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Sabato 20 Aprile 2024




Coronavirus: tutti a casa ma i centri commerciali restano aperti, la voce di chi ci lavora

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L’ordinanza per l’emergenza Covip19 non prevede la chiusura dei negozi e delle piccole attività commerciali anche se molti commercianti lo stanno facendo in autonomia così come ci dice Carla, titolare di un negozio di accessori donna della provincia: “Ho deciso di chiudere il mio negozio per garantire la mia e la sicurezza dei miei clienti. Non vendo beni di prima necessità, ora è il momento di dimostrare il nostro senso civico anche se si tratta di un sacrificio economico abbastanza importante, specialmente per i piccoli esercenti”.

Aperti anche se con restrizioni orarie i centri commerciali durante la settimana, chiusi il sabato e la domenica.

Serrande abbassate alle ore 18, per esempio, a La Reggia Designer Outlet il polo del lusso di Marcianise in provincia di Caserta.

Alle ore 20 è prevista, invece, la chiusura del “vicino” Campania, uno dei centri commerciali più frequentati della regione.

Quindi sebbene l’imperativo di questi giorni sia #iostoacasa restano aperti i grandi poli dello shopping.

Ma come si sentono i lavoratori?

Quali sono le misure adottate?

Dalla pagina Facebook arrivano per esempio i consigli di LeRoy Merlin Afragola che invita a evitare le fasce orarie di maggior flusso.

Il grande negozio dedicato al bricolage, come ci dicono molti lavoratori, da molti giorni ormai adotta tutte le misure di sicurezza e di igiene per la tutela di collaboratori e clienti (ingresso contingentato e distanze di sicurezza, per esempio).

Stefania, addetta vendite di un noto negozio del Centro Commerciale Campania commenta così : “Sono relativamente tranquilla, mi sento tutelata dalla mia azienda che ha rispettato tutti i punti dell’ordinanza fornendoci tra le tante cose mascherine, guanti e segnalando con del nastro adesivo le distanza di sicurezza all’interno del negozio. Ho dei dubbi purtroppo sull’ordinanza che in questo punto è piuttosto contradditoria: prima ci invita a restare a casa ma poi tiene aperti i centri commerciali”.

Continua così la giovane venditrice: “La cosa che però più di tutto spiazza è la non curanza e la maleducazione di alcuni clienti che quando vengono invitati, per esempio, a rispettare le distanze di sicurezza sbuffano, quasi ci mandano al quel paese. Un atteggiamento questo che francamente fa veramente molto riflettere”.

Un punto di vista interessante, questo di Stefania, che continua a porre l’attenzione su uno dei temi che sta diventando centrale in questo clima di emergenza: la completa mancanza di senso civico da parte di tanti.

Tutto il lavoro di medici, infermieri e in generale di parte della popolazione “civile” rischia di essere vanificato da chi non riesce a seguire delle regole semplici, da chi va a farsi l’aperitivo malgrado tutto, da chi continua a fregarsene del buon senso e degli altri.

E mai come in questi giorni è chiaro a tutti che il Coronavirus può essere debellato, l’idiozia umana no.

G.S.