Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare (gratuito!) all’Ex Asilo Filangieri

psicoanalisiAll’Ex Asilo Filangieri, lo spazio pubblico napoletano dedicato alla produzione artistica e culturale, si tiene il  Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare. Si tratta di un progetto che si vuole come una ” microsocietà” cioè un grande gruppo, con le caratteristiche del gruppo aperto, per discutere, confrontare, approfondire problematiche personali e/o familiari. Si può venire da soli o accompagnati da un proprio familiare, amico, vicino di casa, etc. 

Il gruppo aperto, per le sue peculiarità, prevede una conduzione multipla e si inserisce come tentativo d’intervento per la costruzione di una salute mentale di comunità in un ambito non sanitario, ma di “bene comune” come lo spazio rappresentato dall’exasilofilsngieri. Al gruppo possono partecipare utenti, familiari, operatori, cittadini e chiunque voglia discutere, affrontare temi e/o problematiche di tipo psicologico. Si tratta di gruppi aperti, senza alcun vincolo di frequenza, benché sia consigliata la continuità nella partecipazione, così da garantire l’efficacia del percorso e l’obiettivo del laboratorio. Sono gruppi basati sulla conversazione tra i membri, dove l’ascolto dell’altro e il parlare per sé rappresentano le regole sostanziali di funzionamento. Non viene contemplato come un’alternativa ad altri interventi ma come complementare ad essi.

Il gruppo si riunisce ogni ultimo giovedì del mese dalle 16.00 alle 17.30. Per partecipare al Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare è consigliato, ma non necessario, inviare un’email con oggetto Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare all’indirizzo info@exasilofilangieri.it.

Come tutti gli atri eventi all’Asilo anche il Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare è ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura. autogovernato da una comunità plurale ed eterogenea attraverso pratiche interdipendenti e radicalmente democratiche. L’organizzazione degli spazi e la programmazione delle attività avvengono in maniera pubblica e orizzontale, attraverso l’assemblea di gestione e i tavoli di lavoro che tendono a favorire l’incontro, la condivisione e la sperimentazione.