Unico Campania: un tram perso in partenza

Federconsumatori: la qualità dei trasporti peggiora e i costi aumentano

cumana incendioLa qualità dei trasporti in Campania peggiora di giorno in giorno, denuncia Federconsumatori, a fronte dell'aumento di biglietti e abbonamenti che dal 1° gennaio ha notevolmente alleggerito il portafogli dei napoletani rendendo il trasporto pubblico inaccessibile a molti.

Il sistema dei trasporti nella Regione Campania è al palo, i pendolari campani sono costretti quotidianamente a vivere situazioni di disagio negli spostamenti verso il luogo di lavoro o di studio.
Basti pensare che l'80% dei treni ha più di 15 anni e su 238 vagoni solo 6 sono di costruzione recente.
"I campani sono trattati come cittadini di Serie B- sottolinea Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Campania-. Nonostante le evidenti difficoltà dei nostri pendolari, Trenitalia (che la concessione momentanea del servizio, in attesa delle gare internazionali) ha acquistato 500 nuovi treni, ma nessuno sarà destinato alla Campania e alla Calabria, poiché sostengono che la Regione Campania non abbia pagato la concessione. Va anche detto che la legge che regola il livello dei trasporti a livello regionale parla di "livello sufficiente" ma non si stabiliscono i parametri. Eppure se pensiamo alla riduzione della frequenza delle corse o al treno della Cumana incendiatosi recentemente di sicuro il livello minimo in Campania non c'è. Eppure l'ammodernamento vedrà protagoniste le regioni settentrionali, aumentando quindi il divario tra NORD e SUD. A ciò si aggiunga che nel corso degli anni all'aumento dei disservizi e dei rischi per autisti e utenti ha corrisposto un aumento vertiginoso dei costi, si pensi che, per alcune fasce, l'importo per la singola corsa è quasi raddoppiato. Il trasporto pubblico non è più un trasporto di massa".

