Cercola, nasce VesuviAmo: associazione LGBT in difesa dei diritti civili

vesuviamoA Cercola, comune del napoletano, nasce “VesuviAmo”, una nuova associazione a difesa dei diritti civili delle persone LGBT.

VesuviAmo si sta costituendo come associazione senza fini di lucro che opererà nel territorio vesuviano per la costruzione di una società laica e democratica in cui le libertà individuali e i diritti umani e civili siano riconosciuti, promossi e garantiti tramite lo sviluppo individuale e collettivo di una coscienza civile, sociale ed artistica.

“VesuviAmo è un'associazione LGBT che ha un obiettivo semplice. Dare la possibilità ai ragazzi della comunity LGBT di poter avere a loro disposizione un luogo in cui possano essere se stessi ed esprimere le proprie potenzialità” dice Domenico Romano, tra gli attivisti che si stanno impegnando per la nascita del presidio. L'idea è nata partendo proprio dalle esigenze del territorio: “Con l'arte e lo spettacolo, abbinato all'attivismo tradizionale, crediamo si possa rendere un servizio migliore agli LGBT del territorio che spesso non hanno la possibilità di fare ciò che meglio credono, se non andando sempre verso Napoli” sottolinea Romano. VesuviAmo ha la propria sede vicino la stazione della Circumvesuviana di Cercola, e vuole diventare un punto di riferimento per gran parte degli LGBT dei paesi vesuviani.

Sarà parte della rete Arcigay. Insieme al “Vesuvio Rainbow” di Torre Annunziata, l’associazione di Cercola rappresenta il secondo presidio LGBT del territorio vesuviano. “Un’area metropolitana molto attiva, c’è un particolare fermento nell’area vesuviana” dice Antonello Sannino, presidente del Comitato Arcigay Antinoo di Napoli.

Proprio nell’area vesuviana si volgerà la prossima manifestazione di Arcigay, il “Pompei Pride” del prossimo 30 giugno. “Un evento complicato che sta avendo parecchi problemi. Di contro abbiamo una grande risposta da parte della cittadinanza ma anche di imprenditori e ristoratori” evidenzia Sannino. Ostacoli nella politica locale che stenta ad accettare il nuovo, qualcosa che non è stato mai fatto a Pompei: “La politica – sottolinea Sannino - è molto più indietro nella società civile”. Un evento a cui parteciperanno diversi esponenti nazionali della comunità LGBT. Una scelta fortemente simbolica.

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di Alessandro Bottone