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venerdì 29 Marzo 2024




Premio Internazionale “Elisa Frauenfelder”

La favola pedagogica del Bibliomotocarro e il riconoscimento alla docente ‘eroe’ tra le storie esemplari dei vincitori della prima edizione

napolicittasolidaleDall’educazione interculturale alle trasformazioni sociali della società interconnessa. Ci sono alcune delle migliori pubblicazioni sulle grandi sfide della pedagogia contemporanea tra i principali riconoscimenti della prima edizione del Premio Internazionale “Elisa Frauenfelder”, ideato e promosso dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in collaborazione con altre undici Università internazionali (dalla Spagna agli Stati Uniti) e con alcune delle più prestigiose istituzioni scientifiche italiane (dalla Società Italiana di Pedagogia all’Opera Nazionale Montessori).

Un progetto nato con l’obiettivo di conservare e promuovere l’eredità scientifica e umana di una delle più importanti studiose della pedagogia italiana contemporanea scomparsa poco più di un anno fa il 31 dicembre 2017 dopo oltre mezzo secolo di lavoro accademico. La cerimonia di premiazione, che si è svolta ieri nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa, è stata aperta dal Rettore, Lucio d’Alessandro, presidente della prestigiosa giuria internazionale del Premio Frauenfelder che mette insieme oltre cinquanta esperti di discipline umanistiche e scientifiche provenienti dai Centri di Ricerca di tutto il mondo (dal direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia, Antonio Giordano, al direttore generale per la formazione e l’innovazione dell’Università di Siviglia, Mariano Reyes Tejedor) insieme con sette Rettori di importanti Università internazionali (dall’Università di Ginevra all’Università Metropolitana di Porto Rico). «Si tratta di un Premio che guarda soprattutto al futuro - ha spiegato il coordinatore scientifico del Premio,Fabrizio Manuel Sirignano, professore ordinario di Pedagogia generale al Suor Orsola ed allievo di Elisa Frauenfelder - per offrire ai giovani studiosi un esempio straordinario di rigore scientifico, innovazione pedagogica e passione per lo studio, intesi come volano di una autentica emancipazione e trasformazione sociale». E allora ecco innanzitutto i riconoscimenti della sezione dedicata a “Cultura e innovazione” nella quale sono stati premiati Piero Dominici, ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Perugia, per la pubblicazione “Dentro la società interconnessa” (Franco Angeli Editore),Renzo Guerrini, professore ordinario di Neuropsichiatria infantile all’Università di Firenze, per la pubblicazione “Characterisation of mutations of phosphoinositide” (Lancet Neurology) e Anna Grazia Lopez, professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi di Foggia, per la pubblicazione “Scienza, genere, educazione” (Franco Angeli). Sono, invece, improntati alla cultura del cibo da custodire, valorizzare, tramandare ed insegnare i due riconoscimenti speciali della sezione  “Donne nelle Istituzioni, nella cultura e nell’arte” dove sono state premiate due donne simbolo della cultura enogastronomica italiana: Pina Mengano Amarelli, presidente della secolare azienda di liquirizie “Amarelli” di Rossano Calabro e Livia Adario Iaccarino, fondatrice dello storico Boutique Hotel Ristorante “Don Alfonso 1890” di Sant’Agata sui Due Golfi, il ristorante italiano più famoso del mondo. I quattro riconoscimenti della sezione “Scienze pedagogiche” sono andati aGiuseppe Annacontini, professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università del Salento, per la pubblicazione “Pedagogia dal sottosuolo. Teoria critica e linee metodologiche” (L’Harmattan Italia), Sergio Bellantonio, assegnista di ricerca di Pedagogia generale e sociale all’Università Parthenope di Napoli, per la pubblicazione “La vita dopo lo sport” (Pensa MultiMedia), Milena Santerini, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per la pubblicazione “Da stranieri a cittadini. Educazione interculturale e mondo globale” (Mondadori) eSergio Tramma, professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi “Milano Bicocca”, per la pubblicazione “Pedagogia della contemporaneità” (Carocci).  Nella sezione Maestri d’Italia la favola pedagogica del Bibliomotocarro lucano e il riconoscimento alla docente ‘eroe’ Franca Di Blasio accoltellata da un suo alunno in una scuola del casertano. In chiusura della cerimonia la premiazione della sezione “Maestri d’Italia” dove accanto al riconoscimento a Barbara Parisio, dirigente dei Licei Linguistico e Classico dell’Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa (che ha portato a livelli di eccellenza nazionali così come riconosciuto di recente dalle classifiche Eduscopio della Fondazione Giovanni Agnelli) c’è stato il premio a due ‘eroi’ della pedagogia contemporanea. Franca Di Blasio, docente presso l’Istituto Bachelet-Majorana di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, sfregiata da una coltellata di un suo alunno lo scorso anno già insignita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. A lei il Premio Internazionale “Elisa Frauenfelder” perché “incarna eroicamente quei valori e quelle qualità che ogni docente dovrebbe avere quotidianamente nella propria esperienza professionale e per essere stata esempio di umanità, di passione autentica, di tenerezza, di capacità di dialogo e di sensibilità avendo mostrato di fronte all’aggressione subita da parte di un suo studente una profonda responsabilità formativa ed educativa che non solo la scuola deve ritrovare ma che la società tutta ha bisogno di riscoprire”. Antonio La Cava, maestro lucano in pensione, di recente nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, riceverà il Premio Internazionale “Elisa Frauenfelder” proprio nell’anno del ventennale della sua straordinaria invenzione pedagogica: il bibliomotocarro. Un motocarro adibito a biblioteca con cui negli ultimi 20 anni ha percorso oltre 200mila chilometri per portare libri ai bambini delle scuole elementari dei paesi più piccoli e isolati della Basilicata, dove spesso non ci sono biblioteche o librerie.