Inclusione, movida e partecipazione attiva: abitare i diritti a Napoli

palazzo fugaInclusione sociale, movida, partecipazione attiva dei cittadini. Questi alcuni dei temi al centro dell’incontro in programma venerdì 25 febbraio 2022 alle 17.30 alla Fondazione Banco di Napoli (via dei Tribunali, 213), dove sarà presentato il libro “Abitare i diritti, per una critica del rapporto tra giustizia e spazi urbani”, a cura di Maria Giulia Bernardini e Orsetta Giolo. L’evento è organizzato dall’associazione Amici della Fondazione Banco di Napoli, che sostiene le iniziative culturali e di solidarietà della Fondazione, in collaborazione con un’altra realtà associativa, Astrea sentimenti di giustizia.  

“La domanda da cui bisogna partire – spiega Alfredo Guardiano, magistrato e presidente dell’associazione Amici della Fondazione Banco di Napoli – è: come si può costruire una città giusta? Questo incontro è proprio una riflessione sul modo in cui il diritto può intervenire per disciplinare gli spazi urbani così da assicurare a tutti i cittadini una qualità della vita soddisfacente”.

E per trasformare Napoli in una città più consapevole dove si possa realizzare  una vera convivenza e in cui siano rispettati i diritti di tutti, il tema dell’inclusione diventa fondamentale.

“Penso ai senza dimora – continua Guardiano – a tutti coloro che si rifugiano sotto le arcate di Piazza Garibaldi e non solo. Intorno a Palazzo Fuga c’è un dibattito che si concentra su una destinazione artistica e culturale. Non si riflette, invece, sul fatto che questa dimora era rivolta ai poveri: nell'ottica di una nuova disciplina si potrebbe pensare di recuperare le sue finalità originarie. Sempre in merito alla possibilità di ridisegnare il volto di Napoli, come associazione vorremmo che Castel Capuano fosse restituito alla città, che non fosse solo concepito per accogliere la scuola della magistratura, ma fosse un luogo da visitare, un luogo di incontri, di progetti. Con l'obiettivo di far tornare alla vita Forcella e tutta la zona che gravita intorno a Porta Capuana”.

Altro tema di discussione, e molto attuale soprattutto in questi giorni, è quello della movida selvaggia o malamovida e i suoi effetti sul tessuto urbano, sociale ed economico di Napoli. In particolare, ci si interroga su come il diritto possa regolamentare l’utilizzo degli spazi.

“L’ordinanza del sindaco Manfredi – prosegue Guardiano – è un primo tentativo di disciplinare la convivenza urbana. Non è possibile che gli spazi in città siano invasi senza alcun tipo di direttiva. Bisogna ricordare che al primo posto deve essere sempre posta la vivibilità”.

E sull’esempio di numerose esperienze europee, come le piattaforme partecipative attivate a Barcellona e a Valencia, anche a Napoli sarebbe utile coinvolgere i cittadini nelle decisioni da prendere per il territorio in cui vivono.

«Secondo me – conclude Guardiano – al dibattito dovrebbero intervenire non esclusivamente i soliti noti, bensì le persone comuni, in modo particolare coloro che abitano nei quartieri dove le tematiche relative alla disciplina degli spazi urbani sono al centro dell'attenzione. E ciò lo si può fare attivando dei meccanismi di partecipazione diretta”.

Oltre ad Alfredo Guardiano e alle autrici del volume, all'incontro parteciperanno: Orazio Abbamonte, responsabile attività culturali della Fondazione Banco di Napoli; Laura Lieto, assessore all'Urbanistica del Comune di Napoli; Giovanni Laino, Università degli Studi di Napoli Federico II; Valerio Nitrato Izzo, Università degli Studi di Napoli Federico II. 

Per seguire la diretta su Fb: Fondazione Banco di Napoli

Promozione culturale del territorio: l'Associazione Amici della Fondazione Banco di Napoli

L'Associazione Amici della Fondazione Banco di Napoli, nata nel 2020, ha l’obiettivo di sostenere le iniziative culturali e di solidarietà della Fondazione. A presiederla è il magistrato Alfredo Guardiano. Tra i soci fondatori ci sono liberi professionisti, professori universitari ed esponenti del mondo imprenditoriale. L’associazione organizza numerose iniziative per la promozione culturale del territorio e la valorizzazione dell’archivio storico della Fondazione Banco di Napoli.

Abitare i diritti: per una critica del rapporto tra giustizia e spazi urbani

I saggi raccolti in questo volume, a cura di Maria Giulia Bernardini, Orsetta Giolo, tentano di rispondere a  una domanda importante "Che cosa significa abitare i diritti?". E lo fanno indagando, in un’ottica interdisciplinare, la dimensione spaziale della relazione tra diritto e persone.

Si tratta di una dimensione necessaria, in quanto il diritto colloca di continuo i soggetti nello spazio, disciplinandone il movimento, la stanzialità, le modalità di accesso ai luoghi, o l’accesso vero e proprio, e spingendosi talvolta fino a vietarli.

Anche i diritti hanno bisogno di una traduzione spaziale, che appare spesso problematica e contraddittoria. Non a caso, alla luce di quanto evidenziato dal dibattito contemporaneo relativo alle caratteristiche e alle implicazioni della città globale e neoliberale, nel volume è riservata particolare attenzione allo spazio urbano, quale strumento che può produrre la discriminazione e l’esclusione delle persone o, al contrario, favorirne l’inclusione e la partecipazione.

Analizzare in chiave critica il rapporto tra diritti, soggetti e spazi significa pertanto offrire un contributo alla riflessione sulla giustizia mettendo a tema i luoghi (vecchi e nuovi) del diritto, al fine di valutarne l’impatto in un contesto giuridico e politico in cui la territorialità, nelle sue diverse accezioni e interpretazioni, gioca un ruolo giuridicamente ambivalente.

Maria Giulia Bernardini insegna Diritto e genere presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Disabilità, giustizia, diritto. Itinerari tra filosofia del diritto e Disability Studies, Giappichelli, Torino, 2016; (a cura di), Migranti con disabilità e vulnerabilità. Rappresentazioni, politiche, diritti, Jovene, Napoli, 2019; (con S. Carnovali, a cura di), Diritti umani in emergenza: dialoghi sulla disabilità ai tempi del Covid-19, IF Press, Roma, 2021.

Orsetta Giolo insegna Filosofia del diritto e Sociologia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Il diritto neoliberale, Jovene, Napoli, 2020; Intellettuali e diritto nel mondo arabo contemporaneo. Potere, religione, società, Carocci, Roma, 2020; (con A. Facchi), Libera scelta e libera condizione. Un punto di vista femminista su libertà e diritto, il Mulino, Bologna, 2020.

 

Donatella Alonzi