Gesco dona oltre mille mascherine FFP2 agli ex lavoratori Whirpool

Il gruppo di imprese sociali sempre vicino agli operai licenziati e alle loro famiglie, in presidio permanente nello stabilimento dismesso di via Argine

FFP2Da sempre vicino alla causa dei lavoratori rimasti senza lavoro dopo la chiusura della fabbrica di Ponticelli, stamattina il gruppo di imprese sociali, con il presidente Sergio D’Angelo, ha accolto presso la sua sede di Poggioreale una piccola delegazione di ex lavoratori che stanno continuando a lottare per tenere i riflettori accesi sulla loro vicenda. Ad accompagnarli uno striscione con la scritta Whirpool Napoli posta al contrario: “Un’iconografia che rappresenta come ci sentiamo e come l’azienda licenziandoci abbia messo sottosopra le nostre speranze, la nostra vita, la città stessa”, spiegano. 

I lavoratori in presidio raccontano la loro vicenda

La Whirpool non doveva chiudere, non era un’azienda fallimentare, ancora non ce lo spieghiamo come sia successo”. Non si rassegnano gli ex lavoratori del sito di Ponticelli alla fine di quello che era per loro molto più di un posto di lavoro. Attualmente circa 150 sono in presidio in un’ala dello stabilimento, ormai in fase di dismissione, e non sono intenzionati ad andare via. Si danno il cambio alternandosi tra mattina e sera, proprio come se svolgessero dei normali turni di lavoro, perché continui ad esserci la giusta attenzione su questa vicenda.

Dopo la chiusura dello stabilimento di Napoli, sono stati 317 i lavoratori licenziati dalla multinazionale, attualmente in disoccupazione e che, stando alle promesse fatte dal Governo, dovrebbero essere riassorbiti in un non meglio definito Consorzio (di cui si sa solo che faranno parte tre aziende straniere) che a febbraio dovrebbe andare a costituirsi.

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Lo spiegano gli operai Massimo Quintavalle e Carmela Nappo, consiglieri Cral, presenti oggi all’incontro con Sergio D’Angelo presso la sede Gesco. “Siamo tutti disoccupati – racconta Quintavalle - In attesa che si costituisca il Consorzio che deve riassorbire, anche se solo sulla carta al momento, tutto il bacino degli operai licenziati. A febbraio si dovrebbe costituire questo Consorzio e poi dovrebbero partire i corsi di formazione della Regione Campania”. “Non sappiamo se e come saremmo riassorbiti – gli fa eco la Nappo – Sappiamo solo che vogliamo lavorare perché non siamo per l’assistenzialismo! La Whirpool è stata creata dai nostri genitori, era un’azienda a conduzione familiare prima di trasformarsi in multinazionale. Noi saremo sempre qua, non ci muoviamo”. 

GUARDA LE INTERVISTE  a Massimo Quintavalle e Carmela Nappo

Le attività sociali degli ex lavoratori

Il gruppo in presidio sfrutta gli spazi del Cral di via Argine come aula sociale e organizza, in collaborazione con i sindacati e le associazioni del territorio, una serie di attività sociali - come corsi di teatro e inglese, e un laboratorio di disegno per i più piccoli – per non smettere di sperare (maggiori informazioni sulla pagina Facebook). 

Da oggi i 150 ex lavoratori Whirpool potranno continuare a tenere il loro presidio in sicurezza, viste le nuove restrizioni e l’obbligo di mascherina FFP2 grazie anche all’iniziativa di solidarietà promossa da Gesco, che già l’anno scorso, in piena pandemia, aveva fatto loro dono di un grosso quantitativo di dispositivi protettivi. Sempre a fine 2020, il gruppo di imprese sociali aveva acquistato 100 calendari 2021 “Sulla nostra pelle”, realizzati dai lavoratori di via Argine, per ripercorrere attraverso le immagini scattate da Tamara Casula 20 mesi di lotta per il lavoro.

Questa mattina ai circa 15 lavoratori in delegazione a Gesco sono state donate anche copie di agendo 2022 Trentanni l’agenda libro di Gesco edizioni la cui finalità sociale è sostenere, con il ricavato delle vendite, la cura degli spazi verdi abbandonati della città.

Maria Nocerino