ChiAMACaivano: un servizio senza filtri che aiuta i più vulnerabili in piena pandemia

coverDall’adolescente “smarrito” che vuole emanciparsi alla donna vittima di maltrattamento, dal bambino che vive tutte le difficoltà del confinamento e della mancanza di socialità all’anziano che è andato in pensione in questo momento storico così difficile e vede stravolta la sua vita.

Sono numerose e varie le richieste di supporto, sostegno psicologico e orientamento in questo momento di isolamento, caratterizzato da forti ansie e preoccupazioni, che prende in carico il servizio ChiAMACaivano, realizzato nel comune di Caivano dal gruppo di imprese sociali Gesco la attraverso la Centrale Operativa Sociale. 

Un servizio multitasking in risposta a chi ha più bisogno in pandemia

Un servizio “multitasking”, perché prevede una serie di prestazioni strutturate su tre assi principali: un Polo di ascolto itinerante che supporta le persone che in piena pandemia abbiano bisogno di sostegno psicologico, una Linea amica telefonica, con operatori e tecnici dell’ascolto sociale 7 giorni su 7 che prendono in carico le richieste delle persone che in questo momento sono più vulnerabili, la Teleassistenza e il telesoccorso per le persone disabili, anziane o non autosufficienti.

Lo sportello di ascolto, curato da due psicologhe cliniche, è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e il lunedì e il giovedì dalle 15 alle 17 (previa prenotazione) presso la Biblioteca Comunale di Caivano ma, in particolari casi, può essere richiesto a domicilio, questo lo rende itinerante e capace di intercettare i diversi bisogni.

Il servizio di teleassistenza e telesoccorso, invece, risponde alle esigenze delle persone non autosufficienti o con ridotta autonomia, consentendo a chi ne fa richiesta di attivare un dispositivo salvavita, collegato ad una centrale di aiuto tempestivo attiva h24 in caso di bisogno sanitario. 

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Un Numero Verde a disposizione dei cittadini

Tutte le informazioni e i vari servizi possono essere richiesti in maniera completamente gratuita al Numero Verde 800 904835, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20, a cui saranno reperibili operatori telefonici specializzati nell’accoglienza sociale e nell’ascolto telefonico, che fungeranno sia da filtro e smistamento delle richieste, che da primo supporto emotivo alle richieste avanzate dai cittadini A poter richiedere le molteplici prestazioni del servizio “ChiAMACaivano” sono tutti i residenti del Comune di Caivano, senza distinzioni di sesso e di età, senza requisiti di reddito ma soprattutto senza prescrizione medica. Cosa non da poco, quella di evitare le lungaggini burocratiche e liste d’attesa tipiche dell’offerta istituzionale territoriale, uno degli aspetti che rende questo servizio particolarmente prezioso soprattutto in questo momento storico, in cui ogni tipo di problematica in carico al singolo individuo o alla famiglia è, per forza di cose, amplificato. 

Un fiore all’occhiello: l’accesso immediato e la sburocratizzazione

A sottolineare come l’accesso immediato, senza requisiti né prenotazioni, sia un fiore all’occhiello del servizio è il coordinatore, lo psicologo clinico Andrea Cece: “Il nostro è un servizio fruibile in maniera semplice, in assenza di procedure farraginose e lente, escludendo richieste di impegnative mediche e/o codici di esenzione sanitaria. La presa in carico avviene tout court: in questo modo sburocratizza tutta la procedura di accesso tipica dei servizi pubblici e rende immediata la richiesta di aiuto. Gli utenti diventano di fatto anche beneficiari di interventi di sostegno a 360 gradi, in cui a essere preso in carico non è solo il bisogno individuale del bambino o dell’adulto, ma, in maniera contestuale e complessiva, tutto il nucleo familiare, evitando interventi frammentari. Nessuno resta fuori, dal bambino alla coppia, dalla famiglia all’anziano, dall’adolescente alla donna vittima di violenza. Rispondiamo al singolo caso con interventi strutturati e specifici, con più incontri a settimana se necessario”. 

Un luogo di incontro che accoglie e non stigmatizza

“Nel prendere in carico la famiglia che attualmente vive un problema certamente esasperato dal Covid – continua Cece – si viene accolti in un luogo sui generis, la Biblioteca comunale, un importante riferimento territoriale che si configura essere un posto accogliente, non istituzionalizzato né etichettante, ma uno spazio che rievoca incontri, si presta ad accogliere eventi ed è foriero di cultura, quindi per sua natura atto a promuovere il cambiamento”. Lo scopo infatti è anche quello di creare un rapporto fiduciario di prossimità e continuità con i cittadini per superare lo stigma della malattia mentale e lo stereotipo che per rivolgersi all’aiuto dello psicologo occorra avere problemi di natura patologica.

La salute non ha prezzo né colore politico

In tal senso, “ChiAMACaivano” si profila come un servizio sperimentale e all’avanguardia; è stato finanziato con fondi destinati specificamente all’emergenza coronavirus. Il progetto è stato accolto con sempre crescente adesione da parte della cittadinanza, come dimostrano gli accessi registrati in meno di due mesi dall’avvio.

“In un momento storico in cui le relazioni sociali tendono ad ‘atrofizzarsi’ per l’impossibilità del loro esercizio nel dominio del privato e della sfera pubblica, uno sportello di ascolto e sostegno psicologico fornisce un’opportunità preziosa per preservare uno spazio di non saturazione e prevenire ulteriori disagi all’interno di una comunità. Il coronavirus ci insegna che la salute delle persone non ha colore politico, ma soprattutto non può e non deve avere un prezzo che risponda a logiche di mercato fondate su tagli e sul risparmio– conclude Andrea Cece – soprattutto laddove, vista la situazione, andiamo ad intercettare bisogni evidentemente non coperti dall’attuale offerta istituzionale. Ed è tangibile la risposta immediata della cittadinanza di Caivano, che si è dimostrata pronta e partecipe ad aderire al servizio con entusiasmo. Dall’avvio del progetto, il numero degli interventi effettuati si è moltiplicato esponenzialmente, nonostante le restrizioni degli spostamenti dovute alla zona rossa, dimostrando da parte della popolazione caivanese un grande fervore e la necessità di attuare un cambiamento che passa per la cura di sé attraverso il supporto emotivo e psicologico”.