La bottega di Ammā: una favola vera per la Befana

copertina bottega di ammaIn questa Epifania una bella annunciazione pubblica da fare è la storia della Bottega di Ammā, che in srilankese significa Mamma. Uno splendido progetto ideato pensando ai bambini delle famiglie più fragili di napoletani e stranieri nato a settembre all’interno dello Scugnizzo Liberato.

Nonostante il 2020 sia stato uno degli anni più difficili e complessi per l’umanità vivente, da salvare a Napoli c’è senz’altro la solidarietà mostrata verso il prossimo da singoli e associazioni. Tra le realtà più attive nella distribuzione delle spese solidali c’è lo Scugnizzo liberato laboratorio di mutuo soccorso al centro di Napoli scaturito dalla riappropriazione dal basso dell'ex carcere minorile "Filangieri". È qui che nasce la Bottega di Ammā un bellissimo progetto di mutuo aiuto rivolto alla maternità ideato e realizzato da Marta Giardinelli, Clotilde Ferrillo, e Luca Giaccio.

Durante il primo lock down alcune famiglie soprattutto provenienti dallo Sri Lanka hanno chiesto ai volontari dello Scugnizzo che distribuivano i pacchi spesa se fosse possibile sostituire i viveri con pannolini, latte in polvere, vestitini. Così nasce la Bottega di Ammā un luogo sicuro dove raccontarsi, fare rete e sostenersi a vicenda attraverso l'attività di raccolta e distribuzione di beni per l'infanzia.

“In seguito all’esigenza di beni per l’infanzia espressa da più famiglie durante il lock down abbiamo iniziato in modo non strutturato a procurarci ciò che serviva. Ci siamo resi conto che al di là dell’emergenza il bisogno era diffuso oltre che impellente così a settembre abbiamo raccolto vestitini, mobili e giocattoli usati. Ora abbiamo oltre 20 famiglie che grazie al passaparola sono venute da noi e si riforniscono e 30 famiglie donatrici” spiega Marta Giardinelli, mamma che si occupa di accoglienza nei musei e ha sempre lavorato nel sociale.

In questo momento di chiusura dei luoghi pubblici le persone possono recarsi singolarmente su appuntamento alla Bottega di Ammā che si trova al primo piano dello Scugnizzo Liberato ( Salita Pontecorvo 46 80135 Napoli, Campania) il martedì e il mercoledì dalle 10 alle 13 sia per consegnare vestini e giochi in buone condizioni, sia per prendere beni per i bambini.  I vestitini vengono rammendati e smacchiati qualora necessario, inoltre c’è una grande collaborazione della bottega di Ammā con le altre realtà nate nello Scugnizzo come la bottega di falegnameria che aggiusta i mobili o i giocattoli rotti e con la bottega Nessuno Escluso che si occupa del vestiario per adulti poveri e senza dimora che porta alla bottega vestiti troppo piccoli e fornisce vestiti alle mamme che ne hanno bisogno.

Foto 1 bottega di Amma

Incontri e scambi oltre ai beni materiali

“A venire da noi molte famiglie del quartiere - continua Clotilde Ferrillo, che per anni ha lavorato nelle Ong -, ma anche di altri quartieri, soprattutto italiane, dello Sri Lanka, di Costa d’Avorio, Cuba, Capoverde. Hanno bambini dagli zero ai 12 anni. Ciò che auspicavamo e sta accadendo è che spesso chi viene a prendere qualcosa porta qualcos’altro: ad esempio vengono a prendere vestitini della misura giusta e portano quelli che non vanno più ai figli. Si sta creando una rete circolare e trasversale al paese d’origine, alla situazione sociale ed economica. Questo ci emoziona molto e speriamo la rete si allarghi.

Quando lo Scugnizzo riaprirà pensiamo di realizzare dei gruppi di genitori e più eventi tematici al mese, oltre a swap party. Vorremmo che il gruppo decidesse in base alle esigenze che emergono che tipo di incontro di formazione o evento realizzare. Abbiamo già ricevuto diverse proposte di persone che vogliono sostenere il progetto realizzando degli incontri. Ad esempio una mamma  ci ha proposto una terapia sulle emozioni per bambini con i lego, un ragazzo dello Scugnizzo che disegna libri per bambini presenterà il suo libro alle mamme. Crediamo che la Bottega possa diventare un punto di riferimento non solo per lo scambio materiale, ma anche di quello tra saperi e creatività”.

La Bottega - dipinta a mano da Salvio Nitro e da Luca Giaccio, writer che ha collaborato in diverse realtà sociali che si occupano di infanzia come il Mammut - è colorata e accogliente perché i tre ideatori immaginano di ospitare anche i bambini durante gli incontri dedicati ai genitori e di proporre ai piccoli anche letture ad alta voce.

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La sensibilizzazione e formazione all’allattamento al seno

“Abbiamo notato che nel periodo dell’emergenza le persone che ci chiedevano cose per bambini, domandavano soprattutto latte in polvere – chiarisce Marta -.  Questa cosa mi ha colpito molto essendo grande sostenitrice dei benefici del latte materno. Indagando ho compreso che molte donne soprattutto straniere non allattano i bambini al seno non per motivi di salute o perché inizialmente non hanno latte, ma perché è più pratico e funzionale al lavoro nero. C’è da dire che gli ospedali non attuano una specifica formazione all’allattamento o al tiraggio del latte. E meno si allatta al seno, meno la ghiandola mammaria produce latte, pertanto i bambini vengono cresciuti col latte in polvere. Per questo motivo abbiamo pensato di realizzare una sensibilizzazione sull’allattamento al seno e un accompagnamento specifico insieme a Stefania Notarloberti counselor dell’allattamento al seno e infermiera pediatrica. In attesa di aprire e di offrire il servizio alle mamme con bambini piccoli stiamo seguendo con ottimi risultati una mamma srilankese che era venuta a chiedere il latte in polvere per il figlio neonato pur non avendo alcun problema di salute in un percorso di allattamento al seno”.

Alessandra del Giudice

foto 3 bottega di amma

Info: https://www.facebook.com/bottegadi Ammā

Contatti: 393 242 3362

Puoi anche sostenere la Bottega di Ammā a distanza con una donazione:

IBAN: IT65B0306909606100000148623; Beneficiario: ass. Zenith (associazione dello Scugnizzo); Causale: progetto Ammā