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Mercoledì 24 Aprile 2024




Diego Armando Maradona jr allena il Napoli United

maradonaEra il 4 luglio 1984 quando Diego Armando Maradona arrivava a Napoli. Dopo 37, esattamente nello stesso giorno, Diego Armando Maradona annuncia che allenerà la seconda squadra della città: il Napoli United. La squadra, che non perde la sua natura sociale di team multietnico, nata come Afro-Napoli United per poi diventare un anno fa Napoli United, è protagonista per il terzo anno consecutivo del campionato di Eccellenza.

Il Napoli United, archiviata la stagione, si appresta ad affrontare il prossimo campionato con entusiasmo e con una “suggestione” in più: Diego Armando Maradona jr come nuovo tecnico. Presentato con post che ha raccolto subito migliaia di like sui social e commenti entusiastici, proprio nel giorno in cui Maradona arrivò a Napoli, il 4 luglio 1984, per poi presentarsi all’indomani allo stadio San Paolo con i tifosi in visibilio.

Una scelta motivata dal grande amore per il Pibe de Oro e suo figlio che ne ha raccolto tutta l’eredità, che siederà per la prima volta su una panchina, quella della sua ex squadra (all’epoca ancora Afro-Napoli) con la quale ha anche conquistato la promozione in Eccellenza. Una vera e propria fiaba ed il nuovo allenatore Diego Armando Maradona non vede l’ora di iniziare: “Io avuto sempre il sogno di allenare una volta lasciato il calcio giocato. E iniziare da qui è per me motivo di grande orgoglio e felicità perché questa società ha un posto speciale nel mio cuore. Io sono figlio di un argentino che è venuto a lavorare a Napoli ed è stato travolto da un immenso amore, quindi potete capire bene come mi senta accolto qui. L’amicizia e la stima che mi lega ad Antonio hanno fatto sì che si concretizzasse questo sogno e spero di ripagare la sua fiducia”.

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“La scelta di Diego è stata molto ponderata, in primis inevitabilmente dettata dal cuore, io sono cresciuto con il mito del papà- afferma il presidente del Napoli United Antonio Gargiulo - ma ripeto la scelta è stata fatta con le giuste cautele e misure. E’ stato un nostro calciatore quindi ho avuto modo di apprezzarlo come uomo e professionista. Poi nel tempo, anche se aveva lasciato la squadra, abbiamo avuto modo di rafforzare il nostro rapporto e di confrontarci. Ho apprezzato ancor di più le sue qualità e competenze. È per me un onore che il Napoli United sia allenato da Diego Armando Maradona”.

La squadra

L’obiettivo del Napoli United è realizzare e promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport, puntando in particolare al coinvolgimento di migranti, richiedenti asilo e giovani a rischio di esclusione residenti nell’area della Città Metropolitana di Napoli.  La squadra di calcio multietnica nasce per iniziativa di Antonio Gargiulo, attuale Presidente, e dei senegalesi Sow Hamath e Watt Samba Babaly.  Nei dodici di attività la società ha coinvolto cittadini del Senegal, Costa D'Avorio, Capo Verde, Niger, Tunisia, Paraguay, Cile, Brasile, Argentina, Ghana, Portogallo, Francia, Ecuador, San Salvador, come prova di un sentimento di amicizia e fratellanza internazionale che può nascere attraverso lo sport. Nell’arco di 12 anni la società ha raggiunto obiettivi importanti sia dal punto di vista del risultato sportivo che sociale, riuscendo ad affermarsi come realtà d’eccellenza rispetto a tutto il panorama nazionale.

Il lavoro in campo dell'Afro-Napoli rappresenta un modello riconosciuto dal Ministero del Lavoro e dal CONI come prima delle migliori pratiche in Italia nel campo dello sport e dell'integrazione, che l'organizzazione esporta all'esterno per contribuire a rafforzare il processo di inclusione attraverso il coinvolgimento delle scuole locali, delle istituzioni e delle comunità di migranti. Importanti riconoscimenti al valore sociale delle attività promosse dal Napoli United sono rappresentati anche dal premio “Goccia d’Oro” ricevuto nel 2012 a Rapolano Terme e la ricezione dell’Attestato di Riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e UNAR in occasione della Settimana Nazionale Contro il Razzismo.

La crescita del progetto multiculturale è inoltre proporzionale rispetto ai successi sportivi raggiunti e ha permesso all'organizzazione di creare nel 2017 un centro di accoglienza, co-finanziato con fondi europei e dal consorzio GESCO, per ospitare 54 richiedenti asilo. Nel 2019 il Napoli United inizia ad accrescere la propria dimensione europea vincendo in partenariato il primo progetto europeo "MiSport-Migrants Inclusion Through Sport" della call Erasmus + Sport 2019 presentato dall’Associazione capofila Au Carrefour de l’Europe, con sede in Francia e nelle Reunion Island; partecipa come organizzazione esperta nel settore a livello locale per il progetto “Dialect”, co-finanziato attraverso il programma europeo Just, e il progetto “CapaCity Metro”, co-finanziato con fondi FAMI.

Nel 2020 la società consolida la partecipazione ai partenariati europei vincendo i progetti “Play” e “Rebokin” della call Erasmus Sport + 2020 presentati rispettivamente da Association Impressu, con sede in Romania, e SPELL, con sede in Malatya, città turca al confine siriano. Inoltre, la collaborazione già avviata durante il Congresso di Cergy “Olympisme: un mirror et un aguillone pour des societes en mutations” con il Centro di Studi Olimpico e il Comitato Internazionale Pierre de Coubertin porta alla pubblicazione di un primo articolo internazionale sulla prestigiosa rivista Diagoras.

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