“La bellezza ci salverà tutti” incontri gratuiti per migranti e richiedenti asilo alla Certosa

sanMartino certosaLa Certosa di San Martino ed il suo polo museale raccontano la storia di Napoli, il loro patrimonio di opere pitturali, incisioni, stampe che, per immagini, mostrano la città in tutti i suoi cambiamenti, mutazioni. Ed è proprio perché è un museo al passo con i tempi che hanno, già dall’anno scorso, indetto questa splendida manifestazione culturale : IncontrArti.

Questa manifestazione vorrebbe portare al museo chi, per difficoltà economiche o mancata mediazione culturale, non ha accesso a quello che è il patrimonio culturale della città. “Questa manifestazione non è destinata ai turisti, ma ai nuovi cittadini, cioè tutte le persone che sono arrivate nella nostra antica città ed hanno iniziato un percorso di integrazione. È un evento destinato a tutti i migranti, richiedenti asilo con e senza documenti. È un evento completamente gratuito” racconta Rita Pastorelli, direttrice del museo. Il prossimo appuntamento è per il 24 febbraio, l’ingresso per i migranti, rifugiati, richiedenti asilo e sans papiers è gratuito su prenotazione.

Il Museo di San Martino nella splendida Certosa è il “museo della città”, di una città nutrita alla radice da molteplici culture e da sempre porto ospitale per uomini e donne di tutto il mondo. Una vocazione che si desidera confermare, incontrando con calore i cittadini di oggi e di domani. La direttrice del museo Rita Pastorelli ci racconta della sua volontà di rendere il museo di San Martino un posto accessibile e disponibile per tutti. Sono numerosissimi i programmi del polo didattico che organizzano visite guidate tematiche adattate ai portatori di handicap, come per esempio le visite guidate per i non udenti o i non vedenti o per chi ha mobilità ridotta. Quest’iniziativa porta la riflessione sull’accessibilità ancora un po’ più lontano, è nata da un’esperienza personale della direttrice che, per delle ragioni personali, si è trovata a dover affrontare il dolore di chi è partito da casa in nome di un futuro migliore ed ha trovato un inferno, o al massimo  un limbo, ad attenderli.

L’iniziativa si sviluppa grazie al partenariato con le associazioni Scuola di Pace  “ Noi crediamo che la bellezza sia terapeutica, che possa curare. Curare il trauma di lasciare la casa propria, di dover affrontare un viaggio da incubo. Questa è un occasione per mostrare a questi nuovi napoletani la storia della città che li accoglie ma anche aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà tramite la bellezza, a passare un bel momento” racconta la dott. Pastorelli. Grazie alle conoscenze ed al savoir faire degli operatori delle associazioni la visita guidata diventa per questi nuovi cittadini un modo di accedere ad un patrimonio, a riconoscere e capire la metamorfosi continua di Napoli grazie anche a tutte le invasioni, dominazioni. Mostrare a chi viene da lontano che la città partenopea è una città meticcia che è cresciuta e si è evoluta soprattutto grazie a tutti gli stranieri che raggiungevano Napoli e che lasciavano il loro contributo, il loro grano salis. Questo anche per ribaltare la percezione dell’immigrazione a Napoli, che come racconta la nostra storia, è sempre stata una città d’accoglienza e di interculturalità.

La data del 24 febbraio è terzo appuntamento degli incontri rivolti agli immigrati e a tutti coloro che abbiano voglia di confrontarsi, con lo scopo di raccontare le storie della città. Storie felici, drammatiche, prodigiose, storie di luoghi e di persone. La visita è dedicata alla sezione “Immagini e memorie del Regno e della città di Napoli” per coloro che desiderano approfondire la conoscenza del luogo in cui vivono e che potrà diventare occasione, se vorranno, per raccontare e scambiare altre storie, quelle personali, ordinari o eccezionali spaccati di vita quotidiana. Un appuntamento gratuito, organizzato dal Servizio Educativo del Museo, in collaborazione con l'Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio" e Scuola di Pace.

La partecipazione alla visita è gratuita, per un massimo di 20 partecipanti. Prenotazione obbligatoria alla mail accoglienza.sanmartino@beniculturali.it, indicando il numero di partecipanti. Per informazioni: 081.2294510 – 532 – 538.

Eva de Prosperis