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Giovedì 28 Marzo 2024




Appello per salvare la Casa di Matteo

Luca Trapenese: “Siamo stanchi di chiedere la carità”

coverLa Casa di Matteo è l'unica comunità in tutto il Sud Italia che accoglie bambini con gravissime patologie, a volte in stato terminale, che spesso vengono abbandonati negli ospedali. Ma questa struttura di eccellenza che accoglie a Napoli, nel quartiere Vomero, 7 bambini con disabilità gravissime è a rischio chiusura per mancanza di fondi, vantando un credito verso il Comune di Napoli di oltre 400mila euro da circa un anno e mezzo.

Luca Trapanese: “Non vogliamo mollare” 

Una situazione ormai al limite, nonostante gli appelli lanciati a più riprese dal fondatore di questo posto, Luca Trapenese, presidente dell’associazione A Ruota Libera: “Siamo ancora aperti solo grazie alla nostra volontà di non abbandonare queste famiglie e alla nostra capacità di raccogliere fondi attraverso altri canali. Finora abbiamo resistito grazie a finanziamenti privati e donazioni perché i comuni, cui spetta la retta dei piccoli ospiti, non pagano o pagano con estremo ritardo”. Chi vuole può sostenere La Casa di Matteo attraverso la donazione del 5x1000 nella prossima dichiarazione dei redditi. Un gesto importante e gratuito per il contribuente.

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Il Comune di Napoli non paga da 18 mesi

Di qualche giorno fa l’ennesimo messaggio di sfogo lanciato a mezzo Social: “Sono circa 18 mesi che non riceviamo il pagamento dal Comune di Napoli, un’amministrazione scellerata che si permette di essere indifferente a quello che ci è dovuto per diritto! Assessori alle Politiche Sociali inermi ed inutili, che in questi anni non hanno avuto alcun interesse nel salvare le comunità che soffrono per la mancanza di fondi. Noi siamo stanchi di chiedere la carità! Siamo stanchi di pretendere un diritto spettante in nome di bambini che, oltre a non aver ricevuto nulla dalla vita, sono anche stati abbandonati e dimenticati dalle Istituzioni. Questi piccoli eroi meritano quanto meno di mantenere la loro dignità”.

Un webinar sull’inclusione in cui Trapenese si confronta con D’Angelo 

Anche di questo, a proposito di inclusione sociale e a partire dalla considerazione di un welfare sempre più in difficoltà nella nostra regione, si parlerà nel webinar di oggi pomeriggio (in diretta alle ore 17 dalla pagina Facebook Tutto il bello di Napoli con Sergio D’Angelo) che vedrà protagonista proprio Luca Trapanese – la cui storia ha fatto il giro del mondo perché è diventato il genitore “single” di Alba, bimba con sindrome di down rifiutata da più potenziali famiglie adottive – in un dialogo con il presidente del gruppo di imprese sociali Gesco Sergio D’Angelo.

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Pensare alle persone con disabilità come risorse e non come problema

Questo papà - che è anche una persona impegnata nel sociale da oltre 15 anni - ha deciso di raccontare e condividere la vita insieme ad Alba, e una idea diversa di disabilità, nel libro “Nata per te. Storia di Alba raccontata fra noi” (scritto con Luca Mercadante). Lo ha fatto anche e soprattutto attraverso i Social, arrivando a raggiungere e sensibilizzare un pubblico enorme. “Posso crescere ed educare mia figlia Alba alla vita nel miglior modo possibile, ma se la società continuerà a vederla come una bambina con un problema e non come una risorsa, non avrà l’opportunità di esprimersi e sentirsi una persona”, ci aveva raccontato Luca Trapenese in un’intervista.

Maggiori informazioni sulla Casa di Matteo qui

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