III edizione del Premio sulla Responsabilità Sociale “Amato Lamberti”

Vincitori Ezio Mauro, Titta Fiore, Vittorio Melone,  Nicola Quatrano

Inoltre La Paranza, paolo Terracciano, il Museo di Lampedusa e ActionAid

amato lambertiDedicato al giornalista, docente universitario e politico Amato Lamberti, il Premio Responsabilità Sociale , organizzato dall’Associazione Jonathan onlus e dal Gruppo di Imprese sociali Gesco con il sostegno di Whirlpool Corporation e l’Alto Patrocinio e la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana è giunto alla terza edizione.

Sul podio 2016 Ezio Mauro e Titta Fiore, l’imprenditore Vittorio Merloni (alla memoria) e il magistrato Nicola Quatrano. Con loro lo sceneggiatore Paolo Terracciano, la cooperativa sociale La Paranza, il Museo della Fiducia e del Dialogo del Mediterraneo di Lampedusa e l’associazione ActionAid.
La serata di premiazione che si svolgerà nel Centro di Studi Europeo di Nisida sabato 24 settembre 2016 a partire dalle 18.00 sarà animata dalla partecipazione di Giobbe Covatta e Marco Zurzolo. Nato in Piemonte, ha vissuto in Campania sin dal 1958, quando la sua famiglia si trasferì a Salerno. È stato docente di Sociologia della devianza e della criminalità presso la Facoltà di Sociologia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha fondato e diretto l'Osservatorio sulla Camorra della Fondazione Colasanto.
Fu il fondatore dei Verdi in Campania. È stato Assessore alla Normalità del Comune di Napoli, dal 1993 al 1995, e Presidente della Provincia di Napoli, dal 1995 al 2004. È autore di libri, ricerche e saggi su fenomeni di delinquenza e, in particolare, sulla camorra. È scomparso nel 2012 all'età di 69 anni. Questo si legge di Amato Lamberti su Wikipedia, ma non dà la sola biografia il senso della grandezza di un uomo che ha combattuto ferocemente contro la camorra, anche quella nelle istituzioni e nella politica e poi contro l'avvelenamento dell'ambiente.
"Ad esempio anche da Presidente della Provincia si muoveva con mezzi propri e quando qualche volta arrivava in ritardo ad un appuntamento era solito spiegare che purtroppo non aveva trovato parcheggio con la sua macchina" ricordano di lui gli esponenti dei Verdi Attanasio e Borrelli. O ancora racconta Geppino Fiorenza di Libera Campania: "Ho sempre condiviso un sodalizio intellettuale con Amato fin dagli anni Settanta, quando aiutava, con le sue analisi e le sue proposte, il gruppo di lavoro della mensa dei bambini proletari di Montesanto. Noi creammo il centro di documentazione e ricerca di vico Cappuccinelle e lui fondò l'Osservatorio sulla camorra presso la fondazione Colasanto, della Cisl, con il quale collaborò intensamente Giancarlo Siani, che è rimasto per sempre nei nostri cuori, come compagno di strada per le nostre attività quotidiane, di denuncia e di impegno sociale. Fummo entrambi consulenti per la legge regionale 39 del 1985, che implementò, prima in Italia, l'educazione alla legalità nelle scuole e nelle università. Ho avuto l'onore di averlo insieme con me come referente regionale di Libera, fin dalla fondazione, nel 1995. Fu assessore con Bassolino sindaco e poi presidente della provincia di Napoli, svolgendo, da ambientalista e studioso dei fenomeni criminali, una limpida azione di governo, improntata al rispetto della legalità. Voglio ricordare che fu lui a piantare, nel 1994, quella pianticella di magnolia in piazza Municipio, divenuta l'albero "Falcone" della città di Napoli".
Una definizione semplice ma fondamentale quella di Amedeo Zeni collaboratore di Lamberti: "Un uomo per bene, definizione rarissima da riscontrare in altri uomini pubblici in una società come quella attuale".
La memoria è ciò che ci rende umani e determina il cambiamento. La memoria di uomini come Amato Lamberti, la memoria di certe battaglie, che si può mantenere alta e viva solo associando nuovi gesti, nuovi volti e nuovi esempi presenti.
Ecco che per ricordare concretamente Amato Lamberti, il premio a lui intitolato si pone un obiettivo complesso e altissimo di "cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio" come direbbe Calvino.
Il Premio infatti vuole promuovere la responsabilità sociale come strumento di cittadinanza attiva e si rivolge a persone che si siano distinte per la sensibilità e l’attenzione verso il mondo sociale e del lavoro.
Vediamo chi incarna questi valori secondo la giuria dell'edizione 2016: 

