>
Idee sostenibili e presenza attiva sul territorio, azioni capaci di apportare trasformazioni di valore alla città: questo il principio alla base di “iQ - I Quartieri dell'Innovazione” il progetto dell’Assessorato alle Politiche Sociali e al Lavoro del Comune di Napoli che invita a mettere in campo le energie della città per attivare nuovi processi di coesione ed inclusione sociale.
NapoliPride 2020: ai tempi del Covid-19, in cui non si può liberamente manifestare in piazza, arriva un pride sicuro al 100%. È quello organizzato dall’associazione i Ken onlus: una maratona di eventi, virtuali e non, che si concluderà nei giorni 27 e 28 giugno, in concomitanza con il Global Pride, con l’iniziativa simbolica “Sit With Pride”: la sedia di una scuola napoletana marchiata dalla scritta sessista e omofoba “Chesta è a seggia d’è gay” sarà in piazza alla luce del sole per chiunque voglia, sedendosi e postando “orgogliosamente” la sua foto, dare il suo contributo alla lotta a bullismo e omofobia. Per chiudere in bellezza, sempre il 28 ci sarà un concerto (in streaming) del corAcor – Napoli Rainbow Choir con il gruppo vocale Le Frenetiche: un vero inno alla musica cult della comunità internazionale LGBT.
Un Pride controverso, come spesso accade per i grandi eventi che coinvolgono più soggetti nell’organizzazione.
Insieme alle sue amiche, salva cani "feroci" e li dà in adozione a famiglie che siano pronte, e preparate, ad accoglierli. Paola Carbone è un affermato avvocato, ma la passione per gli animali la accompagna da tutta la vita: “Da piccola volevo fare la veterinaria ma i miei genitori mi hanno distolto da questo pensiero e convinto a intraprendere gli studi di giurisprudenza, eppure la passione per cani e gatti non mi ha mai abbandonato”.
Flash Mob per il Pride
Palco, distanziamento sociale, piazza emblematica. Il Pride di Napoli, il primo in Italia dal vivo dopo il lock down sarà sabato 27 giugno. Definito “Flash Mob” perché senza corteo è un evento pubblico fondamentale in un momento delicato per le persone lgbtq, in cui è necessario essere uniti nella promozione delle leggi regionale e nazionale sulla omotransfobia.
Il 21 giugno la Festa della Musica sarà silenziosa. Per protesta. Il Covid-19 e le rigide misure stabilite dal decreto Cura Italia hanno messo in ginocchio i musicisti e le maestranze dello spettacolo e hanno deluso tanti fan che non potranno vedere le star dal vivo.
“Via col Vento è un prodotto del suo tempo e raffigura alcuni dei pregiudizi etnici e razziali che, purtroppo, sono stati all'ordine del giorno nella società americana. Queste rappresentazioni razziste erano sbagliate allora e lo sono oggi. Abbiamo ritenuto che mantenere questo titolo senza una spiegazione e una denuncia di quelle rappresentazioni sarebbe irresponsabile”.
Marisa Laurito madrina d’eccezione
Entusiasta e coinvolta dal progetto di car sharing delle Imprese Sociali Gesco la madrina d’eccezione Marisa Laurito che da 7 anni possiede un’auto elettrica a Roma e dichiara: “L’auto elettrica non inquina e rende la vita più facile: parcheggi dove vuoi, non paghi il bollo, rispetti l’ambiente, puoi parcheggiare sulle strisce blu senza pagare, e viaggi in silenzio, come quando si va in barca a vela. Dobbiamo far respirare le nostre città, liberarle dall’inquinamento: perciò speriamo che la cultura delle auto elettriche e del car sharing si diffonda sempre di più”.
Dopo una primavera anomala, nella quale abbiamo potuto gridare la passione per il nostro 21 marzo dai nostri schermi casalinghi, ci affacciamo ora su un’estate che si profila tutt’affatto che libera da impedimenti e restrizioni. L’associazione Libera contro le mafie propone dei campi estivi per giovani dai 14 anni in su per divertirsi all’insegna di valori sociali e civili condivisi.
Il 1 settembre 2016, mentre i suoi compagni di squadra, mano sul cuore, ascoltavano l’inno americano, Colin Kaepernick, quarterback dei San Francisco 49ers, si mise in ginocchio, su una gamba a testa bassa scatenando la reazione contrariata del pubblico. Nelle due partite precedenti, l’atleta era rimasto seduto in panchina e nessuno aveva notato il suo gesto; per questo, in una sera d’agosto, vigilia della partita, aveva confidato a Nate Boyer, ex giocatore di football ed ex militare che aveva preso parte a missioni in Afghanistan e Iraq, il suo desiderio di “protestare” in maniera significativa, per richiamare l’attenzione sulle violenze reiterate contro la comunità di colore.
