconda Università degli Studi di Napoli, Università degli Studi di Napoli l’Orientale, Università degli Studi di Salerno, Unione Industriali di Napoli, Confindustria Campania e in collaborazione con tutte le altre Università della Regione Campania, i centri di ricerca, le istituzioni e fondazioni culturali, il mondo delle imprese e del lavoro.
Oltre 6000 mq allestimenti, 500 soggetti coinvolti, 150 mila i visitatori attesi, 14000 gli appuntamenti, 2500 i volontari, 60 incontri tra workshop, tavole rotonde, 11 grandi conferenze in 4 giorni dietro i quali c’è l’impegno di un anno intero, o forse di tutti questi 30 anni di gioie e di dolori della Città della Scienza. Infatti Futuro Remoto è la punta di diamante del lavoro di Città della Scienza: prima manifestazione d’Europa dedicata alla diffusione della cultura scientifica e tecnologica, ideata nel 1987 dal fisico Vittorio Silvestrini con un gruppo di intellettuali e artisti, promuove, attraverso mostre, eventi, conferenze e laboratori, momenti di riflessione sui grandi temi della civiltà contemporanea, sulla ricerca scientifica e tecnologica e sul rapporto tra scienza e società, configurandosi fin dai suoi esordi come un’azione virtuosa di social innovation.

futuro remoto 2016

"E’ il trentesimo anno, ma vuole essere il punto zero- spiega Vincenzo LipardiConsigliere Delegato di Città della Scienza-. La medaglia d’oro del presidente della Repubblica è un omaggio alla città di Napoli, alla Città della Scienza, ma anche a tutta la comunità scientifica campana. Si parla troppo spesso male di una città che ha tanti problemi, ma anche una ricchezza immensa che messa a valore può essere la locomotiva del Mezzogiorno. Un esempio è quello del Cardarelli che lo si ricorda per le barelle nei corridoi, ma non si conosce la sua grande attività scientifica che sarà testimoniata dalla presenza in piazza di un robot realizzato proprio dall’ospedale.
Futuro Remoto vuole valorizzare la ricerca delle nostre università, delle aziende, dei centri di ricerca, del mondo dell’innovazione napoletano: in piazza non troverete cibo per il corpo, ma infiniti stimoli per la mente. Vogliamo dimostrare con il tema di quest’anno che a Napoli si possono costruire progetti, si può costruire il futuro. Il gioco che si svolge nell’intera piazza delle “reazioni a catena”, cui tutti possono partecipare con il loro contributo, vuole sottolineare che la costruzione non può che essere collettiva. Il messaggio per i giovani è: Si può fare”.

Il Villaggio della scienza a piazza Plebiscito prevede 6000 mq in cui saranno allestite 9 isole tematiche per declinare il tema  in 9 filoni: Terra madre:  clima, energia e ambiente; Corpo e Mente: Salute, benessere e stili di vita; Il futuro del cibo: il cibo di ieri di oggi e domani, tra scienza e società, storia e tradizioni; Smart cities: ricerca, sviluppo sostenibile, diffusione di beni e servizi etici; Orizzonti mediterranei: ricerca, comunità, flussi migratori e inclusione sociale; Comunico ergo sum: istruzione, comunicazione, new community e digital divide; Mare nostrum: storia, ricerca, innovazione e Blue economy; Odissea nello Spazio: dalla frontiere della ricerca aerospaziale, all’infinitamente piccolo e infinitamente grande dell’Universo; Quarta Rivoluzione industriale: makers, fablab, open lab e fabbriche del futuro. Ogni giorno dalle 10.00 alle 22.00, incontri, workshop, dibattiti, esposizioni e dimostrazioni scientifiche a cura di giovani ricercatori ed esperti. E ancora i laboratori scientifici e di fablab e making, science shows, musica, teatro e danza,  speed dating speciali, improvvisazioni musicali, giochi di scienza e i cafè scientifique nei bar he circondano la Piazza del Plebiscito, per un totale di circa 14.000 attività in programma, che vedranno la presenza di 2.500 volontari  un pubblico che l’anno scorso è arrivato a 150.000 presenze.
Gaetano Manfredi, il rettore dell’Università Federico II partner della manifestazione, che ha anche ospitato la conferenza stampa della manifestazione, sottolinea:  “In questa stagione dell’incertezza in cui assistiamo a cambiamenti così repentini, l’unica bussola per avere una meta certa è la competenza. Oggi Napoli è molto più competente che in passato, tuttavia solo se la competenza sarà diffusa non solo tra chi la produce, ma anche tra chi la fruisce, riusciremo ad avere livello di competitività a livello internazionale. Per questo è fondamentale il ruolo della scuola e il nostro lavoro va nella direzione di portare l’Università in piazza, tra la gente per rendere tutti i cittadini proprietari del sapere.
Veniamo da anni un cui si è lavorato a distruggere ora è il momento di costruire e Napoli in questo ha il ruolo storicamente riconosciuto di trainare tutto il Mezzogiorno. L’unione delle forze per realizzare questi 4 giorni di Futuro Remoto è il paradigma da adottare per realizzare questo scopo”.

