A che gioco stiamo giocando?

Spazi di ascolto e informazione sul gioco e sull’azzardo

LudopatiaLa Asl Na 1 insieme alle Imprese Sociali Gesco apre tre spazi per l’ascolto, l’informazione e la formazione sul tema del gioco e dell’azzardo, dove le realtà sociali del territorio offrono in sinergia opportunità ludiche e ricreative diverse da quelle commerciali. Tre le sedi: al Centro Storico, San Giovanni e Vomero.

“L’offerta del gioco d’azzardo essendo legale è poco regolata – chiarisce Stefano Vecchio, direttore del Dipartimento Dipendenze della Asl Na 1- : a differenza dell’alcol non c’è una normativa nel consumo, e c’è una presenza troppo invadente di punti gioco senza criteri di distanziamento, inoltre manca un’offerta di spazi ricreativi diversi. Le persone utilizzano gli spazi del gioco d’azzardo per occupare il tempo o con la speranza di risolvere la propria vita con la fortuna il che rispecchia l’individualismo del nostro tempo. Oggi il gioco d’azzardo è molto diffuso, ma le persone che hanno difficoltà e perdono il controllo non sono moltissime. La maggioranza sa a che punto fermarsi, conosce le insidie dell’azzardo. Mentre c’è una parte dei giocatori che rischia di restare intrappolata con problemi psicologici, come la perdita di contatto con la realtà e la dipendenza, e questioni a carico della propria economia”.  

I dati delle persone prese in carico dalla Asl Na 1 con problematiche legate al gioco nell’ultimo semestre del 2019 sono 422, in maggioranza uomini (331), tra i 40 e i 55 anni, molti presentano comorbilità con il gioco in particolare con la dipendenza da tabacco. La Asl offre già un valido supporto a queste persone attraverso i SerD dove si realizza l’accoglienza, l’analisi della domanda e la presa in carico medica e psicologica e due Poli, Est e Nord, centri diurni dove i giocatori possono seguire percorsi personalizzati, laboratori, tutoraggio lavorativo ed economico.  

Ad affiancare questi servizi il progetto realizzato dalla Asl Napoli 1 in partenariato con Gesco, Federconsumatori, Caritas Diocesana e VI Municipalità punta ad intercettare le persone che non si riferirebbero ai servizi classici, ma che stanno vivendo un momento critico prima che si trovino in difficoltà estrema. Perciò sta realizzando una ricerca-azione finalizzata ad individuare e potenziare le risorse sociali della comunità di riferimento e far sì che le persone di un certo territorio possano aiutarsi a vicenda piuttosto che demonizzare il gioco o essere vessate da giudizi morali. Si stanno gettando le basi per creare gli anticorpi sociali.

“Il progetto che nasce grazie ad un finanziamento della Regione per il gioco d’azzardo – chiarisce Gina Cappuccio referente del gioco d’azzardo del Dipartimento Dipendenze Asl Na 1- e ha previsto l’apertura di spazi di ascolto e di confronto sul territorio che hanno l’obiettivo di sensibilizzare le persone sul gioco d’azzardo nella direzione, non del proibizionismo, ma di un rapporto sano con il gioco, che mira all’autoregolazione delle persone. Questo è possibile solo mettendo insieme le risorse sociali già presenti sul territorio attraverso momenti di discussione con tutta la cittadinanza e realizzando in modo sinergico attività e laboratori creativi e ludici alternativi al gioco d’azzardo, creando aggregazione culturale. Questi spazi vogliono avvicinarsi a chi non ha sviluppato una dipendenza, ma potrebbe farlo trovandosi in un momento di difficoltà. L’idea è che più le persone comprendono i meccanismi dell'azzardo più possono proteggersi. In questo senso si offre a chi è disorientato un sostegno al recupero delle proprie abilità, una formazione sul valore dei soldi per i ragazzi più giovani, l’orientamento al lavoro e il bilancio delle competenze, il tutoraggio finanziario. La formazione il confronto e la presa di consapevolezza rappresentano una forma di prevenzione rispetto all’azzardo”.

Affinché le persone percepiscano questi spazi come luoghi accoglienti e abituali le sedi si trovano presso chiese, associazioni o Municipalità. I tre luoghi gestiti da operatori sociali specializzati della Asl e del privato sociale sono:

  • Al Centro Storico, nella Basilica di San Giovanni Maggiore, il mercoledì dalle 9 alle 13.
  • A San Giovanni a Teduccio a Via Atripladi 64 il lunedì dalle 9 alle 13
  • Al Vomero alla Fondazione De Martino a Via Morghen, 84 il venerdì dalle 9 alle 13.

Info: 345370256- 3775211321

Alessandra del Giudice