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Dai laboratori di stimolazione cognitiva per pazienti con Alzheimer al corso di italiano per donne e bambini ucraini, dagli ambulatori medici ai laboratori di biodanza sorgente, a quelli di psicomotricità.
Per la prima volta in Campania, arriva il film sull’avventura umana di Porpora Marcasciano, sociologa, scrittrice e soprattutto attivista militante Trans. Il suo prezioso contributo, frutto delle tante battaglie portate avanti dalla fine degli anni ’70, le è valso il riconoscimento dell’ONU che, nel 2021, l’ha inserita nella lista delle 7 principali attiviste trans nel mondo. Già premiata da Amnesty International, da ottobre 2021 è Consigliera Comunale a Bologna e Presidente della Commissione Parità e Pari Opportunità.
Come contrastare dispersione scolastica e povertà educativa? Come riavvicinare e far sentire protagonisti del proprio percorso di vita e del contesto in cui vivono ragazzi che rischiano di allontanarsi da ogni percorso formativo? Si è provato a dare risposte concrete a queste domande attraverso il progetto ItaliaEducante | Ecosistemi Innovativi di Resilienza Educativa, una coraggiosa iniziativa della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo, selezionata dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Si intitola “Io dono” ed è l’iniziativa che si svolgerà mercoledì 4 maggio 2022 alle 17 nella Biblioteca Annalisa Durante a Napoli. L’incontro dà il via al programma di informazione e sensibilizzazione 2022 sulla donazione di organi, tessuti e cellule, promosso dalla Sezione napoletana dell’AIDO – Associazione Italiana Donatori Organi e dall’OdV Partenope Dona con il patrocinio del Comune di Napoli e la collaborazione di numerosi enti, tra i quali l’Azienda Ospedaliera dei Colli, il Centro Regionale Trapianti della Campania, la Diocesi di Napoli, l’APS Annalisa Durante e l’I.C. Adelaide Ristori.
Un canile comunale su un bene confiscato alla camorra. Si chiamerà “La Casa di Nerone” e sorgerà a Palma Campania, in località Pirucchi, in una struttura affidata all’ente nel 2018.
“Per favore, abbiamo bisogno di aiuto. Avremmo tanto bisogno di un mezzo di trasporto, come un’ambulanza, non nuova, anche usata, per trasferire i feriti dal campo di battaglia agli ospedali vicini. Per favore aiutateci”.
È la richiesta di aiuto arrivata per iscritto dall’Ucraina a Napoli, firmata dal capo del battaglione speciale Oleksandr Polishuk. Portavoce di questa domanda è Tamara Sklyarova, presidente dell’associazione “I bambini dell'Ucraina sono i figli di tutti noi”, nata di recente per aiutare i piccoli e le famiglie che sono ancora sotto le bombe e quelli che arrivano in città.
“L’appello – spiega Tamara – è stato lanciato nei giorni scorsi da un mio compagno di scuola. Il battaglione è impegnato in prima linea e ha bisogno di mezzi e barelle per poter trasferire i feriti, dopo che l’ultima ambulanza ha preso fuoco”.
Formare nuovi maestri di strada “Professionisti riflessivi dell’educazione nel territorio”, per creare una comunità educante che si prenda cura dei giovani in modo particolare. È l’obiettivo del primo ciclo sperimentale di durata annuale della Scuola di formazione “Carla Melazzini”, avviato dall’associazione “Maestri di Strada onlus”, che rientra nel progetto “Scuola al Cubo”, finanziato dalla Fondazione Prosolidar.
Gestisce in Campania 5 Centri anti-violenza e 3 Case rifugio: la cooperativa sociale EVA, del gruppo Gesco, rappresenta una delle storiche e più radicate esperienze di donne impegnate accanto ad altre donne. Attiva dal 1999 anni nell’ambito della prevenzione e del contrato alla violenza maschile, accoglie e sostiene donne in difficoltà, insieme ai loro bambini, attraverso un ampio spettro di servizi e una serie di percorsi di emancipazione e inserimento sociale e lavorativo.
Da anni ormai, a più riprese, se ne paventava lo sfratto quando non la chiusura, al punto tale che l’hashtag #ILGRIDASnonsitocca era diventato un must, accolto e sostenuto da numerosi intellettuali e rappresentanti della società civile partenopea, tra cui Maurizio Braucci, Maurizio de Giovanni, Erri De Luca, Daniele Sepe, Daniele Sanzone, Peppe Lanzetta, Enzo Avitabile, Marisa Laurito. Ma ora uno dei pochi presidi di legalità ancora presenti sul territorio di Scampia rischia davvero di scomparire.
Mentre si aggiorna in tempo reale, in maniera inquietante, il contatore delle vittime di femminicidio nel nostro Paese (in questo momento segna da inizio anno ad oggi 16, un femminicidio ogni 4,5 giorni), il lavoro dei centri anti-violenza e degli sportelli di ascolto e assistenza gestiti dalle associazioni e cooperative del territorio continua incessante. Tra le realtà storiche attive a Napoli, in particolare sul territorio di Ponticelli, da quasi 20 anni, c’è l’associazione Le Kassandre: una équipe multidisciplinare di donne che si schierano accanto ad altre donne, vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica, economica.
