Giornata della memoria: l’iniziativa di Psichiatria Democratica

Quei triangoli del dolore: le persecuzioni nazifasciste

cover newsNei campi di concentramento erano “marchiati”, nel vero senso della parola, con dei triangoli colorati: erano rom, omosessuali, apolidi, malati mentali. Oltre alla più nota stella gialla a sei punte che identificava gli ebrei, questi triangoli colorati in stoffa venivano cuciti sui vestiti dei prigionieri, tutti con significati ben precisi.

Un triangolo di colore marrone indicava i prigionieri rom e sinti, quello rosa i prigionieri omosessuali e quello rosso i prigionieri politici. Il colore viola identificava i Testimoni di Geova e un triangolo di colore nero quelli che venivano definiti asociali (in maggioranza malati mentali, alcolisti e senza tetto), un triangolo blu era, infine, riservato agli apolidi. Oggi quei triangoli non ci sono più ma le discriminazioni e il razzismo non sono cessati, anzi. “L’antisemitismo si continua a perpetrare oggi in varie forme di discriminazioni e razzismo, la lezione della Shoah insomma è sempre drammaticamente attuale”, spiega Emilio Lupo, presidente di Psichiatria Democratica che organizza a Napoli per il 7 febbraio (dalle ore 9.30, Sala del Capitolo - Complesso di San Domenico Maggiore, Vico San Domenico Maggiore 18) una giornata di riflessione sulla memoria.

“Per non dimenticare e riflettere con quanti ancora oggi subiscono discriminazioni e razzismi – racconta il responsabile di PD – abbiamo invitato diversi rappresentanti di associazioni di settore che porteranno la loro testimonianza”.

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L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Itis Alessandro Volta e prevede, dopo i saluti del dirigente scolastica Marco Ugliano e l’introduzione dello stesso Lupo, interventi di Salvatore Di Fede (Psichiatria Democratica), Eugenio Donise (Associazione Ars), Nazzareno Guarnieri (Associazione Romanì), Miriam Rebhun (Comunità ebraica), Antonello Sannino (Arcigay), Alfredo Nazzaro (Missioni umanitarie Stay Human Odv).

Durante la mattinata saranno anche presentati i lavori dei ragazzi che hanno partecipato, supportati da insegnanti e dalla stessa rete di Psichiatria Democratica, a una serie di incontri sull’argomento della memoria e delle persecuzioni nazifasciste da trattare e tradurre in video.

“Il segnale che intendiamo dare con questa giornata è quello di non dimenticare – prosegue Emilio Lupo – ma anche di riflettere sul fatto che forme di razzismo verso ebrei, omosessuali, rom, migranti continuano ad esistere oggi, anche se queste persone non portano più al braccio la stella di David o un triangolo ‘del dolore’, da cui prende il nome l’incontro. Il monito della Shoah deve essere immanente e sempre presente: quello che dobbiamo contrastare è l’umiliazione, è nostro dovere rilanciare la memoria collettiva sempre e non solo in questa giornata di ricordo, è fondamentale capire che senza il rispetto reciproco non si va da nessuna parte. Dobbiamo imparare dal passato per non commettere più gli stessi errori, non dimenticare in particolare quelli di cui nessuno ha mai parlato. Non scordiamoci che chi accoglie è stato a sua volta accolto, quelli che fanno oggi i migranti lo abbiamo fatto noi anni e anni fa”.

M. N.