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I giovani napoletani, hanno scelto di far sentire la loro voce. In 5000, fra studenti medi e universitari di tutto il napoletano, il 12 ottobre 2018 hanno sfilato per le strade di Napoli per ribadire le condizioni precarie dei soggetti in formazione della città: dal diritto mancato allo studio, al diritto inesistente alla mobilità passando per il diritto all'abitare.
“Siamo qui oggi per chiedere alternanza di qualità, trasporti efficienti, scuole sicure e a norma -dichiara Arianna Antonilli, Coordinatrice dell'Unione degli Studenti Napoli- A seguito di un incontro in comune, a Palazzo San Giacomo, abbiamo ottenuto un tavolo di lavoro sull'edilizia scolastica per riportare i gravi casi che si verificano nelle scuole della nostra città e per presentare lo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti in alternanza e il codice etico. Nel comune di Napoli l'assenza di politiche universitarie circa le residenze universitarie mette gli studenti in una situazione di emergenza-dichiara Gennaro Piccirillo, il Coordinatore di Link Napoli-Sindacato Universitario-che si traduce più che spesso in pratiche illegali come l'affitto a nero, con in più le tariffe che aumentano anno dopo anno, inoltre costretti a subire l'impossibilità di accesso ai servizi sanitari. Rispetto a tutto questo abbiamo presentato delle proposte che facciano emergere i tanti affitti in nero e che saranno discusse nei prossimi incontri del tavolo”.
“La condizione studentesca in questa regione è ormai drammatica: 15.000, gli studenti e le studentesse iscritti in meno quest'anno ai percorsi formativi in tutta la Campania, il 29 % degli studenti non finisce mai il liceo-dichiara Manuel Masucci, il Coordinatore regionale dell'Unione degli Studenti Campania-La legge regionale 4/2005, ottenuta con le lotte studentesche, è completatamene de- finanziata e sono ben 13 anni che la Regione Campania non stanzia fondi per renderla applicabile! Siamo stanchi di non trovare più opportunità nella nostra regione, il dato è allarmante nel Mezzogiorno: il 26% degli studenti meridionali studia al Nord. Siamo abbastanza agitati; lanceremo un'inchiesta permanente delle condizioni delle nostre scuole, dall'alternanza all'edilizia scolastica vogliamo garanzie! In tutta Italia ci siamo mobilitati, gli studenti e le studentesse adesso riprendono parola”.