In Calabria l’Omofobia non va in vacanza

La Campania solidale con la coppia gay discriminata 

tropea"Non accettiamo né gay, ne animali". Questa la risposta del gestore di Casa Vacanze Ciufo di Santa Maria nei pressi di Tropea ad una coppia gay campana. Il caso sollevato da Arci Gay di Napoli e poi denunciato da altre associazioni lgbt. Solidali con la coppia gli esperti di turismo campani.

Una coppia gay campana dopo aver prenotato online una struttura ricettiva di Vibo Valenzia ha scritto per alcuni chiarimenti al proprietario che, avendo intuito il loro orientamento sessuale, ha risposto con le testuali parole:

omofobia calabria

“Quando ho letto questo messaggio mi è cascato un silos di acqua gelata addosso - ha dichiarato con giustificabile rabbia Gennaro Casalino, il ragazzo che aveva prenotato- nella mia mente si è materializzata l’immagine drammaticamente famosa dei cartelli nazisti esposti fuori ai negozi , con i quali si proibiva l’ingresso ai cani e agli ebrei. Ma da allora sono passati settanta anni e questa storia non può essere ignorata”. Il Comitato Provinciale Arcigay di Napoli, indignato e disgustato da simile condotta, ha espresso profonda solidarietà a Gennaro Casalino e al suo compagno e ha chiesto l’esclusione della Casa Vacanza Ciufo di Santa Maria dal sito www.booking.com e da tutti i siti di prenotazione turistica che non vogliano – nel 2017 – rinnovare logiche commerciali razziste e antidemocratiche. “Ci auguriamo inoltre un intervento deciso da parte del Comune di Vibo, della regione Calabria e delle autorità predisposte alla vigilanza e al contrasto alle discriminazioni”, ha dichiarato Antonello Sannino, presidente di Arci Gay di Napoli. 

Intanto Cathy La Torre, avvocato e attivista Lgbt di Bologna ha lanciato una petizione online su Change.org per invitare a boicottare il bed & breakfast. 

Carlo Cremona, presidente i Ken ha commentato l’accaduto affermando: “Questo caso ci insegna che con tutte le leggi di questo mondo approvate, esisterà sempre la discriminazione verso le minoranze. Chiunque dica il contrario mente e vuole illudere l’opinione pubblica che quello che realmente occorre non si debba fare, ossia una costruzione culturale basata sul rispetto dell’altro, dell’accoglienza, della condivisione e della solidarietà e per questo ci vogliono idee e risorse da investire”.

Ed è sempre Carlo Cremona che sul blog dell’associazione di promozione sociale ha intervistato Armando Salvemini, direttore del MGallery Palazzo Caracciolo e ad Agostino Ingenito, presidente nazionale Aigo Confesercenti ed Abbac Campania per comprendere l’orientamento del comparto turistico campano nei confronti delle persone lgbt.

Agostino Ingenito chiarisce: “Prendiamo le distanze dal gestore di questa struttura di cui ci riserviamo verificare le effettive autorizzazioni. Napoli non ha riserve alcune su ospiti lgbt. È una città aperta ed accogliente. Lo dimostra la disponibilità ed ospitalità offerta senza riserve alcune su partecipanti del prestigioso Film Festival di cui ci onoriamo essere partner. Il turismo lgbt è pienamente in linea con il target di visitatori che sta regalando flussi significativi di turismo individuale e che può estendersi durante l’anno favorendo la destagionalizzazione”.

Armando Salvemini sottolinea: Per noi l’ospite è sovrano. Ed è nostro compito rendergli il soggiorno più piacevole possibile. Non ci sono ospiti “strani” o “diversi”. Ci sono ospiti con esigenze diverse. Ma gli ospiti sono comunque ospiti e noi dobbiamo trattarli tutti in ugual misura; la diversità per chi fa il nostro lavoro è un valore aggiunto, non un problema. Benvenuto chi ci può portare una visione diversa del mondo. Uno dei motti del nostro gruppo, di cui vado molto fiero è “We are proud of our differences”…siamo fieri delle nostre differenze. Si, ne siamo veramente orgogliosi.”

Sulla vacanza negata ad una giovane coppia di omosessuali in Calabria, interviene anche la delegata alle pari opportunità del Comune di Napoli Simona Marino. “Sembra assurdo, eppure è accaduto di nuovo. Nel 2017 una coppia di ragazzi in cerca di una meta per le loro ferie, si sono visti negati l'accesso in una casa vacanza in Calabria, a Vibo Valentia, dove il proprietario ritiene legittimamente di poter vietare l'ingresso a persone omosessuali e animali. Anche in questo caso, dietro un'assurda idea di decoro e rispettabilità, si tentano di celare le più mefitiche ipocrisie e l'odio più recondito e atavico che l'essere umano possa coltivare: l'odio verso il diverso, per tutto ciò che è altro dal sè, esercitato in maniera ottusa e spietata. Auspichiamo che episodi del genere non accadano più, anche perchè offuscano il senso di umanità e di ospitalità di una terra meravigliosa come la Calabria, ed esprimiamo la piena solidarietà ai protagonisti della vicenda nonché apprezzamento per la cancellazione dell'account, decisa dalla piattaforma di prenotazione dove veniva pubblicizzata la casa vacanza”.

AdG