La Napoli dell’accoglienza: si è conclusa la IV edizione di “Intrecci”

Grande successo della mostra fotografica “Shukran”

1 FOTO Martina Esposito INTRECCI FestivalLa Napoli dell'accoglienza e del confronto tra culture, ha coinvolto i napoletani dal 21 fino al 31 ottobre, grazie alla quarta edizione di “Intrecci” il Festival del Welfare e dell’Intercultura che ha messo in luce il valore essenziale del welfare e dei servizi di protezione sociale nella città partenopea.

I temi dell'iniziativa promossa da Less, Società Cooperativa con il Mann, il complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi e l’Università di Napoli Federico II e patrocinata dal Comune di Napoli sono complessi: Welfare, integrazione, carceri, violenza di genere e universo romanì.

Grande successo ha riscosso “SHUKRAN”, la collettiva sul tema dell'integrazione a cura di Rosario Morisieri, per il Festival Intrecci: "La comunità Rom che vive nel Villaggio Comunale sulla circonvallazione di Secondigliano è in gran parte di origine serba. Questa comunità, che vive a ridosso del carcere di Secondigliano, ha creato una cultura tutta sua, fondendo elementi provenienti dalla cultura serba con elementi tipici della storia napoletana. La cucina è uno degli aspetti in cui questa fusione si evidenzia maggiormente, la pasta al ragù si alterna alle foglie di vita o verza ripiene, ai borek e al gulasch. Il caffè napoletano ti viene offerto come in qualunque casa partenopea ed è affiancato a quello turco. I ragazzi cresciuti in questi prefabbricati sono nati a Napoli, ma tornano una volta all’anno in Serbia. Il progetto da cui sono tratte le foto esposte racconta le loro storie. I volti di questi napoletani di cultura rom e serba. Di questi bambini che frequentano le scuole del quartiere, parlano napoletano, Italiano, serbo e Romanì. Adorano il calcio, Marilyn Monroe e amano mangiare i borek degli ambulanti del campo. I loro occhi sono quelli di un popolo dalle radici antiche, complesse e non sempre compreso. Sono i volti di bambini cresciuti in situazioni difficili, ma che sanno ancora ridere. E poi ci sono i luoghi comuni su di loro, che possono essere in parte confermati in parte no, come accade per qualunque cultura, quella napoletana anzi italiana in primis."

4 FOTO Martina Esposito INTRECCI Festival

Tra i molteplici espositori del Festival, spicca la fotografa emergente Martina Esposito, vincitrice tra i vari riconoscimenti del Premio Liberazioni 2017 e del premio Tiziano Campolmi 2018. L’artista ha da sempre a cuore tematiche di particolare impatto sociale e umano, come quello toccato in una delle sue ultime mostre: “Tra le braccia di Salmace” in cui ha raccontato le storie di quattro donne transessuali napoletane, attraverso i grandi nomi della mitologia greca. In occasione di “Intrecci”, bar e ristoranti del centro storico hanno proposto un menù donativo per raccogliere fondi a favore di un progetto per l'inclusione sociale a cura di da Less, Società̀ Cooperativa. Intrecci vuole essere infatti, un concreto momento di riflessione sulle nuove povertà̀, sulle migrazioni del terzo millennio e sulla realtà̀ penitenziaria e della giustizia riparativa attraverso laboratori, mostre, eventi e workshop. Comunità̀ migranti, realtà̀ sociali, istituzioni culturali saranno impegnate in un percorso di confronto e di scambio finalizzato a favorire un processo di contaminazione ed integrazione tra memoria e presente, tra cronaca e futuro, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una società̀ aperta, meticcia e fondata sulla coesione sociale e sul rispetto dei diritti civili. “Il Festival è stata un’occasione per mettere a fuoco gli effetti delle scelte dei governi degli ultimi anni, che hanno operato una progressiva diminuzione dell’investimento pubblico sui servizi sociali determinando il diffondersi di nuove povertà̀ e nuove emergenze sociali - spiega Daniela Fiore, Presidente di Less Cooperativa Sociale - L’iniziativa alla sua IV edizione mette al centro l’integrazione, il contrasto al pregiudizio, la lotta all’esclusione sociale e alle discriminazioni: dieci giorni di iniziative per raccontare la Napoli dell’accoglienza, dei diritti e della non discriminazione”. Nell'ambito del ricco programma di “Intrecci”: il 23 ottobre i migranti partecipanti ad un corso dell'Università Orientale di Napoli hanno ricevuto il titolo di studio conseguito, il 25 ottobre il sottosegretario all'Istruzione, Peppe de Cristofaro, con la docente Maria Luisa Iavarone, docente di Pedagogia all'Università Partenope e protagonista di una serie di battaglie contro la violenza giovanile, si sono confrontati nella sala della biblioteca a Piazza San Domenico Maggiore sui temi dell'inclusione. L’evento è stato un’occasione per sensibilizzare e far riflettere e attraverso i suoi contenuti di forte impatto, l’arte e la cultura ha contribuito ad aprire occhi, menti e cuori.

Fotografie di Martina Esposito.