Barcamenarsi nei trasporti. Sono ormai sei mesi che il sistema dei ticket trasporti campano è cambiato, sdoppiando i biglietti in aziendali (di una sola azienda) e integrati UNICOCAMPANIA (che danno la possibilità di prendere più mezzi di aziende diverse). Se il singolo biglietto aziendale è più conveniente, prendere più mezzi per spostarsi in città o dai Comuni limitrofi o dalla Provincia, "come fanno il 90% degli utenti dei trasporti", sottolinea Stornaiuolo, è diventato molto più caro soprattutto per i più poveri.
Il primo passo e non il più semplice è quello di orientarsi nei meandri del sito Unico Campania e del nuovo sistema smembrato tra ANM, EAV e RFI,  ma se si chiama il numero verde (800-639525) i dipendenti dell'Anm rivelano di essere perplessi sulle nuove tariffe (soprattutto sui biglietti integrati) e la loro convenienza. L'aumento delle tariffe. L'unico vantaggio del nuovo sistema è l'introduzione del ticket singolo (definito "aziendale") di 1 euro, valido per una sola corsa sui servizi dei bus urbani, le linee metropolitane e le funicolari ANM (dunque la Linea 1 o la Linea 6 ma non la linea 2 che afferisce a RFI) che fa risparmiare 30 centesimi (rispetto al precedente biglietto di 1.30 euro) chi ha la fortuna di aver bisogno di un unico mezzo per andare al lavoro.
A patto però di non aver bisogno di prendere un bus extraurbano che attraversi la città. Si perché se i bus urbani sono in estremo ritardo e passa un bus extraurbano che va nella direzione desiderata si può salire solo avendo a portata di mano il ticket di 1.20 euro che consente di percorrere il medesimo tratto di strada con un costo di 20 centesimi in più. Il ticket da 1.20 è infatti valido sui servizi bus extraurbani o suburbani che effettuano anche servizio urbano e servizi ferroviari su rete EAV o RFI. Dunque se ad esempio voglio prendere la metropolitana della Linea 2 (RFI) devo spendere 1,2 euro anche se mi sposto all'interno della città. Insomma il consiglio è avere nel portafogli i due tipi di biglietto.
Ma vediamo il caso più frequente, ovvero di tutti coloro hanno la necessità di prendere più di un mezzo di trasporto per raggiungere il posto di lavoro. Ed è per loro che le aziende di trasporto napoletane offrono il TIC, biglietto integrato, dal costo di 1.50 euro, valido 90 minuti a partire dalla prima convalida che consente di effettuare un numero illimitato di spostamenti su bus, filobus e tram di una o più aziende di trasporto, ma consente un solo spostamento su ogni mezzo su ferro ciò significa che se nell'arco di 90 minuti voglio andare e tornare da un medesimo posto con la metropolitana o la funicolare non lo posso fare e sarò costretto a prendere il bus incorrendo nel problema del traffico. 
Mentre prima il biglietto da 90 minuti costava 1.30 euro e non aveva questo tipo di limitazioni.
Oggi chi vuole invece usare solo mezzi su ferro per spostarsi da un posto all'altro della città e tornare indietro sarà costretto a comprare due biglietti TIC con un esborso di 3.00 euro ovvero ben 1.70 in più di prima.
Ecco che entra in ballo il biglietto giornaliero valido fino alle 24.00 del giorno di validazione. Ce ne sono 2 tipi: a 3.50 euro che consente di effettuare un numero illimitato di spostamenti utilizzando la stessa azienda. E integrato a 4.50 euro che consente di effettuare un numero illimitato di spostamenti utilizzando più aziende di trasporto (se dovete prendere diverse linee della metropolitana per intenderci la linea 1 e la 2, siete obbligati a prendere questo).
A chi effettua percorsi standard può chiaramente convenire il ticket settimanale da 12 euro valido sui trasporti di una sola azienda e da 15.80 euro integrato ovvero utilizzabile sui mezzi di diverse aziende. Il biglietto è valido fino alla prima domenica successiva al giorno di validazione.
Veniamo agli abbonamenti più convenienti: il mensile cittadino costa 35 euro se aziendale, 42 euro se integrato. Ma non ci sono abbonamenti mensili a prezzi ridotti  per studenti o anziani.
L'abbonamento annuale costa 235 aziendale e 294 integrato. L'abbonamento per studenti Napoli su Napoli costa dai 117 euro (abbonamento per una sola azienda e con reddito familiare basso) ai 176 euro (integrato con reddito non basso). Quello per anziani va dai 176 euro (aziendale) ai 220 euro (integrato).Quando si pendola. Il biglietto per spostarsi da Napoli o per Napoli da altri Comuni costa 2 euro e consente una sola corsa su un solo mezzo di trasporto oppure si può scegliere il biglietto orario di 120 minuti che consente di utilizzare più trasporti e costa 2.50 euro, ma nell’ambito della validità temporale e della fascia territoriale di appartenenza, in ambito extraurbano consente di effettuare un solo spostamento dal Comune di origine a quello di destinazione (o viceversa).
Per questo tipo di spostamenti non esiste il biglietto giornaliero, quindi un turista che vuole recarsi al di fuori di Napoli spenderà tra i 4.00 e i 6.40 euro tra andata e ritorno perché non esistono né biglietti giornalieri né biglietti settimanali per gli spostamenti extraurbani, cosicché anche i pendolari se non hanno un abbonamento mensile (47 euro per l'aziendale e 57 euro per l'integrato) poiché magari lavorano solo parte del mese, spenderanno una cifra enorme.  
Gli abbonamenti per studenti fuori sede, provenienti da altri comuni, vanno ad incidere sul bilancio familiare per un importo annuale tra i 311 euro (con un reddito basso e usando una sola azienda di trasporto) ai 441 euro (senza reddito basso e usando il trasporto integrato).
Mentre gli anziani andranno a spendere 382 euro per l'abbonamento aziendale e 471 per quello integrato.
Mentre nessuna agevolazione è prevista per lavoratori con un reddito basso.  Minime agevolazioni per studenti e anziani. "Per gli abbonamenti degli studenti e degli anziani- conclude Stornaiuolo-  abbiamo chiesto da mesi un tavolo in prefettura con le aziende. E' sempre più complicato per le famiglie mandare i ragazzi a scuola con l'aumentano delle tasse e del costo dei libri e gli abbonamenti sono troppo. Sia per i pensionati che per gli studenti vorremmo fosse riconfermato l'abbonamento gratis per le famiglie con il reddito al di sotto del livello di povertà ovvero di 998 euro.
La situazione non è più sostenibile è giunto il momento che ai proclami elettorali ed alle promesse, seguano i fatti. Tutti noi abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini, di qualche giorno fa, del vagone della Circumvesuviana in fiamme; così come sappiamo tutti che i treni per i pendolari, soprattutto in determinate fasce orarie, siano incapaci di sostenere l'utenza giornaliera, tanto da essere paragonabili a dei veri e propri carri bestiame. I consumatori campani sono stufi di essere sottoposti a situazioni tanto degradanti, situazioni che la nostra associazione denuncia da sempre. Noi campani, non siamo e non possiamo essere trattati come cittadini di serie B".  

Info e regolamento: 800-639525 - Unico Campania 0815513109- www.unicocampania.it

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