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Giovedì 28 Marzo 2024




Viva gli anziani!

copertina viva gli anzianiIl programma che si prende cura degli anziani partenopei a 360° e allevia la loro solitudine messo in campo a Napoli dalla alla Comunità di Sant’Egidio grazie alla fondazione Grimaldi si sta rivelando essenziale durante la pandemia.

Attivo nei Quartieri di Montecalvario, Sanità e San Lorenzo, Viva gli Anziani! è un servizio innovativo per il contrasto dell’isolamento sociale, attraverso la creazione di reti, che si collocano accanto alle risposte tradizionali (assistenza domiciliare, servizi residenziali, etc.) e raggiungono ampie coorti di popolazione esposta a rischi. L’obiettivo prioritario è la prevenzione: contrastare gli effetti negativi di eventi critici (ondate di calore, epidemie influenzali, cadute, perdita del convivente, etc.) sulla salute degli over 80. La strategia proposta è il monitoraggio attivo.

Viva gli Anziani! nasce a Roma nel 2004, come sperimentazione della Comunità di Sant’Egidio e del Ministero della Salute, in risposta all’impressionante picco di mortalità osservato nell’estate del 2003, quando morirono in Europa migliaia di anziani, a seguito delle eccezionali ondate di calore. È ormai chiaro che la supermortalità osservata nel 2003, fu dovuta non solo alla fragilità, ma anche all’isolamento sociale, che caratterizza la popolazione mondiale più anziana, europea in particolare. Quale momento più difficile di questo della Pandemia, quindi, per sostenere i bisogni degli anziani?

1 Viva gli anziani

“Il nostro obiettivo è combattere la solitudine e l’isolamento. Condizioni che incontriamo non solo negli anziani che vivono soli ma anche nelle coppie o tra gli anziani che vivono in famiglia che talvolta non si sentono compresi nelle loro necessità specifiche. Le richieste che riceviamo sono le più varie dalla compagnia, alla consulenza legale, alla spesa a domicilio, all’essere interfaccia per le questioni sanitarie. Proprio rispetto alle questioni sanitarie abbiamo attivato un infermiere di comunità che fa da coordinatore tra medico di base e specialista, una figura che esiste in altre città ma non a Napoli. Essere anziani è trovarsi in una condizione di fragilità indipendentemente dalla situazione economica. Anche chi è benestante ed era abituato ad essere indipendente con la terza età ha bisogno di indirizzi e punti di riferimento perché non può fare più le cose da solo o perché si sente solo. Abbiamo tante richieste, alcune particolari, che cerchiamo comunque di accogliere, da quella dalla signora che ci chiede in prestito un romanzo al mese a quella di sentirci ogni sera alle 19 per la buonanotte” racconta Deborah Beneduce assistente sociale che opera nell’area di Montecalvario.

Coordinati da Bianca Frattini sono sette gli operatori del programma partenopeo della Fondazione Sant’Egidio che da tre anni è finanziato dalla Fondazione Grimaldi Onlus, nata nel 2007 per volontà della famiglia imprenditoriale dei Grimaldi, un ente benefico che opera senza scopo di lucro e persegue esclusivamente fini di solidarietà sociale svolgendo la propria attività nel settore dell’assistenza sociale e della solidarietà.

La Comunità di Sant’Egidio vive dall’origine la predilezione per gli anziani: condivide le loro ansie, la loro vita e la loro fede. “Gli anziani sono amici un po' speciali- si legge nel mandato della Comunità-. Nella storia della comunità, infatti, la solidarietà è stata vissuta in parte molto considerevole con gli anziani. Non è stato perché gli anziani fossero i primi, gli emergenti, ma proprio perché erano tra i più poveri. Vivere accanto agli anziani ha fatto crescere in tutti questi anni un patrimonio di esperienza e di sensibilità che nella sua originalità è stato messo al servizio di tanti per costruire una cultura della solidarietà e dell'accoglienza verso chi è più anziano. Stare vicino agli anziani, sostenerli, aiutarli, fa maturare in tutti un gusto della vita che è anche non sprecare la propria esistenza, non sperperare le proprie energie. E' investire piuttosto in umanità e solidarietà. Gli anziani ricevono aiuto da chi, più giovane, li sostiene ma anche danno molto in affetto, amicizia, senso della vita. E' una scuola di umanità”.

