Mobilitazione Pubblica promossa da Legacoopsociali

legacoopsocialiL’Ambito Sociale di Zona C2, con i Comuni di Maddaloni, Arienzo, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Valle di Maddaloni, Cervino, ha deciso di interrompere tutti i servizi sociali da Martedì 18 Aprile.

Amara Pasqua per i tanti anziani, disabili, minori che improvvisamente e per motivi burocratici, resteranno senza supporto e assistenza. L’assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti, finanziata con fondi del Governo Nazionale, già assegnati da mesi, che avrebbero garantito servizi indispensabili per almeno un altro anno, si ferma perché gli uffici non sono riusciti in tempo ad adottare gli atti necessari per la continuità. Non sono serviti dieci mesi per studiare, approfondire, valutare, ed elaborare i documenti che avrebbero consentito di proseguire nei servizi. E i disabili, che improvvisamente, per la mancanza di un documento, la convenzione tra i comuni, da allegare al piano sociale di zona inviato in regione, vedono fermarsi i servizi che gli consento di continuare a frequentare la scuola o i centri diurni che tanto hanno fatto e fanno per favorire il loro inserimento sociale. E così i minori, le famiglie problematiche, le donne vittime di violenza, i poveri. Tutti a casa quindi, anche i tanti lavoratori che, con fatica e dedizione operano affianco ai nostri cittadini più fragili, che in un territorio dove è già difficile trovare occupazione, si vedono scippare di mano questa possibilità solo per il ritardo con cui vengono affrontate le questioni.  Legacoopsociali Campania ha deciso di promuovere questa mobilitazione pubblica come e iniziativa di denuncia della crisi del welfare locale. Non si può tacere in attesa che i danni di questa gravissima crisi del sistema di welfare, ricadano sugli utenti e i loro familiari, sui lavoratori e le loro famiglie e infine sull’intera comunità. Con questa mobilitazione si propone a tutte le organizzazioni sociali, ai sindacati, ai lavoratori e a tutta la cittadinanza di attivarsi per sollecitare le istituzioni: quelle direttamente interessate, cioè i Comuni, ad attivarsi affinché non vi sia nessuna interruzione dei servizi; ala Prefettura e alla Regione affinché vigilino, a tutela dei cittadini, che non vi siano sperequazioni e responsabilità a danno delle persone utenti dei servizi.

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