Rientra oggi, domenica 20 marzo 2022 alle ore 15 circa all’Ospedale del Mare, l’ultimo bus di profughi ucraini portati in Italia dagli attivisti dell’associazione Mediterranea Saving Humans e dagli operatori del gruppo di imprese sociali Gesco, grazie al supporto del CNA e a tanti cittadini che hanno contribuito con una raccolta fondi.
Una campagna di aiuti ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra: a promuoverla è il gruppo di imprese sociali Gesco con l’hashtag #Gescoperlapace. In particolare, il gruppo sta organizzando una raccolta fondi per predisporre mezzi speciali da inviare alle frontiere ucraine con a bordo beni di prima necessità, farmaci e abbigliamento caldo, da consegnare ai profughi in fuga dai luoghi del conflitto.
La bellezza salverà il mondo. In un momento così difficile attraversato dalla guerra e dalla pandemia, è ancora più importante ricordarlo e stare affianco alle donne. Questo il senso dell’iniziativa che si è svolta ieri, in occasione dell’8 marzo, al ristorante Il Poggio di Poggioreale, in cui è stato presentato il protocollo d’intesa stipulato tra il gruppo di imprese sociali Gesco e l’associazione Ricomincio Da Me.
L’appello: “Fare subito un censimento dei CAV”
Realizzare una mappatura e un censimento dei CAV (centri anti violenza) nel territorio di Napoli e provincia per rendere continua e soprattutto sempre garantita l’assistenza alle donne che subiscono diversi tipi di violenza, perché soltanto se l’offerta dei servizi è organizzata e adeguatamente chiara alle istituzioni e alle organizzazioni sociali coinvolte, potrà esserlo anche alle vittime.
Continua la mobilitazione di Napoli e della Campania per aiutare gli ucraini. In campo sono scesi istituzioni, associazioni e tantissimi cittadini sia per ospitare le famiglie, soprattutto donne e bambini, in fuga dalle bombe, sia per raccogliere beni di prima necessità da destinare alla popolazione che è rimasta nella propria terra.
Napoli e la Campania in prima linea per accogliere le famiglie in fuga dall’Ucraina. Per aiutare donne, bambini e tutti coloro che sono arrivati e che giungeranno in città, si possono mettere a disposizione alloggi privati, strutture alberghiere ed extra alberghiere, posti in comunità, stanze in conventi. Ma non solo. Si potrà contribuire alla raccolta di farmaci, proporsi come volontari per traduzione, mediazione culturale e supporto psicologico.
Continua la mobilitazione di Napoli e della Campania a favore dell’Ucraina. Numerose le associazioni e i singoli cittadini che sono in campo per raccogliere beni di prima necessità da destinare alla popolazione ucraina colpita dalla guerra. Una catena di solidarietà che ha subito fatto il giro dei social.
Giancamillo Trani (Caritas): “Attendere per intervenire”
Le truppe russe sono alle porte di Kiev e si attendono decisioni importanti per le sorti del mondo dai prossimi tavoli diplomatici internazionali. Nel mentre cosa si può fare per aiutare il popolo ucraino? Lo abbiamo chiesto a Giancamillo Trani, vicedirettore della Caritas Diocesana di Napoli: “La cosa più saggia è attendere per poter intervenire nel modo migliore, capire ad esempio cosa serva effettivamente alla popolazione, cercando di educare, in un certo senso, la spontanea solidarietà del popolo partenopeo già sperimentata in situazioni simili”.
Un flashmob in piazza Plebiscito per ribadirlo ancora una volta: Napoli non molla. Oggi fanno 1000 giorni che gli ex operari dello stabilimento Whirpool di Napoli lottano per il sacrosanto diritto al lavoro. Ma, dopo tante promesse e numerosi tavoli istituzionali, la vertenza continua e, a quasi tre anni dal licenziamento collettivo, non si è ancora costituito il Consorzio che dovrebbe riassorbire i circa 350 lavoratori del sito di Via Argine, ricordiamolo, unica sede che ha la multinazionale ha deciso di chiudere in tutto il Paese.
Il nostro viaggio nel mondo dei senza dimora di Napoli ci ha portato a incrociare storie e testimonianze nei luoghi più frequentati da queste persone sul territorio cittadino, in particolare dove fanno una sosta dalla strada per mangiare, lavarsi, dormire. Siamo partiti dal Drop-in di via Tanucci, vicino all’Albero dei Poveri, la struttura comunale di accoglienza diurna gestita dal gruppo di imprese sociali Gesco; passando per servizi storici come quello dell’istituto S. Antonio La Palmaalla Sanità, dove la cooperativa La Locomotiva gestisce l’accoglienza notturna, e quello della Mensa del Carmineall’interno del Centro di accoglienza Elia Leva di via Marina.