Ezio Mauro (Dronero, 24 ottobre 1948) è stato direttore del quotidiano La Stampa dal 1992 al 1996 ed è stato direttore del quotidiano la Repubblica dal 1996 al 14 gennaio 2016. Entra nel mondo della carta stampata nel 1972 collaborando con la Gazzetta del Popolo di Torino, occupandosi soprattutto del terrorismo nero degli anni di piombo. Proprio a causa dei suoi articoli sul terrorismo viene pedinato a lungo dal brigatista rosso Patrizio Peci. Nel 1981 passa a La Stampa di cui è inviato speciale e responsabile della politica interna. Dal 1988 lavora per la Repubblica come corrispondente da Mosca raccontando la perestrojka, viaggiando nelle repubbliche dell'Unione Sovietica. È considerato uno fra le personalità più critiche verso Silvio Berlusconi e i suoi governi.

Titta Fiore è caporedattore della sezione Spettacoli del quotidiano nazionale Il Mattino, per il quale segue i più importanti festival cinematografici. Sul sito web della stessa testata, cura il blog di approfondimento “Appassionarte”. Presiede la giuria del Premio Fausto Rossano per il pieno diritto alla salute.

Vittorio Merloni (Fabriano, 30 aprile 1933 – Fabriano, 18 giugno 2016) fondatore delle Industrie Merloni, è stato presidente di Indesit Company sino al 2010 , anno in cui è diventato Presidente Onorario e di Fineldo la holding di famiglia che controlla Indesit Company e le altre partecipazioni del Gruppo. Si è distinto nella direzione della Indesit Company per l'approccio fondato sul rispetto e sulla correttezza nei rapporti con le istituzioni e la società civile, cogliendo da tali legami non solo opportunità di reciproco sviluppo, ma anche esigenze di carattere sociale cui prestare attenzione e dedicare impegno e risorse. Tra i progetti sociali sostenuti dalla Indesit ricordiamo: Il reinserimento sociale dei giovani con il progetto Jonathan; CRESCO Crescita Compatibile, promosso dalla Fondazione Sodalitas; "Chance" l cui scopo è promuovere l’imprenditorialità femminile; l'aiuto agli orfani dell' orfanatrofio pubblico di Łodź.

Nicola Quatrano, cinquantotto anni, irpino di Sant’Angelo dei Lombardi, dal 1981 in magistratura, ha condotto le principali inchieste sulla tangentopoli partenopea. Nel 1987 è stato giudice a latere (presidente Paolo Scordo) del collegio che ha inflitto l’ergastolo a Carmine Alfieri. È presidente di uno dei collegi del tribunale del Riesame. Impegnato, con giuristi francesi spagnoli e svizzeri, nell'Osservatorio internazionale per la difesa dei diritti umani nel Magreb e nel Sahel e animatore del sito www.ossin.org. È autore di un noir, ‘La verità è un cane’, e di 'La guerra di Piero'.

Paolo Terracciano, quarantenne head writer assunto da FremantleMedia come capo dei trenta autori di Un posto al sole. Ha studiato Psicologia alla  "La Sapienza" di Roma, forse a ciò è dovuta l'attenzione alla psicologia dei personaggi e alla realtà delle tematiche sociali trattate dalla fiction.

