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Giovedì 18 Aprile 2024




34esimo Carnevale di Scampia

Il lavoro quotidiano e il suo racconto in maschera

carnevale scampia 2016Il Carnevale di Scampia è ormai un mito collettivo. In partenza dal Centro Gridas persone e associazioni sociali e culturali di tutti quartieri di Napoli, ma anche nazionali e internazionali. Giunta al 34° anno la festa è il simbolo di una rinascita quotidiana avulsa dai titoli urlati sui media e dalle "emergenze".

Mirella Pignataro responsabile del Gruppo di Risveglio dal Sonno, racconta, ripercorrendo i passi del padre del Gridas e del suo carnevale unico, Felice Pignataro.

Domenica 7 febbraio arriva puntuale il Carnevale di Scampia: si tratta del 34esimo corteo organizzato dal GRIDAS, Gruppo di Risveglio dal Sonno, che parte alle 10.30 da Via Monte Rosa 90/b, Ina Casa; proseguirà per via Monte Rosa, piazza Libertà, via Monte Rosa, via Monte S. Gabriele, via del Gran Sasso, via Monte Rosa, rione ISES (via Aldo Fabrizi, via Marcello Mastroianni), via Pietro Germi, via Bakù, via F.lli Cervi, via Hugo Pratt, falò dei simboli negativi in Largo Battaglia, attraversamento di via F.lli Cervi oltrepassando lo spartitraffico, via Enzo Paci, via Luigi Pareyson, Largo Nicola Abbagnano, via Luigi Pareyson, via Ghisleri, Lotto P, viale della Resistenza, via Cupa Perillo e conclusione del corteo con festeggiamenti e concerto 'o Rom nei pressi del Campo rom.
La festa ideata dal pittore Felice Pignataro per colorare un quartiere “senza storia” vedrà la partecipazione di scuole, associazioni e cittadini condividere un’occasione di recupero della manualità e un contributo all’identità del quartiere, come da tradizione. Per il corteo, sono previste attività di riciclaggio di materiali di risulta o di scarto, stoffe, giocattoli vecchi, cartoni da imballaggio. E' solo la punta dell'Iceberg, la fotografia, del lavoro annuale delle tante associazioni locali  Il tema scelto quest'anno è: "Continenti e contenuti ovverossia la deriva degli incontinenti…aspettando la Pangea", in riferimento ai contrasti e alle guerre tra stati, croniche o nascenti che siano, e alle tante “soluzioni” e analisi sciorinate senza alcun nesso con la realtà e con le persone, ai contenuti spesso ignorati (volutamente o meno) e calpestati, ma anche al contenimento, spesso e volentieri con forme repressive, di ogni tentativo di resilienza e riappropriazione di spazi e diritti.   
"Negli anni, il Carnevale si è fatto molto più grande, si è articolato- racconta Mirella, anima del Gridas e moglie del compianto Pignataro - molta gente che viene da fuori, le associazioni sono più autonome e più responsabili. Il titolo, come sempre, si decide insieme sulla base di ciò che è avvenuto nell'arco dell'anno. Ed è un racconto di questo raccolto, dei tanti laboratori realizzati con i più giovani, meno consapevoli.
Abbiamo utilizzato il termine "Pangea", crediamo che con i ragazzi sia giusto introdurre parole chiave nuove e lavorare su nuovi temi benché complessi. Quest'anno abbiamo affrontato il razzismo, le cause del divario economico e le responsabilità che sembrano lontane e il modo di rapportarsi a quelli che vengono definiti "invasori", persone che secondo noi devono avere la stessa dignità di chi è nato in Italia. Non si tratta di accettarle o subirle, ma di accoglierle, riscoprendo le origini della nostra cultura che affonda le radici nell'antica Grecia in cui l'accoglienza dello straniero era sacra".

