Venerdì Santo a Procida, quest’anno anche le donne potranno sfilare

ProcidaCoverUno squillo di tromba e la risposta di tre colpi di tamburo. Comincia così la “Processione dei Misteri” del Venerdì Santo a Procida. Un rito antico istituito dai gesuiti nel 1600.

Per tradizione solo gli uomini potevano sfilare per questa processione, ma una recente richiesta da parte delle associazioni isolane alla Confraternita dei Turchini che da sempre gestisce l’organizzazione della giornata ha cambiato questa tradizione: “I regolamenti prevedono da tempo che le donne battezzate partecipino attivamente alla vita della confraternita. Non siamo mica nel Medioevo” racconta do Giuseppe Tufo direttore dell’Ufficio Arciconfraternite della Diocesi di Napoli. 

La prima donna a partecipare alla suggestiva processione fu Concetta Barra, attrice e cantante procidana che si incappucciò, mascherandosi dietro i costumi tradizionali della giornata per poter guidare le tavole allegoriche che raccontano episodi della Bibbia e del Vangelo.

Le donne finora avevano avuto ruoli di secondo piano, noi abbiamo chiesto che possano condurre i Misteri” racconta Giuseppe Lubrano Lavadera, presidente dell’Isola dei Misteri, l’associazione che si occupa dei colorati carri della processione, prima di quest’anno esclusivamente sorretti da uomini vestiti di bianco.

L’appuntamento è nella centrale Piazza dei Martiri, questo 19 aprile, a metà strada tra Terra Murata e Marina Grande, inizio e termine di questa sfilata di tavole allegoriche portate a braccio da centinaia di giovani procidani. Le rappresentazioni, realizzate con cartapesta, polistirolo e altri materiali “poveri “, rievocano episodi del Vecchio Testamento e del Vangelo, reinterpretati però in chiave moderna, sovente alla luce dell’attualità internazionale veicolata dai media.

Fotografia cortesia di Salvatore Pollice

Eva de Prosperis