Insiste sul connubio tra formazione e lavoro, Luisa Franzese,  Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale che sostiene: “L’innovazione tecnologica di Futuro Remoto entra attraverso il modello del fare nel pensiero dei ragazzi e incide sulla didattica innovativa. Sono sempre più necessari percorsi di supporto realizzati in sinergia tra le istituzioni per creare i cittadini di domani”.
Ed è il connubio tra pubblico e privato, tra ricercatori e volontari a fare il successo di Futuro Remoto, ma anche l’incontro tra scienza e umanesimo come mette in luce Lucio d’Alessandro, rettore dell’ Università Suor Orsola Benincasa, “è necessario mettere insieme le scienze umane alle altre scienze, poiché la tecnologia e l’innovazione sono strumenti essenziali per veicolare il sapere umano”. Ecco che dopo il fortunato tema dell’edizione precedente dell’interscambio tra culture, anche quest’anno a Futuro Remoto si continua a contemplare il tema del “costruire ponti”.
“Lo spirito con cui affrontiamo questo evento è l’interdisciplinarietà. Futuro Remoto permette di fare sistema. Le tre parole chiave della manifestazione, sono secondo me: Scoprire, Costruire e Tradurre. Oggi non si può prescindere dall’incontro tra culture, ecco l’importanza dello scoprire e tradurre le culture rendendole accessibili e del costruire ponti per generare uno spirito di rispetto reciproco nella convivenza. Perciò nell’ambito di Futuro Remoto abbiamo realizzato insieme alla Cooperativa Dedalus una serie di attività e mostre che permettono di scoprire i linguaggi e le culture dei migranti che vivono a Napoli”.

Tantissimi, come abbiamo detto i contributi e le attività tutte curate nei dettagli e di alta qualità, una per tutte la serata inaugurale di giovedì 6 ottobre che si svolgerà a Città della Scienza a Bagnoli, alla presenza delle istituzioni che hanno promosso la manifestazione: Piero Angela, Roberto Battiston, e l’artista spagnolo Pep Bou daranno vita a un evento spettacolare e ricco di emozioni.
Tra gli eventi speciali:  l’Hackathon della Maker Fair di Roma. 300 esperti makers, in un ampio spazio a loro dedicato, si sfideranno in una maratona di 24 ore sviluppando soluzioni innovative nel campo Ict e della fabbricazione digitale.

Animazione e scouting, idea generation e business acceleration a cura di Assessorato all’Innovazione, Startup e Internazionalizzazione - Regione Campania

L’ Incontro finale e premiazione Start Cup Campania 2016, il concorso che aiuta  a trasformare le idee innovative e originali in progetti di impresa.
La piazza di Futuro Remoto - Community on line

Altra novità di quest’anno è  la community online che già dai primi di settembre, e proseguirà dopo le giornate di Piazza del Plebiscito, da  possibilità di approfondire i tantissimi temi scientifici, dialogare, fare domande, avere risposte, creare reti e collegamenti tra esperti.
Reazione a Catena a cura di Fondazione Idis - Città della Scienza e INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Se  il simbolo di Futuro Remoto 2015 è stato un muro che  ogni giorno, pezzo per pezzo, veniva abbattuto dai cittadini ed in particolare da coloro che sono vittime di pregiudizi  e discriminazioni, simbolo di Futuro Remoto COSTRUIRE è una grande e spettacolare REAZIONE A CATENA dedicata di volta in volta a un tema diverso e attivata da un nuovo ospite. Una divertente avventura di costruzione collettiva - laboratorio di ingegno e fantasia - realizzata dal pubblico con il contributo di un gruppo di esperti di tinkering. 

AdG 

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