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venerdì 19 Aprile 2024




L’emergenza freddo nell’emergenza Covid: cosa si sta facendo per i senza dimora?

coverSono circa 2000 i senza dimora che vivono tra Napoli e provincia. In aumento, tra di loro soprattutto gli italiani, anche giovani, mentre resta stazionario il numero dei migranti, anche perché la pandemia, in qualche modo, ha bloccato i flussi migratori.

È costretto a cercare aiuto anche chi, a causa della pandemia, ha perso il lavoro perché si è ritrovato disoccupato o lavorava a nero, quindi non ha potuto contare su ammortizzatori sociali; intere famiglie che hanno perso la casa, perché l’emergenza Covid ha ulteriormente aggravato le condizioni sociali di chi già era povero; persone con problemi psichiatrici che hanno purtroppo subito un peggioramento delle proprie condizioni mentali, complici le restrizioni e il malessere generato dal momento difficile che stiamo vivendo. Un vero e proprio allarme, quello lanciato dalle associazioni da sempre impegnate accanto alle persone più fragili – tra cui la Comunità di S. Egidio e la cooperativa sociale Il Camper - che rischia di esplodere in tutta la sua veemenza con l’avvicinarsi dell’emergenza freddo.

Dal canto suo, il Comune di Napoli, per contrastare l’emergenza freddo e dare una mano a chi vive in strada, apre due stazione metropolitane, quella di piazza Municipio e quella di Museo dalle 23 alle 5, previa sanificazione, per permettere a chi ne ha bisogno di trovare riparo dal freddo. A renderlo noto è l’assessore alle Politiche Sociali Monica Buonanno.

L’apertura delle stazioni della metropolitana, avenuta il 29 dicembre, si aggiunge al programma di azioni trasversali attivate da marzo, ottimizzate per fornire supporto, sostegno, pasti caldi e accoglienza a chi ne ha bisogno, coordinate insieme alla rete del Terzo Settore, del volontariato e del Tavolo sulle Povertà. Restano sempre attive le strutture La Palma e La Tenda, oltre al dormitorio pubblico diventato residenziale; è sempre possibile contattare la Centrale Operativa Sociale al numero 081/5627027, servizio attivo dalle 16,00 alle 08,00 oppure inviare una mail all’indirizzo sos.senzadimora@comune.napoli.it per segnalare la presenza di senza dimora nelle strade cittadine per un immediato aiuto da parte delle Unità Mobili di Strada.

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Una macchina della solidarietà sempre attiva

La cooperativa sociale Il Camper, che, insieme al gruppo di imprese sociali Gesco, realizza per conto del Comune di Napoli l’Unità Mobile di Strada sul territorio cittadino, si è resa protagonista di alcune iniziative di solidarietà. A fine dicembre, la onlus, presieduta da Aliste Mustacchia, ha ricevuto in dono dallo store Decathlon di Casoria dei sacchi a pelo da distribuire alle persone che vivono in strada, oltre a lavorare per rendere il dormitorio pubblico uno spazio in cui sentirsi a casa e dove poter vivere anche momenti di leggerezza e confronto. Ma c’è purtroppo da notare un aumento significativo delle persone, soprattutto italiane, che si rivolgono alle strutture che, peraltro, devono seguire un rigido protocollo anticovid, quindi, la prima azione da mettere in campo è la somministrazione del tampone.

Per chi non se lo può permettere, qui ci sono tutte le realtà sociali che lo effettuano in maniera gratuita o a costi ridotti.

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Come ogni anno presso l’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, bene confiscato alla camorra, negli spazi gestiti a Scampia dall’associazione (R)Esistenza Anticamorra, presieduta da Ciro Corona, per fare fronte all'emergenza metereologica e alle temperature rigide, sarà allestito uno spazio attrezzato notturno, affinché, chiunque dovesse averne bisogno, possa trascorrere la notte al riparo e non per strada, al freddo. L’accesso ai locali sarà possibile a partire dalle ore 18di ogni giorno. Per informazioni è possibile telefonare allo 338 903 6815.Sono inoltre disponibili coperte per nuclei familiari indigenti che possono essere ritirate presso i locali dell’associazione a Napoli, rione Scampia, in via Arcangelo Ghisleri – lotto P5.

Numerose le iniziative messe in campo, come di consueto, anche dalla Comunità di S’Egidio di Napoli, il cui portavoce Antonio Mattone sottolinea con forza un netto peggioramento delle condizioni delle persone più fragili.

M. N. 

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