Oltre alla comunità di Sant’Egidio ci sono anche tanti volontari singoli e realtà sociali che si prestano a dare una mano come la squadra e scuola di Rugby Amatori che consegna le spese a domicilio. Aderiscono al programma nei tre quartieri dove è stato scelto su base anagrafica di impiantare il progetto: a Montecalvario più di 500 anziani, a San Lorenzo 600 e oltre 400 alla Sanità per un totale di oltre 1700. 

“In questo momento di grande difficoltà- spiega Luigi Musella referente per la Comunità di Sant’Egidio di Napoli -, soprattutto per le fasce deboli della popolazione, quali sono gli anziani, il lavoro del Programma Viva gli anziani non solo non si è interrotto ma si è intensificato. Gli operatori telefonano a tutti gli anziani in carico per dare informazioni, sostenerli psicologicamente, raccogliere richieste di aiuto per la spesa, i farmaci, problemi burocratici per pratiche da rinnovare i cui uffici sono chiusi, e rispondere ad ognuna. Abbiamo inoltre inviato una lettera circolare a tutti i beneficiari del Programma con notizie utili per la gestione dell’emergenza. Il lavoro è tanto e gli operatori cercano di fare in modo che nessuno resti solo. Tantissime sono le richieste anche di un aiuto materiale per questo è ben accetto il sostegno di chi voglia contribuire alle spese solidali”.

2 viva gli anziani

“Dall’inizio della Pandemia non ci siamo mai fermati - racconta Deborah, assistente sociale-, abbiamo lavorato tantissimo per supportare tutti gli anziani isolati perché sono rimasti chiusi in caso. A dispetto di ciò che si pensi. Gli anziani sono consapevoli del rischio che corrono e preferiscono non uscire. D’altra parte si sentono persi e ci chiedono sia supporto materiale che emotivo e psicologico. Sebbene ufficialmente il programma è per gli over 80 solo di alcuni quartieri non chiudiamo le porte in faccia a nessuno, anche se le risorse sono ridotte ascoltiamo sempre i bisogni e indirizziamo le persone ai servizi presenti sul territorio. Infatti molti ci chiamano anche da fuori zona, ad esempio ci hanno chiamato degli anziani di Licola, frazione di Pozzuoli, e noi siamo andati a trovarli e li abbiamo messi in contatto con la chiesa di zona”.

Il programma ha due centri diurni: a Montesanto e a Montecalvario frequentati ognuno da almeno 30 anziani al giorno.

“Alle persone che frequentano i centri manca tantissimo quello spazio di svago e di incontro- conclude Beneduce - e non vedono l’ora che riapra. Gli anziani giocano a tombola, seguono gli incontri che organizziamo con testimonial su temi di attualità come l’Africa, i rifugiati, si canta e si prega insieme. Alcuni di loro cucinano per i senza dimora. Ultimamente sono stati essi stessi coinvolti nell’appello “Senza anziani non c’è futuro”.

Al contrario di chi pensa che gli anziani possano essere buttati via il programma Viva gli anziani! li valorizza e li fa sentire, come è giusto che sia, vivi e utili. E non è un caso che sembra che quelli che fanno riferimento al programma si ammalino di meno e guariscano di più degli altri anche in questo tragico momento della Pandemia. Infatti è in corso una ricerca per verificare la correlazione tra lo stato di salute e il sostegno sociale e psicologico apportato da Viva gli anziani!

AdG

CONTATTI VIVA GLI ANZIANI!

Rione Sanità / S. Lorenzo: sede largo Regina Coeli n. 8 chiamare al numero 081.19321440 tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 16 (negli altri orari è attiva segreteria telefonica).

Quartieri Spagnoli/Montesanto: sede Istituto Bianchi piazza Montesanto n. 25

Chiamare al numero 081.18658792 dalle ore 9 alle ore 15 tutti i giorni (negli altri orari è attiva segreteria telefonica).