Un anno del polo enogastronomico Il Poggio!

poggio anniversarioCompie un anno il polo enogastronomico Il Poggio del gruppo di imprese sociali Gesco a Poggioreale e centra l’obiettivo di unire alla buona cucina l’impegno sociale.

Realizzato su un’area di circa mille e 500 metri quadri, con giardino annesso, Il Poggio occupa gli spazi di un ex opificio che sono stati riqualificati e restituiti alla città come punto di ritrovo, oltre che di ristorazione. Ristorante, rosticceria, pizzeria, bar, pasticceria, ma anche laboratorio di produzione, market del cucinato con consegna a domicilio, servizio catering e Scuola di formazione per specializzarsi nelle professioni della cucina e dell’enogastronomia: in un anno Il Poggio ha registrato oltre 150mila coperti ed è diventato un punto di riferimento per i giovani e le famiglie, che lo raggiungono ogni giorno anche dai quartieri più centrali di Napoli.

Dopo aver attivato la formazione per circa cinquanta giovani selezionati tra oltre mille, tra cui due con sindrome di Down, due minorenni e moltissimi ragazzi provenienti dalle periferie e da situazioni di difficoltà familiare, Il Poggio ha assunto venti di loro a tempo indeterminato, affiancandoli a quindici professionisti “senior” in vari reparti. Nella fase di assunzione è stata data particolare rilevanza a condizioni personali di svantaggio, difficoltà economiche e familiari, disabilità, premiando contemporaneamente l’impegno, le competenze acquisite e le potenzialità emerse durante il percorso di formazione. Oggi fanno parte dell’organico giovani immigrati, ragazzi appena maggiorenni e ancora affidati a comunità, i due giovani con sindrome di Down impegnati in cucina e altri ragazzi provenienti dalle periferie napoletane e in particolare da Poggioreale, che, con il loro reddito, sostengono l’intero nucleo familiare. In un anno Il Poggio ha attivato numerosi percorsi di formazione tra cui quelli di alternanza scuola/lavoro con circa 25 tirocinanti, tra cui una buona percentuale di ragazzi disabili (attraverso la convenzione con l’Istituto alberghiero Ferraioli di Poggioreale); tre borse lavoro attivate tramite l’Asl per il reinserimento lavorativo di sofferenti psichici; due tirocini per l'inserimento di minori immigrati non accompagnati (attraverso una convenzione con la coop Dedalus e con Italia lavoro) e un tirocinio di formazione professionale per la gestione di strutture turistico-ricettive, nel campo dei servizi di gastronomia mediterranea (in convenzione con PMI consulting). Aperto dalle 8 a mezzanotte tutti i giorni, accessibile ai bambini e alle persone con disabilità, Il Poggio in un anno ha ospitato diversi eventi, tra cui serate musicali con musicisti del calibro di Daniele Sepe e gruppi come gli Ars Nova, la festa per la promozione della squadra di calcio Afro-Napoli United con lo scrittore Maurizio de Giovanni e i consoli dei Paesi Africani, la festa annuale dei dipendenti Ikea e un meeting della Vodafone, oltre a mostre e presentazioni di libri.

«Abbiamo vinto la scommessa – afferma il presidente di Gesco Sergio D’Angelo ­– di riqualificare la zona e portare a Poggioreale anche i giovani e le famiglie del Vomero. Ogni giorno contiamo centinaia di clienti fissi che al Poggio celebrano anche le ricorrenze familiari, e siamo contenti di poter offrire formazione qualificata a molti giovani, oltre che un lavoro dignitoso».