Il Primo orto pubblico per Tutti

Appena inaugurato, è curato dalla cooperativa Lilliput

orto socialeRipartire dalle proprie radici e dallo scambio con i cittadini, questo si augurano i responsabili di Lilliput, Centro diurno del Sert di Ponticelli co- gestito dalla Asl e dalla cooperativa Era, per i suoi ragazzi. Ecco che ha chiesto in gestione un’area verde incolta nel Parco pubblico Eduardo de Filippo di Ponticelli per farne un Orto Sociale da coltivare tutti insieme.

E’ stato inaugurato il 14 ottobre il primo orto sociale in un Parco Pubblico della Città di Napoli alla presenza del Vicesindaco, Raffaele Del Giudice, dell'assessore ai Giovani, Alessandra Clemente e della Presidente della Municipalità VI, Anna Cozzino.
L'orto, affidato al centro diurno del Sert Asl Napoli 1, guidato dalla dott.ssa Anna Ascione, è curato dalla Cooperativa Lilliput insieme ad una rete di associazioni, scuole del territorio e dagli stessi utenti del Sert che, attraverso l'attività agricola, avranno l'opportunità di imparare un mestiere e, iniziare così, un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro e nella società.
Si tratta all’incirca di un ettaro di terra suddiviso in 27 terrazze dove una decina di ragazzi del Centro Lilliput svolgeranno attività di giardinaggio e dove si svolgerà il tirocinio lavorativo di 3 ragazzi del Sert di Ponticelli e di uno del Sert di Soccavo che, in carico alla associazione Arcobaleno diretta da Raffaele Langella, hanno ricevuto una borsa lavoro di 9 mesi grazie al progetto del Comune di Napoli per il reinserimento sociale e lavorativo di giovani svantaggiati finanziato con il Fondo per la lotta alla droga. “Dal momento che ci occupiamo di dipendenze- racconta Anna Ascione-, ho pensato che fosse interessante fare una riabilitazione che avesse a che fare con le proprie radici ed essendo venuta a sapere della presenza di aree verdi incolte a Ponticelli, insieme alla presidente della Municipalità Anna Cozzino ho visto se ci fosse un’area dove realizzare un orto sociale coinvolgendo, non solo i ragazzi, ma anche i cittadini, così che i ragazzi potessero inserirsi nel tessuto sociale”.
Il sogno si è tramutato in realtà grazie al sostegno di Stefano Vecchio, direttore dell’Unità Complessa Farmacodipendenze della Asl Na1 Centro e del Comune di Napoli a cui Lilliput ha chiesto l’affido di un’area all’interno del parco Eduardo de Filippo di Ponticelli. Dopo un anno e mezzo è stato firmato il protocollo d’intesa per l’affido di quello che è divenuto l’orto sociale.
I ragazzi di lilli put si sono messi al lavoro già a settembre e insieme a scuole, associazioni e parrocchie hanno ripulito e recintato l’area e sistemato piante officinali. Si tratta di un segnale forte: quello di creare una rete per tutelare un’area che è bene comune. In futuro infatti si pensa che tutte le associazioni, scuole e parrocchie possano adottare un pezzetto di terra e che i prodotti coltivati dai ragazzi di Lilliput possano essere venduti alla comunità.
“Lo scopo- continua Ascione-, non è coltivare il nostro orticello, ma fare in modo che la popolazione si riappropri di aree verdi che sono di tutti. Purtroppo per chi prima la faceva da padrone probabilmente con attività di spaccio, ma anche per la stessa cittadinanza non è facile metabolizzare l’idea in un’area degradata culturalmente. Di sicuro abbiamo dato fastidio  poiché abbiamo subito varie forme di sabotaggio: dall’abbattimento sistematico dei pali di recinzione che avevamo piantato nel cemento, al furto degli attrezzi da lavoro. I ragazzi del Centro che avevano tanto lavorato sotto il sole e che sono entusiasti del progetto si sono amareggiati tanto per le violenze subite. Ma è importante proprio il fatto che coloro prima erano dall’”altra” parte, oggi combattono per la legalità. Ecco che nonostante tutto andiamo avanti per far capire a tutti che quel territorio è una parte sana della società”.

Centro diurno Lilliput: il centro è una struttura intermedia della Municipalità Barra, San Giovanni, Ponticelli, co-gestito dalla Asl Na1 Centro e dalla coop. Era del Gruppo di Imprese Sociali Gesco. Frequentano il servizio circa 25 persone tra i 20 e i 45 anni che seguono programmi personalizzati di riabilitazione e reinserimento lavorativo nonché laboratori artistici e culturali. Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 fino alle 16.00 e il lunedì e giovedì fino alle 18.30.

Alessandra del Giudice