Quest'anno il falò allegorico si terrà circa a metà corteo: in Largo Battaglia, un luogo simbolo per il Progetto PANGEA e per il Mediterraneo Antirazzista che vedono impegnate molte delle realtà attive a Scampia in un percorso condiviso di nonviolenza contro razzismo e pregiudizi. Dopo il falò, che quest'anno brucia simboli legati proprio a una visione del mondo razzista e repressiva, il corteo colorato con le murghe e le maschere positive proseguirà inondando il quartiere, raggiungerà e attraverserà cortili e ballatoi del lotto P e raggiungerà il campo rom di Scampia per festeggiare insieme una visione del mondo che non prevede né ghetti né pregiudizi.
"Crediamo nel cambiamento a partire dal basso in cui cerchiamo di agire per creare una rete, coinvolgendo sempre più persone. Non crediamo nell'indottrinamento, ma nel contagio culturale, nel cambiare il modo di rapportarsi alla realtà. Anche se sarebbe più facile se ci venissero incontro quelli che ci governano: ci sono cose che dovrebbero giungere dall'alto come il lavoro. Noi dal basso al massimo possiamo far comprendere ai ragazzi come rapportarsi con la mancanza del lavoro, dove andare a cercarlo e dove non andarlo a cercare.
A chi ci governa chiediamo una definizione del progetto "Scampia". E' tutto in fieri: l'Università, le vele. Sappiamo che i soldi non ci sono, non sono scuse, per abbattere le vele quanto c'è voluto a costruirle se non di più e prima si devono bonificare dall'amianto. Ma aspettiamo almeno un indirizzo, una presenza dello Stato".
Si batte per la decentrazione del potere la neo nata associazione "Anti Periferia", nata dal gruppo di Scampia dell'Avog presente sul territorio da 30 anni, associazione di volontariato guanelliano che sarà presente al Carnevale con i ragazzi che hanno seguito i laboratori nelle scuole. "La periferia non esiste più - chiarisce il presidente Ciro Froncillo- non ha più logica. La storia di Napoli non si può fermare nel tratto di strada della ZTL, bisogna programmare attività in periferia là dove i cittadini e i giovani trascorrono la loro vita, dove ci sono ipermercati, mercato ittico e discoteche. A Scampia i grandi clan sono stati debellati e le piazze di spaccio chiuse, ma il potere politico è assente poiché l'ambito territoriale non ha potere esecutivo. Chiediamo un decentramento reale e faremo un forum per organizzare la speranza".

Il "tema" Scampia continua invece ad essere "svolto" come "emergenza sociale", mentre è nella poetica del quotidiano la risposta, è nella strada disegnata da Felice Pignataro.
"Ogni tanto si scopre l'acqua calda su Scampia- continua Mirella Pignataro-. Ora va di moda l'assalto ai pullman e di coprifuoco, ma ogni volta che si parla troppo di un problema sui giornali, questo cresce invece di diminuire. Penso all'epoca delle pietre gettate giù dal cavalcavia, non si smetteva in maniera ossessiva di parlare di quello e il fenomeno è cresciuto a dismisura per emulazione. Il Gridas si è sempre occupato di risolvere i problemi, non nell'emergenza. Credo in un lavoro quotidiano, avendo fatto scuola 28 venti anni con Felice e avendo capito che o stai con i ragazzini tutti i giorni o non ci stai. L'unica soluzione quando i ragazzini rompevano qualcosa al Gridas era rifarlo, anche più volte. Alla fine si stancavano prima loro. Se gli fai vedere che hai paura è la fine.
A volte si restava un solo giorno in una scuola per dipingere un murales. Era un mordi e fuggi che però lascia un segno. Si creava un contatto impalpabile. Ricordo le confidenze di alcune ragazzine di Grumo Nevano. Ci si trovava in quella particolare condizione che si crea se incontri una persona in treno quando dici cose che non diresti a nessuno perché sai che quella persona non la vedrai più. Chi è interessato realmente alla comunicazione con la persona che ha di fronte trova il modo migliore e la persona che ha di fronte si accorge se sei sinceramente interessato a lei. Una sola parola ha più efficacia senza altre che si sovrappongono. Rimane più vera".
Ricordando Felice, Mirella dice: "Di lui ci manca tutto. I suoi dipinti, i progetti nelle scuole. Ogni volta che ci lambicchiamo il cervello per realizzare un'immagine ci diciamo che lui l'avrebbe già trovata".
Il Gridas da anni offre al quartiere un programma di appuntamenti cinematografici, spesso con documentari o film dal basso. "A volte vengono moltissime persone, a volte poche, l'importanza è fungere da cassa di risonanza di film che trasmettono dei contenuti".
E tra poco ci sarà anche un film che racconterà il Grida e Felice Pignataro, girato dal documentarista Francesco de Martino che in questi giorni riprenderà anche il carnevale.

AdG

Informazioni: GRIDAS - Casa delle Culture "Nuvola Rossa"    
Via Monte Rosa, 90/b, Ina Casa, Scampìa, Napoli     
Tel. 081.7012721 - cell. 366.1033370  
E-mail gridas@felicepignataro.org

Web: http://www.felicepignataro.org/gridas

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