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Giovedì 25 Aprile 2024




NO al Giro d’Italia in Israele: la protesta di BDS Campania e Scuola di Pace

giro finalIl Comitato BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni contro Israele) Italia ha lanciato una petizione on line e sta organizzando in tutta Italia manifestazioni pubbliche per dire NO AL GIRO D'ITALIA IN ISRAELE. L’appuntamento a Napoli organizzato dal comitato BDS Campania e Scuola di Pace è sabato 25 novembre alle 10 in piazza Dante.

Il 18 settembre 2017 da Gerusalemme gli organizzatori del Giro d'Italia, con le più alte cariche istituzionali dello Stato israeliano e con il Ministro dello sport italiano hanno ufficialmente informato che il prossimo Giro d'Italia 2018, il 101esimo, partirà da "Israele". Negando la tragica situazione di violazione dei diritti umani dei palestinesi reclusi da muri e sotto controllo continuo e compiendo in questo modo un'operazione di sfruttamento politico di questo sport che invece dovrebbe rappresentare l’ideale di libertà. Per questi motivi BDS chiede a tutti di firmare la petizione on line: https://bdsmovement.net/giro per boicottare il Giro d’Italia in Israele.

A Napoli, l’appuntamento organizzato da BDS Campania e Scuola di Pace, è sabato 25 novembre alle 10 in piazza Dante con la distribuzione di volantini informativi e una biciclettata che toccherà divere tappe: Il Comune in piazza Municipio, la sede de Il Mattino e il Roma a cui sarà consegnato il Comunicato Stampa con invito a dare notizia della campagna. 

“Il Giro d'Italia, se andrà davvero a pedalare in "Israele", si assumerà l'estrema contraddizione di presumere di essere uno sport di movimento e libertà nella salvaguardia dell'ambiente naturale ed invece correre lì dove ai nativi è impedito il movimento quotidiano dalla stessa occupazione di cui il Giro è ospite. Dove la natura è umiliata da un muro illegale che opprime gli abitanti e deturpa il paesaggio e dalla barbarie della disseminazione di posti di blocco di ogni tipo, a cui la popolazione nativa è costretta a trascorrere ore ed ore e dove spesso è fermata nella sua ricerca della salvezza attraverso una cura possibile altrove.

I diritti dei Palestinesi, completamente occultati anche nelle violazioni che subiscono, e l'informazione a coloro che saranno raggiunti da simile propaganda ingannevole. Si fanno diventare invisibili i Palestinesi in qualsiasi condizione di vita si trovino a subire: che siano i circa due milioni che continuano a vivere sulla terra degli avi e si ritrovano nello Stato d’Israele all’interno del quale sono discriminati da oltre 50 leggi e contro i quali è stato presentato un disegno di legge per impedirne la rappresentanza politica. Che siano gli abitanti della Cisgiordania inclusa Gerusalemme Est, a cui sono demolite le case e viene costantemente rapinata terra per farne illegali colonie o per impedirne la rigogliosa produzione di olivi, altri alberi da frutto o coltivazioni e che sono impediti nel movimento, nell’abitare in modo dignitoso e nella gestione persino della propria vita familiare. Che siano di Gaza più volte ferocemente bombardata e su cui sempre aleggia la minaccia del fuoco israeliano, come in questi giorni “di pace” in cui nove abitanti sono stati uccisi dall’alto, e sottoposta ad un assedio che l’ha ridotta alla fame. Che siano esuli, a cui è impedito anche il ritorno temporaneo per visitare parenti, non ne parliamo del riconoscimento del loro diritto al ritorno sancito dalla Risoluzione ONU 194 ed altre successive! Novello GoldaMeir, il Giro d’Italia fa sparire il popolo palestinese.Mentre sostiene le mire di annessione dello Stato occupante e le sue politiche di apartheid e di pulizia etnica, coinvolgendovi attraverso lo sport, la popolazione civile mondiale che seguirà il Giro” scrivono i promotori di BDS.

Il Comitato BDS Campania è nato alla fine del 2009, a Napoli. Ha organizzato diversi incontri pubblici di approfondimento della realtà di occupazione ed apartheid e della Campagna di boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni verso Israele, lanciata dalla società civile palestinese nel 2005, come politica nonviolenta per ottenere il rispetto del diritto internazionale e dei diritti del popolo palestinese:fine dell'occupazione e dell'apartheid e riconoscimento del diritto al ritorno.

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