Affido culturale: da Napoli la sfida contro la povertà educativa

coverFamiglie più forti che prendono per mano quelle più vulnerabili perché tutti, a partire dai più piccoli, possano fruire del patrimonio culturale e delle attività ricreative della nostra città. Alla base del progetto “Affido culturale” - selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, con capofila il Pio Monte della Misericordia in partenariato con organizzazioni del terzo settore, della cultura, dell'arte e del turismo - c’è la stessa idea di scambio e reciprocità dell’Affido familiare.

“In questo caso le famiglie che portano normalmente al cinema o al museo scelgono di condividere queste esperienze con altri nuclei familiari, quelli più fragili o comunque di prassi non svolgono con i propri figli questo tipo di attività. Le prime sono quelle affidatarie, le seconde sono le affidate, per riequilibrare la situazione”, spiega Ivan Esposito, responsabile nazionale del progetto.

Un progetto nazionale ma con al centro Napoli

Il progetto nasce a Napoli e si estende anche su Roma, Bari e Modena - e da poco tempo anche su Milano e Teramo, che hanno chiesto di sperimentare questo modello di innovazione sociale. Al momento, quando siamo a quasi metà strada, visto che la durata del progetto è triennale, sono circa 70 i bambini, dai 5 ai 12 anni, con le loro famiglie, coinvolte nell’iniziativa. Provengono dai quartieri più difficili di Napoli, come Scampia, S. Giovanni a Teduccio, Pianura, Sanità, e sono stati intercettati attraverso le scuole e le associazioni territoriali, attraverso cui stringono un Patto Educativo. 

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Il progetto ha proposto ai bambini, con i loro genitori, 29 appuntamenti gratuiti, a scelta tra musei, teatri, librerie, centri culturali, fattorie didattiche, comprendendo anche il costo della merenda e quello del trasporto.

“Non è stato facile in piena pandemia – sottolinea Ivan Esposito – perché il Covid ha molto ostacolato la piena realizzazione di questi percorsi, da un lato molti luoghi erano chiusi, dall’altro molte famiglie erano spaventate e, per motivi diversi, non avevano la certificazione Green Pass. Per questo motivo circa il 40% dei bambini non sono riusciti a sfruttare tutte le uscite gratuite previste, ma recupereremo presto”. 

Affido culturale: un’opportunità ancora per 30 famiglie

C’è ancora tempo per le famiglie napoletane che vogliano sfruttare l’opportunità di questo progetto sociale e culturale al tempo stesso che dura ancora fino ad aprile 2023. Ci sono ancora un po’ di posti disponibili: maggiori informazioni possono essere richiesti alla mail comunicazioneaffidoculturale@gmail.com o ricercate a questo link https://percorsiconibambini.it/ac-affidoculturale/

Per tutti quanti, anche per chi non è parte attiva del progetto, è possibile scaricare in maniera gratuita l’app “Affido culturale” un servizio informativo per conoscere le attività culturali e ricreative organizzate per i bambini a Napoli. Attraverso l’applicazione per le famiglie affidatarie genera un codice con cui è possibile riceve le gratuità del servizio – spiega il responsabile progettuale – ci sono un massimo di tre biglietti gratis per famiglia ma, nella maggior parte dei casi per accordi con le organizzazioni e gli enti culturali, per gli altri membri della famiglia sono previsti sconti”.

“Grazie a un soggetto affidabile come il Pio Monte della Misericordia, il luogo anche fisico dove sono avvenute molte attività, ci auguriamo di non dismettere il progetto e di continuare ad accogliere le famiglie anche una volta che sarà concluso. Non a caso stiamo già provando a cercare altri fondi”, dice Ivan Esposito. 

Ecco come funziona esattamente l’Affido culturale 

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Il convegno all’università Federico II 

Domani, venerdì 21 gennaio (dalle ore 9 alle ore 17,30), il Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II, già partner del progetto incaricato del Monitoraggio e della Valutazione in itinere, sull’argomento promuove una giornata di studio e di confronto intorno ai temi della mediazione della cultura per l’infanzia e l’adolescenza, prendendo spunto dai risultati e dalle prospettive che l’Affido culturale sta costruendo.

Dopo i saluti istituzionali di Andrea Mazzucchi (direttore Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Napoli Federico II), Maria Filippone (vicesindaco di Napoli) e Fabrizia Paternò Cinalli (soprintendente Pio Monte della Misericordia) e l’intervento di apertura di Marco Rossi Doria (presidente dell’impresa sociale Con i Bambini), il convegno entrerà nel vivo con gli interventi di esperti accademici. Parteciperanno Marco Musella (docente di Economia politica); Maria Clelia Zurlo (docente di Psicodinamica dello Sviluppo e delle Relazioni familiari); Paola D’Alconzo (docente di Museologia e Restauro); Francesco Cotticelli (docente di Discipline dello Spettacolo), Anna Masecchia (docente di Cinema, Fotografia e Televisione). L’obiettivo è tracciare i contorni teorici che aiuteranno l’Affido Culturale ad affinare gli strumenti metodologici e a potenziare l’impatto sociale già promettente e innovativo.

La sessione pomeridiana sarà incentrata sul ruolo e sulle testimonianze delle quattro città in cui il progetto è attivo.

M. N.