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venerdì 19 Aprile 2024




La sicurezza sociale e la tutela previdenziale per gli immigrati e gli anziani

migranti 3Si è svolto lo scorso 6 marzo il Convegno Regionale dal titolo “La sicurezza sociale e la tutela previdenziale per gli immigrati e gli anziani” promosso da Anolf Nazionale, Anolf Campania, Anteas e Idos. Questi gli enti promotori di un progetto, finanziato da Fondazione con il Sud, intitolato “Lon Life Welfare: il volontariato a supporto della tutela e dell’autotutela”.

Un progetto pilota che si pone l’obbiettivo di informare adeguatamente anziani e migranti in materia di sicurezza e previdenza sociale, agevolando la comprensione, la promozione e la tutela dei diritti.

In occasione del convegno del 6 marzo, è stato anche presentato un documento che analizza la presenza di stranieri nella Regione Campania, le percentuali di stranieri beneficiari di prestazioni sociali, previdenziali e assistenziali.

Per quanto riguarda la presenza di migranti nella Regione Campania emerge che la provincia di Napoli ospita il 50,8 % degli stranieri, seguita da Salerno, Caserta, Avellino e Benevento. Inoltre, un altro dato interessante che emerge è che la percentuale più alta di presenza riguarda stranieri comunitari, che vede al primo posto cittadini ucraini.

Un altro dato da sottolineare è che l’82 % degli stranieri che vive nella Regione Campania ha un’età compresa fra i 18 e i 64 anni, cioè la fascia lavorativa. Il lavoro, infatti, risulta essere la principale motivazione del rilascio del permesso di soggiorno con una percentuale del (49,9%). Altre motivazioni sono di natura familiare (25,9%) e le cause umanitarie e asilo politico (16,4%).

Per quanto riguarda il numero di stranieri che accede alla pensione, la percentuale risulta essere ancora molto bassa anche se si riscontra un aumento delle donne straniere che accedono alla pensione. A determinare l’elevato numero di donne straniere che percepiscono trattamenti pensionistici Ivs sono diversi fattori, tra cui la più alta frequenza di queste tra i beneficiari di pensioni ai superstiti e, soprattutto, il fatto che all’interno di alcuni gruppi nazionali le donne sono state le pioniere della migrazione raggiungendo, oggi, i requisiti contributivi o di età per l’accesso alla tutela previdenziale.

La spesa pensionistica, dunque, risulta oggi ancora bassa, ma è prevedibile che questa percentuale tenderà ad aumentare. Per questo motivo risulta fondamentale divulgare una corretta informazione per tutti i migranti e gli anziani che non sono a conoscenza dei propri diritti.

Leggi l’intero documento

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