Riprende il lavoro a pieno ritmo, gli uffici pubblici sono per la maggior parte aperti, locali e ristornati tornano ad animare, sebbene con norme igieniche potenziate e distanziamento sociale.
Come e soprattutto Dove si festeggeranno i matrimoni post covid? Tra le coppie che hanno resistito alla pandemia molte sono quelle che hanno in programma di sposarsi e tante sono invece quelle che avrebbero dovuto farlo in questa primavera- estate e sono state costrette a rimandare la cerimonia al 2021. Un tipo di ricevimento che sicuramente andrà per la maggiore è quella nelle dimore private. Ne parliamo con Carolina Pignata che con Marcella Buccino ha creato cinque anni fa la fortunata piattaforma Homeating.com.
Chissà come sarebbe finita la favola di cenerentola se fosse stata scritta ai giorni nostri! Certamente non con un “Happy end” fra pizzi bianchi, confetti e gateau marriage. Perché? Semplice, in questo momento non c’è nessuno che potrebbe organizzargli il matrimonio. Fra le grandi vittime economiche della pandemia da Coronavirus infatti ci sono anche loro: i professionisti del settore wedding. Dagli stilisti della collezione sposa 2020, che vedono cestinate le novità primavera/estate, ai wedding planner, dai fotografi specializzati in cerimonie a chi vende bomboniere iniziamo un viaggio nel mondo del “coronamento dell’amore” negato. Per capire se nei prossimi mesi potremo ancora dire “E vissero felici e contenti”.
La “pausa di riflessione” obbligata dal Covid 19 ha portato in tanti a ragionare sulle condizioni precarie della società odierna a partire dalla precarietà e disuguaglianza nel lavoro. Il 30 maggio le Reti sociali di Napoli nell'emergenza del Covid19 terranno Rovesciare il mondo, un’assemblea pubblica in piazza Plebiscito e sono tante le altre realtà che si stanno mobilitando in nome dei diritti umani.
Impegno ed esempio sul territorio, un muro sociale alla mafia. La Cooperativa Sociale Giancarlo Siani, attiva sul territorio ormai da 10 anni non teme i boss scarcerati.
Un appello alle istituzioni affinché non venga trascurato l’artigianato artistico, importantissimo patrimonio culturale ed economico che oggi è fortemente a rischio. È stato promosso dal Tavolo nazionale dell’artigianato artistico formato dai soggetti sostenitori della Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, documento programmatico lanciato nel 2010 a livello nazionale e internazionale proprio per tutelare, promuovere e valorizzare il settore dell’artigianato artistico e tradizionale. Ad oggi la Carta conta 59 tra promotori e sostenitori, tra cui 15 Regioni italiane, compresa la Regione Campania.
Da giorni su tutti i principali social campeggia l’hashtag #aiutiamogiuliana nato spontaneamente per sostenere la giornalista napoletana Giuliana Covella, condannata nel dicembre scorso a pagare un risarcimento di 17.412,12 euro a Giuseppe Misso, ex camorrista, ora collaboratore di giustizia, per quanto scritto da lei nel libro “Rapido 904, la strage dimenticata”.
Nell’ambito della campagna di solidarietà Adotta una famiglia, aiuta una persona senza casa rivolta alle famiglie in difficoltà e alle persone senza dimora, il gruppo Gesco ha deciso di sostenere cento famiglie di piccoli degenti dell’Ospedale Santobono di Napoli con altrettanti buoni spesa.
L’emergenza sanitaria, con le file alla mensa e la richiesta di buoni spesa, ha svelato l’enorme bacino del lavoro sommerso in Campania, terreno fertile per la camorra e la microusura. Ce ne parla Fabio Giuliani, referente dell’associazione Libera contro le mafie della Campania, che inizia ricordando con affetto Valerio Taglione, coordinatore del Comitato Don Peppe Diana, figura carismatica dell’anticamorra casertana, prematuramente scomparso in questi giorni.
Se a settembre non ci saranno le condizioni di massima sicurezza sanitaria per gli studenti e gli insegnanti, l’anno scolastico 2020-2021 potrebbe iniziare, e forse anche proseguire, avvalendosi di quella Didattica a Distanza (DaD), che è stata adottata nella stragrande maggioranza delle scuole italiane, come risulta anche da un questionario della Cisl scuola inviato a 2600 istituti.