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Nella Comunità di Sant'Egidio, come in ogni famiglia, sono già iniziati i preparativi per le feste e gli ospiti stanno per ricevere l’invito al Pranzo di Natale. Sono anziani soli, impoveriti dalla crisi, famiglie in difficoltà, italiani insieme a stranieri, ormai "nuovi europei".
Per ognuno di loro ci sarà un posto a tavola, amici pronti ad accoglierli, e il regalo più importante: la nostra amicizia. A Napoli quest’ anno ci saranno circa 70 iniziative che coinvolgeranno più di 6000 poveri.
Quella del Pranzo di Natale con i poveri è una tradizione nata più di trent’anni fa, nella chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma. All'inizio era un tavolata con un piccolo gruppo di persone, che poi di anno in anno si è allargata sempre di più, tanto da raggiungere 73 paesi del mondo, ovunque sia presente la Comunità di Sant’Egidio.
A Napoli quest’ anno ci saranno circa 70 iniziative che coinvolgeranno più di 6000 poveri. L’invito al Pranzo dà dignità a chi lo riceve: tutti sono chiamati per nome. E’ il segno di un’amicizia che dura tutto l’anno: tante visite che trasformano le giornate di chi vive in carcere, di chi è ricoverato in ospedale, in istituto o soffre di solitudine.
Tanti anche i volontari che da vari luoghi della Campania parteciperanno alle iniziative messe in campo durante il periodo natalizio.
"Il Natale è un una festa di pace- dice il referente della Comunità napoletana Antonio Mattone- ed è il grande augurio di pace che da Sant’Egidio vogliamo mandare a tutto il mondo: pace per la nostra città, perché ci sia posto per tutti, pace per chi soffre per la guerra".
Facciamo di questo Natale un giorno di festa anche per tanti poveri!