Premio De Felice, 3mila euro il talento dei giovani per i musei

Premio 2018Al via la V edizione del Premio Nazionale Ezio De Felice, istituito dalla Fondazione dedicata al noto architetto, docente universitario ed esperto in restauro, considerato uno dei caposcuola della esperienza museografica italiana.

La Fondazione De Felice, con sede a Napoli nel Teatro del prestigioso Palazzo Donn’Anna a Posillipo,  mette in palio un premio di € 3000,00 che verrà assegnato all’autore di una Tesi di Laurea Magistrale che abbia particolari qualità analitiche e metodologiche e che costituisca un contributo originale nel campo della museografia e della museologia, con l’intento di promuovere e valorizzare ricerche svolte da giovani studiosi in questo settore. Ad essere privilegiati i lavori che metteranno in luce i moderni indirizzi internazionali di Museografia e di Museologia; le Tesi saranno esaminate da una giuria presieduta da Luca Basso Peressut, del Politecnico di Milano, con Mario Buono, dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e CdA Fondazione De Felice, Roberto Fedele, Architetto e CTS Fondazione De Felice, Claudio Strinati, Storico dell’Arte e Mariella Utili, Direttore Segretariato Regionale MiBACT  per la Campania.

Entro il 30 ottobre 2019 la giuria indicherà una rosa di 3 finalisti che parteciperanno alla cerimonia di consegna del Premio che si svolgerà sabato 30 novembre 2019 nella sede della Fondazione Culturale Ezio De Felice nel Teatro di Palazzo Donn’Anna (Largo Donn’Anna 9, Napoli) . Nel corso della cerimonia la Giuria proclamerà il vincitore. 

Il termine ultimo per inviare la propria candidatura è il 26 luglio 2019. Il bando integrale è scaricabile e visionabile sul sito della Fondazione www.fondazionedefelice.it.

Possono concorrere al premio autori laureati nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2018, che alla data del conseguimento della Laurea non abbiano superato i 30 anni di età, e che non abbiano partecipato alle precedenti edizioni del Premio. 

Molti i temi affrontati dai partecipanti nelle precedenti edizioni, con tesi che hanno spaziato dalla riorganizzazione di musei esistenti, al recupero ai fini museali di architetture dismesse, e ancora l’educazione al patrimonio, la fruizione emotiva dell’opera, il rapporto fra passato e contemporaneità, fra museo e territorio.