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Nell’anno della misericordia proclamato da papa Francesco, la Comunità di Sant’Egidio rinnova l'impegno del pranzo di Natale con i poveri, una tradizione fin dal 1987. E fare festa insieme ai poveri, sentirli come gli ospiti d'onore di questi giorni è ancora più importante oggi, nel clima di paura e di diffidenza che sembra dominare e rende tutti più spaventati e chiusi in se stessi.
C’è un Natale di cui troppo spesso ci dimentichiamo, un Natale che molti non conoscono neppure: è quello che non si accende di lucine colorate ma della solidarietà e del calore di chi, proprio in questi giorni, decide di condividere con le persone meno fortunate, le più sole, un momento importante. Perché incontrare e fare incontrare uomini e donne non è solo un'idea ma il principio per costruire una famiglia allargata e accogliente.
Il gruppo napoletano della Comunità di Sant'Egidio ha in calendario oltre 60 iniziative: pranzi, feste, momenti di incontro per la strada, negli istituti per anziani, nelle carceri, nei quartieri periferici, nei campi rom. Il giorno di Natale oltre 1000 poveri a tavola in 4 chiese del centro storico di Napoli, Ss. Severino e Sossio dove sarà presente il cardinale Crescenzio Sepe, S. Nicola al Nilo, S. Giovanni Maggiore e S. Paolo Maggiore, a Fuorigrotta nella chiesa di S. Antonio Ardia in via Diocleziano e a San Giovanni a Teduccio. Nel Duomo di Aversa la vigilia di Natale pranzo con 200 poveri e con il vescovo Angelo Spinillo.
I giorni successivi vedranno feste e pranzi negli Istituti per anziani, nelle RSA del Frullone, con i rom a Ponticelli, con i bambini della scuola della pace (Sanità, Quartieri Spagnoli, San Giovanni a Teduccio, Ercolano, Scampia, Centro Storico, Ercolano), altre iniziative a Salerno, Benevento e Grottaminarda. Il 6 gennaio cena al dormitorio pubblico di Napoli. Le sera della vigilia di Natale e dell’ultimo dell’anno le cene saranno itineranti, e raggiungeranno i senza dimora di Napoli a cui i volontari della Comunità di Sant’Egidio portano panini e pasti caldi durante tutto l’anno.
Parteciperanno a queste iniziative senza dimora, immigrati di ogni nazionalità e confessione religiosa, rom tra cui tanti bambini, anziani, disabili, mendicanti, gente sola. Molte le iniziative anche nelle carceri: dopo i pranzi a Carinola e Ariano Irpino due pranzi con i detenuti del carcere di Poggioreale, il 19 e 22 dicembre, al Centro Clinico di Secondigliano, al carcere femminile di Pozzuoli, nel carcere di Santa Maria Capuavetere. Il 30 dicembre pranzo al centro Penitenziario di Secondigliano con il cardinale Sepe. Ai pranzi del 22 e 30 dicembre potrà accedere la stampa.
A chiusura delle tante iniziative, il 1 gennaio la tradizionale Marcia della Pace partirà alle 18 da piazza San Domenico Maggiore dopo un momento musicale con i giovani e la partecipazione di Monica Sarnelli. Il corteo, a cui si unirà il cardinale Crescenzio Sepe, giungerà in Duomo dove alle 19 sarà celebrata la messa per la Giornata Mondiale per la Pace.
Ma come si può contribuire? C'è da dire che sono davvero tante le persone che hanno chiesto di partecipare a queste iniziative per dare una mano, tante le aziende che hanno aiutato la realizzazione dei pranzi: emerge una grande solidarietà proprio nei momenti di crisi e di difficoltà. E si può ancora dare una mano, in primo luogo portando cibo e regali al centro di raccolta che a Napoli è nella Chiesa di San Nicola a Nilo, via San Biagio dei Librai, 10.
Il punto è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30 mentre il sabato dalle 9,30 alle 13. Per aiutare a preparare il il pranzo di Natale e a riempire la slitta dei regali la Comunità di Sant'Egidio ha la necessità di molte cose come: carta da lettere; torce tascabili; giochi di società portatili; carte da gioco; set di manicure tascabile; set da cucito tascabile; set da barba tascabile; radioline; porta-documenti; penne da regalo; quaderni; agendine; portafogli; coperte; sacchi a pelo; foulards; ombrelli; k-way; marsupi; zainetti; borsoni; bicchieri chiudibili; thermos da viaggio; giocattoli; cappelli di lana; guanti; sciarpe; calzettoni, biancheria intima; cravatte; maglioni e tute unisex; trousse; bigiotteria; prodotti per l'igiene personale; dolci, tavolette di cioccolata; dolci natalizi morbidi; spumante; succhi di frutta, alimenti per bambini; formaggio, olio, riso, caffè, generi alimentari in scatola (tranne la carne) .
E per chiudere il 2015, c'è anche l'edizione di "Dove", il libretto nato 25 anni fa e che aiuta ad orientarsi nel mondo della solidarietà. Rivolto prima di tutto a chi ha bisogno di aiuto - poveri, persone senza dimora, anziani o stranieri - è distribuito gratuitamente a chi ne fa richiesta ma è utile anche a tutti coloro che operano nel sociale per ricordare che ci sono i posti dove si può avere aiuto e accoglienza e sono anche i luoghi dove si può aiutare e essere accoglienti. Ecco l'edizione 2015 in formato pdf per Napoli.