La Cooperativa La Paranza nasce nel 2006, nella Sanità, un quartiere diviso tra contrasti e grandi risorse. A"bbiamo iniziato nel 2006 con la gestione della Catacomba di San Gaudioso, nella Basilica di Santa Maria della Sanità. È cominciato così un percorso che ci ha portato a vincere, nel 2008, il bando storico-artistico di Fondazione CON IL SUD. Questo è stato il primo passo del processo che ha portato al recupero, alla gestione e all'apertura al pubblico delle Catacombe di San Gennaro" spiegano dalla Cooperativa che si occupa di recuperare e restituire alla cittadinanza e a progetti sociali spazi dimenticati.
Il motto che troviamo sul sito della realtà sociale dà la misura umana e professionale dei suoi fondatori: «La Speranza ha due bellissime figlie: lo Sdegno e il Coraggio di cambiare le cose così come sono» (Sant'Agostino).

Il Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo di Lampedusa è stato inaugurato lo scorso 3 giugno, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull’isola divenuta simbolo di accoglienza, ma anche di sofferenza. Nasce per omaggiare le vittime del mediterraneo e le migliaia di migranti in cerca di una nuova vita lontano da fame e guerre, ma non solo. Il complesso museale raggruppa opere che provengo dai musei di tutto il mondo, come “L’amorino dormiente” di Caravaggio, opera emblematica realizzata dal Caravaggio nel periodo in cui fu rifugiato a Malta e proveniente dalla Galleria degli Uffizi, ma anche opere dal Museo del Bardo di Tunisi, dal Paul Getty Museum di Malibù e dal Mucem di Marsiglia e non mancano le testimonianze scritte, gli abiti e i segni di chi è stato inghiottito dal mare. Il tema della migrazione, ovviamente, è centrale.

ActionAid è un'organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà e basa il suo lavoro sul rispetto dei diritti umani e agisce insieme alle popolazioni e le comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in AsiaAfrica e America Latina. Nei paesi più ricchi ActionAid mobilita i cittadini e coinvolge direttamente imprese e istituzioni sulla mobilitazione contro la povertà. In Italia è attivo un progetto ambizioso sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione e sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

La festa per il Premio Lamberti e la premiazione. La serata vedrà la partecipazione straordinaria di alcuni ragazzi e ragazze dell’Istituto penale per i minorenni di Nisida e le performance dell’attore Giobbe Covatta e del musicista Marco Zurzolo.
Dopo i saluti di Isabella Mastropasqua, Dirigente del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e del responsabile di Jonathan Vincenzo Morgera, interverranno alla consegna dei premi: la presidente del consiglio regionale della Campania Rosa D’Amelio; l’assessore al lavoro del Comune di Napoli Enrico Panini;  il presidente di Gesco Sergio D’Angelo; la signora Roselena Lamberti, vedova di Amato Lamberti cui è dedicato il premio; la presidente di Jonathan Silvia Ricciardi; il magistrato presso il Tribunale per i Minorenni Napoli Piero Avallone; il direttore del Centro Giustizia Minorile di Napoli Giuseppe Centomani; il Direttore
Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Whirlpool EMEA (Europe, Middle East and Africa) Alessandro Magnoni. Per il museo di Lampedusa ritirerà il premio il migrante eritreo Adal Naguse, mentre per il riconoscimento assegnato dalla Whirlpool Sofia Maroudia, Chief of Operations di ActionAid Italia.
In chiusura la cena buffet affidata al catering “Monelli tra i fornelli” nato all’interno dell’Istituto di Nisida.

La terza edizione del Premio Amato Lamberti per la Responsabilità Sociale ha il patrocinio del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità - Ministero della Giustizia; del Consiglio Regionale della Campania; dell’Assessore all’Istruzione e Politiche Sociali della Regione Campania; del Comune di Napoli; dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; del Tribunale dei Minorenni di Napoli; dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e dell’INAIL Campania. Media partner i portali Napoliclick e Napoli Città Solidale e l’agenzia Sguardo documentary. L’organizzazione è a cura di Exit Communication.

 AdG