Il Garante dei disabili della Campania: “Utilizzare le risorse del Pnrr”

risorse del PnrrUtilizzare le risorse del Pnrr per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie, tra le categorie più penalizzate dalla pandemia e dalla crisi socio-economica. Lo chiede a gran voce il Garante dei diritti dei disabili della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che cade oggi, 3 dicembre.

Colombo traccia un quadro davvero poco confortante delle condizioni in cui vivono i circa 300mila disabili residenti nella nostra regione, tra cure socio-sanitarie e diritto all’istruzione negati, zero prospettive di trovare un lavoro e la sostanziale mancanza di servizi sociali capaci di rispondere alle reali esigenze delle famiglie.

Quali sono i maggiori problemi dei disabili in Campania? 

La Campania parte da uno svantaggio socio-economico rispetto al resto del paese che la pandemia ha ben evidenziato. Sono aumentate le diseguaglianze, si sono accentuate le differenze tra le persone e quelle più fragili, in primis disabili e anziani, sono state le più penalizzate dall’emergenza sanitaria. Basti pensare che nella prima ondata del Covid, circa il 40% dei morti era rappresentato proprio dai disabili delle RSA, che sono stati quelli che hanno avuto più difficoltà nell’accesso alle cure. La pandemia ha anche peggiorato la situazione dei bambini e dei ragazzi disabili che di fatto sono stati esclusi, per buoni 2/3, dalla Dad, vedendo di fatto negato il loro diritto alla scuola. Poi ci sono problemi atavici come quello del lavoro, una vera e propria odissea per i disabili. Si pensi che solo nelle liste del collocamento di Napoli sono in attesa circa 83mila iscritti. Anche i servizi socio-sanitari sono carenti, spesso funzionano a singhiozzo per i tagli continui alla sanità.

Quante sono le persone con disabilità nella nostra regione? 

Questo è un altro problema, non c’è mai stato un vero e proprio censimento ed è molto difficile farlo. Dalle nostre stime, ottenute incrociando i vari dati e le statistiche Inps e Inail, vivono in regione Campania circa 300mila disabili, il 5% della popolazione. Ma bisognerebbe, per meglio rispondere alle loro esigenze fare uno screening più preciso.

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Cosa sta facendo per loro il Garante come rappresentante della Regione Campania?

Quello che stiamo facendo è anzitutto dare voce alle associazioni di disabili e alle loro famiglie perché solo se si accetta il principio della concertazione, si possono trovare delle soluzioni condivise che facciano davvero il bene di tutti. L’obiettivo è quello di dare attenzione ai bisogni dei più deboli, concepire la spesa per il welfare non come costo ma come risorsa perché dove vivono bene le persone con disabilità vivono bene anche tutti gli altri. Poi agire sulle questioni concrete, come dicevo: la scuola, il lavoro, i servizi sociali, per dare prospettive di indipendenza ai disabili in vista di un ‘dopo di noi’. Le leggi ci sono, quello che mancano o meglio che bisogna utilizzare nel modo giusto sono le risorse.

Cosa chiede al Governo?

Quello che chiedo al Governo è di destinare una parte dei fondi del Pnrr alle politiche sociali che riguardano le persone con disabilità. Sono previsti 20 miliardi di euro per la Campania: ebbene, si spera che una quota significativa di queste risorse possa essere spesa per permettere ai disabili di esercitare pienamente i loro diritti, dalla scuola al lavoro, passando per il delicato tema delle cure.

Maria Nocerino