Addio Rosa!

rosa francoCome dimenticare il suo sorriso, la battuta sempre pronta, la capacità di sdrammatizzare anche nelle situazioni più difficili, il suo modo di essere affettuosa e sempre presente, con la famiglia, gli amici, le persone più fragili? Un brutto male si porta via Rosa Franco. Rosa lascia il marito Vincenzo e i figli di 16 e 12 anni, Giuseppe e Giacomo, a cui noi siamo vicinissimi in questo immenso dolore.

Rosa era una di quelle persone a cui vuoi bene al primo incontro e che ti restano nel cuore. Sociologa e operatrice sociale, aveva fondato, alla fine degli anni ’90, insieme a Mario Rimoli, la cooperativa sociale Il Camper, impegnata a prestare aiuto e sostegno ai senza dimora della città. Di giorno e di notte Rosa, insieme al suo inseparabile amico e collega Mario e poi, via via, alle giovane leve della coop, andava in giro sull’unità mobile di strada in aiuto dei senza tetto a cui, oltre a donare coperte e vivande calde, non mancava mai di offrire un sorriso.

Grande guerriera, sempre pronta a rivendicare i diritti degli ultimi, un esempio di impegno sociale, Rosa era sempre capace di entrare in “empatia” con l’altro.

“Era una roccia – ricorda Mario Rimoli – l’ironia  era la sua arma vincente e la utilizzava anche con le persone che incontrava per strada, di cui riusciva sempre a conquistare la fiducia. Se ne va una grande persona, di profonda umanità, che ha sempre lavorato a fianco dei poveri e delle persone in difficoltà. Era un punto di riferimento per tanti, per me era un’amica, una collega, una sorella, passavo più tempo con lei che con la mia famiglia”.

Mario è stato molto vicino a lei e alla famiglia anche negli ultimi mesi, quando Rosa ha scoperto del tumore, ma sembrava andare meglio, finché nelle ultime settimane la situazione è precipitata e la donna era stata di nuovo ricoverata al Cardarelli. Purtroppo è morta da sola in ospedale ma noi tutti la ricorderemo sempre circondata da tante persone che le volevano bene e a cui mancherà tantissimo.

Addio Rosa o come ti chiamava qualcuno “Rusella”!

Maria Nocerino