Laura Boldrini a Napoli per discutere di donne e lavoro

laura boldriniL'onorevole Laura Boldrini è attesa a Napoli, presso la sede del gruppo di imprese sociali Gesco (via Vicinale S. Maria del Pianto 61, complesso Inail, Torre 1, 9° piano), venerdì 14 settembre 2018 dalle 11 alle 13, per discutere di donne e lavoro.

Napoli è la terza città, dopo Venezia e Torino, scelta dalla ex Presidente della Camera per un tour nazionale finalizzato al confronto con le realtà territoriali sulla proposta di legge “Obiettivo 62%” che vuole adeguare i livelli occupazionali delle donne in Italia agli standard europei. La legge sarà dedicata alla memoria di Valeria Solesin, la giovane ricercatrice veneziana  rimasta uccisa nell’attentato del Bataclan di Parigi.        

L'iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale E.V.A. (aderente alla rete Di.Re., Donne in Rete contro la violenza e socia del gruppo Gesco), come realtà campana attiva nella tutela dei diritti delle donne, nella prevenzione  e  contrasto della violenza maschile contro le donne, impegnata da anni nell’ambito dell’inserimento lavorativo delle donne in uscita da percorsi di violenza. Obiettivo dell’incontro è raccogliere spunti e opinioni, al fine di costruire un disegno di legge condiviso e promosso dal basso.

I lavori introdotti da Lella Palladino, presidente della rete DiRe, Donne in Rete contro la violenza, e socia fondatrice della cooperativa sociale E.V.A, prevedono interventi di Elena de Filippo, docente di Sociologia delle Migrazioni all’università Federico II e presidente della cooperativa sociale Dedalus; Chiara Guida, referente del Collettivo 105; Clara Pappalardo, referente dell’Arci Donna Napoli; Marianna Giordano, referente dell’Orsa Maggiore e del CISMAI (Coordinamento Italiano Servizi Maltrattamento all'Infanzia) per la Regione Campania; Daniela Santarpia, coordinatrice dei progetti di inserimento lavorativo della rete Di.Re. e presidente della cooperativa E.V.A.; Maria Pia Pizzolante, referente di Futura; Alessia Tuselli, assegnista di ricerca al centro interdisciplinare di studi di genere all’università di Trento e a seguire un dibattito con tutte le associazioni presenti.