Festa della donna, tra fiori e falsi storici ecco l’origine dell’8 marzo

festa della donna origini storia 660x380Quintali di mimose strappate dagli alberi e  messe a rinsecchire in attesa di essere vendute. Buona festa della donna e bentornati nel turbinio del consumismo spietato, dove basta vendere e comprare per assolvere al “proprio dovere” di omaggiare la donna.

Eppure l’8 marzo è un giornata celebrata in tutto il mondo per altri motivi, non quelli dei falsi storici, come l’incendio nella fabbrica di new york del 1911 dove persero la vita centinaia di operaie, ma per una neonata consapevolezza del ruolo femminile nella società dell’epoca. Erano gli inizi del secolo scorso, esattamente il febbraio del 1909, quando negli Stati Uniti il partito socialista americano promosse una serie di iniziative a sostegno del diritto delle donne al voto. Ci fu un’intensa attività sul tema delle rivendicazioni sociali e molte donne decisero di scioperare e scendere in piazza, chiedendo l’ aumento del salario e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Era il 28 febbraio e negli Stati Uniti, di fatto  fu celebrata la prima  giornata internazionale della donna.

L’anno successivo durante la Conferenza Internazionale delle donne socialiste che si tenne a Copenaghen, le delegate americane  proposero di istituire una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti in rosa.

Con l’inizio della prima guerra mondiale, le celebrazioni si interruppero  fino all '8 marzo del  1917, quando un folto gruppo di donne scese in piazza a San Pietroburgo per rivendicava la fine della guerra. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno del 1921  la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, fissò all'8 marzo la Giornata internazionale dell'operaia.

Nel nostro Paese la festa della donna fu celebrata per la prima volta il 12 marzo del 1922 su  iniziativa del partito comunista.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale grazie all’impegno dell’UDI, unione delle donne italiane, movimento che inglobava le donne della sinistra italiana, la data di celebrazione fu fissata all’8 marzo. Nell’immediato dopoguerra la festa non attecchì, solo alla fine degli anni  60 con la nascita del movimento femminista la celebrazione ricevette nuovo vigore.

Erano gli anni della contestazione e di una nuova consapevolezza per la società dell’epoca. La scelta della mimosa come simbolo dell’8 marzo è tanto semplice quanto logica, nasce in questi tempi e costava poco. Un omaggio naturale per ricordare quanto la donna sia essenziale.