Covid: le nuove disposizioni del Governo e la prevenzione privata

copertina covid mascherineL’atteso decreto mensile è finalmente uscito: il Dcpm del 13 ottobre stabilisce una serie di prescrizioni non solo per la vita pubblica ma anche per quella privata: tra cui indossare la mascherina anche in casa e limitare le feste private ad un massimo di 6 persone. D’altra parte il sistema sanitario locale non sembra adeguatamente preparato ad intervenire con solerzia e competenza e non è un caso che siano state pubblicate le liste dei centri di analisi privati accreditati per effettuare il tampone.

Queste le principali misure decise dal Governo:

Mascherine

  • OBBLIGATORIO sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine), nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande;
  • Non sono obbligati a indossare la mascherina chi fa sport, i runner, chi fa jogging, i bambini sotto i sei anni e chi soffre di patologie incompatibili con l’uso della mascherina.
  • Obbligatorio avere la mascherina per chi passeggia nel parco.

Casa

  • Forte raccomandazione nell'evitare di ricevere in casa più di 6 familiari o amici con cui non si conviva per cene o feste;
  • Raccomandazione ad indossare in casa la mascherina in presenza di amici o parenti non conviventi.

Scuola

  • Vietate le gite scolastiche e i progetti di scambio e gemellaggio;
  • Consentite le attività inerenti percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio.
  • Si alle lezioni in presenza per le scuole superiori.

Sport

  • VIETATI gli sport amatoriali di contatto (calcetto, basket, ecc...), ivi comprese tutte le gare e competizioni connesse.
  • Consentiti gli sport di contatto solo per le società professionistiche;
  • Possono continuare le proprie attività tutte le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al Coni e al Comitato paraolimpico, comprese le palestre, che dovranno continuare a rispettare i protocolli fissati dalle rispettive federazioni.
  • È permessa la partecipazione del pubblico alle competizioni sportive «con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1.000 spettatori» all’aperto e 200 al chiuso. Rimane l’obbligo per i responsabili degli impianti di far rispettare le distanze di sicurezza e di misurare la temperatura all’ingresso.

Bar e Ristoranti

  • Chiusura delle attività alle ore 24;
  • Dopo le ore 21 divieto di consumare in piedi, verranno serviti solo i clienti seduti ai tavoli al chiuso o all'aperto.
  • Permesso come in passato ogni servizio di asporto, purché la consumazione non si svolga davanti al locale dopo le 21.
  • Concerti e Cinema
  • Gli spettacoli all’aperto non subiscono variazioni rispetto alle precedenti disposizioni, in particolare restano invariati i limiti di 200 persone per gli eventi al chiuso e di 1.000 all’aperto, sempre nel rispetto delle regole di distanziamento sociale.
  • Discoteche e Feste
  • Restano chiuse le discoteche e le sale da ballo;
  • Vietate tutte le feste private al chiuso o all'aperto.
  • Fiere e Cerimonie
  • Concesse fiere e congressi, fatte salve le regole già in vigore su distanziamento sociale, protezioni e igiene.
  • Le cerimonie civili e religiose, dai matrimoni ai funerali per esempio, sono concesse con la partecipazione di massimo 30 persone.

Leggi il DCPM completo del 13 ottobre

Allegati del DCPM

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Salute: cosa fare

La nuova Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 intanto ha aggiornato le indicazioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, delle indicazioni provenienti da alcuni organismi internazionali (OMS ed ECDC) e del parere formulato dal Comitato Tecnico Scientifico l'11 ottobre 2020.

Indicazioni quanto mai necessarie in un panorama di casi di vere e proprie segregazioni domestiche e attese infinite dell’arrivo di task force a casa. Dai 14 giorni, in cui chiunque era stato a contatto con un positivo o risultato positivo era chiamato a rimanere presso la propria abitazione o altro luogo comunicato alla ASL di appartenenza, con il nuovo decreto si passa a 10 giorni. Trascorso tale lasso di tempo si rende necessario un tampone il cui esito - se negativo - sancisce il termine della quarantena. La circolare chiarisce che:

  • l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.
  • La quarantena, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.

Casi positivi asintomatici

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).

Casi positivi sintomatici

Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

Casi positivi a lungo termine

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia 4 che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).

Contatti stretti asintomatici

I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:

  • un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure
  • un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

Nella circolare si raccomanda di:

  • eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;
  • prevedere accessi al test differenziati per i bambini;
  • non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità
  • promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.

I dettagli su: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5117

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In Campania via libera ad effettuare i tamponi privatamente.

“Stiamo completando la cosiddetta “fase C”, adeguata a un livello di contagio medio-alto, avendo programmato, a livello di posti letto disponibili, tutto quello che era necessario. Adesso entriamo nella “fase D”, quella del contagio elevato: avere circa 750 nuovi positivi al giorno, cambia completamente il quadro. L’obiettivo ora è avere un equilibrio fra i nuovi contagi e le persone guarite o almeno una situazione che si avvicini all’equilibrio. Finché reggerà l’equilibrio, la situazione sarà gestibile. Se questo equilibrio salta, se dovessimo avere 1000 nuovi contagi giornalieri e 200 guariti, sarà lockdown. Vogliamo drammatizzare? No, semplicemente stiamo facendo un calcolo numerico che ci eviterà di far precipitare la situazione nei nostri ospedali” ha dichiarato pochi giorni fa il Governatore della Campania De Luca.

Intanto il bollettino del 13 ottobre è il seguente: Positivi del giorno: 635. Tamponi del giorno: 7.720. Totale positivi: 19.827. Totale tamponi: 697.829.  Deceduti negli ultimi 3 giorni. 6. Totale deceduti: 485. Guariti del giorno: 77. Totale guariti: 7.564

Il report dei posti letto su base regionale è invece: posti letto di terapia intensiva complessivi: 110. Posti letto di terapia intensiva occupati: 63. Posti letto di degenza complessivi: 820. Posti letto di degenza occupati: 702.

Si tratta di numeri alti considerando che ancora non è iniziato il periodo più freddo e che le influenze stagionali potrebbero creare panico tra i cittadini e confusione tra i medici.

Ricordiamo che il numero verde da chiamare in caso di dubbi rispetto al contagio e alla malattia è:

800 90 96 99

D’altra parte spesso si può richiamare per ore senza che qualcuno risponda. Questo fatto unito ai ritardi nell’intervento della task force della Asl nonché il differimento nella comunicazione del referto (non a caso la Asl Napoli1 centro ha creato la mail per ricevere notizie in merito all’esito del proprio tampone: ritardoesitotampone@aslnapoli1centro.it), la confusione dei medici di base nonché la paura di restare segregati in casa pur non essendo malati sta portando in molti a ricorrere ai test privatamente. Fino a poco fa era possibile eseguire solo il test sierologico negli ambulatori privati. Ora c’è il via libera anche al tampone. Purtroppo il costo è totalmente a carico del singolo e delle aziende e si aggira intorno ai 60 euro.

Ecco l’elenco di quelli accreditati in Campania: http://www.regione.campania.it/assets/documents/laboratori.pdf